La domenica anche se è tempo di quaresima, si prepara sempre una pasta fresca all’uovo, o in brodo o asciutta.
Per oggi abbiamo preparato le pappardelle con il cinghiale al salmì.
Un piatto abbastanza laborioso ma che alla fine da molta soddisfazione quando viene portato in tavola.
Il cinghiale ha bisogno di essere tenuto a bagno con un buon vino rosso corposo, al quale di uniscono sedano, carote, cipolla, timo, alloro, rosmarino e salvia, bacche di ginepro, pepe nero e chiodi di garofano.
Una notte di marinatura e la mattina, si scola dal liquido, si mette a perdere l’acqua in una pentola, unendo aceto cambiandolo più volte per togliere il gusto e l’odore di selvatico del cinghiale.
Una volta fatta questa operazione, si fa rosolare con olio extravergine di oliva, insieme alla carne macinata ed alcuno osso di manzo, si uniscono gli odori del vino, il quale va buttato. Una volta ben rosolato, si sfuma con il brandy o con il vino cotto come facciamo noi.
Si finisce la cottura unendo il brodo fatto con le ossa del manzo fatto a parte. La cottura è abbastanza lunga per il tipo di carne.
A parte si cuociono le pappardelle tagliate molto più larghe delle tagliatelle ed una volta scolate, si condiscono generosamente con il sugo di cinghiale ed abbondante parmigiano reggiano.
Buon cammino di quaresima!
Buona vita, buone pappardelle con il cinghiale al salmì ❤️