Lu crustìngu, dolce tradizionale petriolese, pochi lo conoscono, basta fare cinque chilometri ed è sconosciuto, ne fai alcuni di più invece lo preparano e lo apprezzano. Ha diversi nomi dialettali, uno più buffo dell’altro. Mi capita che qualcuno mi chieda come si faccia, ma appena racconto gli ingredienti ed il lungo lavoro, ci rinuncia. Come al solito ringrazio anche quest’anno Dio per avermi dato la vita e la forza di tramandare questa tradizione, Natale non è ancora arrivato, non si sa mai se ci arriverò, intanto lu crustìngu i miei ce l’hanno assicurato. Non tocco ferro, non sono superstiziosa, domani o poi domani si vedrà. A me piace fare le cose a modo mio, perché allora non unire due ricette insieme? La pasta frolla alla cannella, tanta ma tanta, dentro il ripieno fatto di crustìngu. È uno strudel crustìngu. Tanti fichi, noci, mandorle, nocciole, uvetta, bucce di arancia, cannella, caffè, creola, mistrà Varnelli, cioccolato fondente, per la devozione come raccontavano le nostre mamme, un pizzico di farina e di mais, segno del raccolto avvenuto la stagione precedente tutto insaporito dalla Sapa che ho fatto al tempo della vendemmia.
Per la ricetta cercate sia la pasta frolla qui che come fare lu crustìngu in questo diario.
La pasta frolla è arricchita da tanta buona cannella, noi l’abbiamo comprata scegliendo la migliore che sarebbe quella di Ceylon, si trova su Amazon.
Ho arricchito il dolce con pezzi di croccante fatto con noci, nocciole e mandorle e bucce di arancia caramellate .
Per farle basta mettere un po’ di acqua e abbondante zucchero in una padella, farlo sciogliere e rapprendere un po’, unire la frutta secca e mescolare fino a raggiungere lo stato di caramello.
Per le bucce di arancia di fa lo stesso procedimento, mescolando fino ad avere le bucce lucide e croccanti.
L’autunno è arrivato, fa molto freddo per essere ai primi di ottobre.
Piove spesso, la notte è bello dormire con la trapunta che sa di fiori di lavanda raccolta nel nostro orto giardino scapigliato.
La lavanda quest’anno è bella rigogliosa, nell’aiuola lunga e stretta davanti la nostra casa, è rimasta solo lei a farci compagnia.
Non esistono più le viole acciocche che delimitavano i mattoni, in primavera erano bellissime con il loro colore viola. Me le invidiavano tutti, c’erano dei bellissimi cespugli di rose rosse, arancioni e gialle.
Sono passati molti anni, anche per noi ormai si fanno sentire ogni giorno di più.
Per il capo della famiglia, sì il capo, perché sapeva solo lui potare le rose e ne era orgoglioso e geloso, le forze sono quasi esaurite, la malattia, la lontananza dei suoi figli, lo hanno reso apatico, senza più spunti di iniziativa ed interesse per niente. È molto triste e arrendersi per noi non è facile.
Pure gli alberi della frutta non esistono più, albicocche, prugne, mele, pere, ciliegie tutti passati a miglior vita. Resistono gli alberi di caki, delle nespole e dei fichi. Quest’anno è stata una stagione buonissima ed abbondante per loro.
Lui il capo, da solo e qualche volta aiutato con mio figlio Maurizio, ha raccolto ceste e ceste di fichi, tanti meravigliosi e dolcissimi fichi.
Ne ho usati per molti piatti, dall’antipasto, ai primi piatti, ai secondi e nei dolci.
Non è mancata la marmellata, tanta, tanta da non saper più dove metterla.
Ecco vi racconto lo strudel con i fichi. La ricetta è semplice, invece della pasta matta, ho preferito fare la frolla che lo rende più croccante e dolce, non ho più preoccupazione per quello che mangio, tanto prima o poi ci penserà il buon Dio e pur mettendoci tutta la buona volontà e le mille accortezze per una buona alimentazione, non cambierà il risultato finale. Fatalista? Può darsi, ma raccontiamo il dolce che ci accompagnerà all’inizio dell’autunno.
Lavanda Fichi fichi ed il mio pane naturale PomodoriniHibiscus CachiRose
Queste sono le mie marmellate, non sono tutte, ho difficoltà pure a sistemarle nella vecchia credenza rossa di Peppa.
Saranno cavoli per chi resterà se dovessi partire improvvisamente.
Le regaleranno, le venderanno o le porteranno alla discarica 😂
Le mie marmellate
Le marmellate di fichi direttamente dall’albero
INGREDIENTI
PER LA FROLLA 500 g farina 00 250 g burro freddo 165 g zucchero semolato 2 uova intere Scorza grattugiata di 1 limone bio 2 g sale
PER IL RIPIENO Una bella quantità di fichi se volete farlo grande, io ho preferito farne due uno anche con le mele e le nocciole 3/4 cucchiai colmi di pangrattato io ho messo alcuni biscotti digestive perché il pane non ce l’avevo 2–3 cucchiai di zucchero semolato
cannella vaniglia a piacere
PROCEDIMENTO
Nella ciotola della planetaria con la foglia lavoriamo la farina setacciata con il burro freddo a cubetti fino ad ottenere una sabbia grossa, la possiamo fare anche a mano sulla spianatoia. Uniamo lo zucchero, sale, scorza di limone e le uova. Lavoriamo fino a ottenere una palla liscia e omogenea. Avvolgiamo con pellicola e lascia riposare in frigo almeno per un’ora.
Ora tocca ai fichi che bisogna tagliare in due, li mettiamo quasi a caramellare o in forno a microonde con la funzione crisp o in padella con succo di limone e zucchero a piacere. Dobbiamo farli appassire e fargli assorbire lo zucchero. Se lo facciamo nel piatto crisp li mettiamo sopra alla carta forno, unendo zucchero e cannella, li facciamo cuocere fino allo assorbimento dello zucchero.
Lasciamo che si raffreddino
Stendiamo la pasta frolla sopra alla carta forno, infarinata e dobbiamo ottenere una sfoglia sottile sottile.
Mettiamo sopra metà della sfoglia i biscotti sbriciolati, i fichi a fila, non disordinati, ma uno vicino all’altro, aggiungendo cannella e biscotti sbriciolati. Chiudiamo bene mettendo l’altra metà della sfoglia sopra il ripieno lasciando la chiusura da un lato o sinistro o destro, come vi sta più a mano. Spennelliamo lo strudel con l’uovo sbattuto e spolveriamo di zucchero e cannella. Mettiamolo a cuocere a 170/180 gradi, dipende dal proprio forno, non deve essere troppo forte. Ci vorranno dei 35/40 minuti, deve diventare durato e croccante.
Lasciamo che si raffreddi prima di servirlo.
L’altra metà della pasta sfoglia l’ho farcita con le mele, le nocciole la cannella che potete cambiare a vostro piacimento.
Buona vita, buono strudel di fichi e soprattutto buon AUTUNNO 🌹❤️
Uno con i fichi e l’altro con le mele ele nocciola I due strudel spennellati con l’uovo sbattuto Ecco come devono essere messi i fichi, solo da un lato e coperti con l’altro lato di pasta frolla Il taglio dello strudel con i fichi