La festa della mamma

E il cuore quando d’un ultimo battito avrà fatto cadere il muro d’ombra

per condurmi, Madre, sino al Signore,

come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,

Sarai una statua davanti all’eterno,

come già ti vedeva

quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,

come quando spirasti

dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,

ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,

e avrai negli occhi un rapido sospiro.     Giuseppe Ungaretti


14 maggio 2017.

Riccardo Maurizio Serena.

La mia vita!

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