nocciole

BISCOTTI DI NOCCIOLE E CIOCCOLATO ALL’ARANCIA

Noi andiamo a periodi in cucina, se c’è un ingrediente in abbondanza, lo usiamo in svariati modi, fino a terminarlo.

Possiamo essere molto ripetitive, noiose, ma il nostro modo è così, questo però non ci impedisce di essere fantasiose anche con gli stessi ingredienti.

Ora è il periodo dei biscotti, sono già tre o quattro settimane che li sformiamo uno diverso dall’altro.

Tocca oggi ai biscotti con le nocciole, in dispensa ce ne sono abbastanza e bisogna consumarle in fretta prima che diventino immangiabili.

Nei biscotti abbiamo messo anche la farina di tipo uno e germe di grano duro, le spezie miste, la terra di cioccolato fondente misto alla buccia di limone e lo zenzero, metà olio di girasole e metà di burro per avere una friabilità che duri qualche giorno.

Eccoli gli ingredienti

50 grammi di nocciole

200 grammi di farina di tipo uno e germe di grano duro

250 grammi di farina 00

150 grammi di zucchero

30 grammi di olio di girasole

50 grammi di burro oppure 75 grammi di solo burro

2 uova di galline felici

Mezzo cucchiaino di bicarbonato

Un cucchiaino di cremore di tartaro

50/70 grammi di latte

Spezie come cannella, noce moscata e zenzero

Cioccolato fondente alla buccia di arancia e zenzero oppure solamente cioccolato fondente normale a piacere

Preparazione

Frulliamo le nocciole con lo zucchero per ottenere una specie di farina, mettiamoli nella ciotola della planetaria o nel robot, insieme alle altre farine, uniamo l’olio di girasole ed il burro freddo a pezzi, lasciamo mescolare ed uniamo le uova, il latte tiepido con dentro il cremore di tartaro ed il bicarbonato, si formerà una schiuma che poi farà da lievitante. Lasciamo lavorare tutto, se l’impasto dovesse essere troppo duro, uniamo un po’ di latte. Formiamo una palla, e lasciamo riposare un po’ in frigo.

Riprendiamo la pasta, la stendiamo con il matterello nello spessore di pochi millimetri, tagliamo i biscotti con le formine che ci piacciono, spolveriamoci sopra la terra di cioccolato fondente grattugiato con una microplan e decoriamo con un pezzetto dello stesso cioccolato fondente. Mettiamo a cuocere a in forno a 160/170 gradi per una decina di minuti. La cottura deve essere giusta appena i biscotti si presentano dorati.

Spegniamo il forno e lasciamo freddare prima di staccarli dalla carta forno!

Mettiamo i biscotti nel vassoio e gustiamoli con una tazza di squaglio come si faceva negli anni belli della nostra infanzia.

Questi biscotti durano diversi giorni chiusi in una biscottiera o in un barattolo di vetro.

Buona vita, buoni biscotti di nocciole e cioccolato ❤️

LA TORTA ANTICA E LA FESTA ANTICA

C’era una volta la torta antica, quella semplice fatta con le uova di galline felici, c’erano solo quelle a quei tempi perché eravamo tutti felici. La pizza sbattuta la chiamavamo, chi lo sapeva che era il pan di Spagna? Mica c’erano lo chef e la Benedetta di turno che ci insegnavano!

Nostra madre faceva sempre la pizza sbattuta, ad ogni compleanno, ad ogni festa, per i battesimi, le comunioni, le cresime, gli anniversari del suo matrimonio. La serviva con lo squaglio, la cioccolata calda messa nelle tazzine di tutti i colori, lei faceva la bevanda sublime, sul pentolone con il cacao e lo zucchero che lasciava sciogliere con il latte freddo, la metteva a cuocere mescolando spesso per non farla bruciare sotto, sarebbe stato un grosso guaio, avrebbe dovuto usare ancora altro zucchero e tutto il resto, erano preziosi gli ingredienti mica poteva sprecare!

La pizza sbattuta lei la faceva sbattendo con la sola forza delle mani, prima le uova con lo zucchero, poi univa la farina, le chiare montate lavorando tutto delicatamente per non smontare il composto.

Nei tempi antichi lei andava a fare la pizza sbattuta al forno dei suoi genitori Damone e Catarì, quel posto con i gradini laterali su per la salita che portava alla chiesa della Madonna del Soccorso. Le donne di Petriolo facevano lo stesso, nessuno o quasi aveva il forno nelle case!

La pizza sbattuta si faceva anche per Pasqua, in molti parti della regione si mangiava anche con i salumi la mattina della resurrezione di Gesù. (Io mai lo farei)

Questo è una parte di quel racconto di una vita fa, ci sono molti episodi da raccontare, le poche persone rimaste in paese, non si ricordano neanche che c’era il forno con quel fornaio particolare perennemente con la sigaretta accesa in bocca e sboccacciato e di mano lesta con alcune massaie che si lasciavano andare quasi compiaciute del suo atteggiamento.

In questo diario gastronomico di ricette antiche, tramandate da nonna, madre e figlia e di ricette nuove di fantasia, troverete la ricetta della pizza sbattuta e delle creme, non occorre che la riscriva qui.

La diversità di quella già scritta è data dalle ciliegie sciroppose che ho fatto l’estate scorsa e dalle nocciole inserite nella crema al cioccolato. Per il resto bisogna lavorare di fantasia. Un particolare che ricordo è la siringa dei dolci, una sac a poche di quegli anni fine cinquanta ed inizio sessanta.

Sono stati anni meravigliosi, il ricordo di loro mi fanno passare la malinconia che a volte si tramuta in depressione per questo maledetto tempo che sembra non lasciarci più!

È la vita, questa però ha superato ogni limite, chi mai avrebbe immaginato una esistenza simile sull’orlo dell’abisso?

Buona vita, buona pizza sbattuta antica 🙏❤️

Qui trovate la ricetta 👇

https://farinaefiore.com/2019/05/18/pizza-sbattuta-antica-o-pan-di-spagna-alle-crema-pasticcera-e-al-cioccolato-fondente/

Vi ricordo che per fare la crema al cioccolato e le nocciole, basta frullare queste ed unirle alla crema già fatta, potete mettere le ciliegie sotto spirito e bagnare ogni strato con un liquore o di ciliegie o di altro tipo.

Tagliatelle nere con crema di cavolo nero, porri e granella di nocciole

Può essere un prelibato primo piatto di un giovedì grasso un po’ in sordina per colpa del covid. Non ci sarà nessun carnevale, non ci sarà né una sfilata di carri allegorici, né si sentirà il vocio di bimbi felici, non ci sarà nessuna festa di ballo né prima né dopo cena. Ci saranno soltanto un paese vuoto, negozi e bar aperti per metà e bambini che invece di correre e tirare coriandoli mascherati da Zorro e bambine da fatine turchese, faranno soltanto su e giù col ditino sul loro cellulare. Questo è quello che ci aspetterà giovedì e martedì grasso.

Tristezza, noia e rabbia per un mondo diventato virtuale e spettrale non si sa per colpa di chi. Meglio tenerci dentro i nostri giudizi e le nostre idee che tanto non cambieranno la situazione.

Allora facciamo le tagliatelle diverse, nere come i nostri pensieri ma buone come vorremmo che siano le giornate attuali.

Per fare questa pasta fresca all’uovo, usiamo una parte di farina nera di riso Venere ed una parte di semola rimacinata di grano impastata con le uova di galline felici, beate loro. Il procedimento è uguale ad una comune pasta fresca all’uovo.

Per il condimento, mettiamo a cuocere il cavolo nero tagliato sottile in una padella con il porro a fettine, olio extravergine di oliva ed un po’ d’acqua. Una volta ben appassito lo frulliamo in parte che rimettiamo in padella con il resto, uniamo il peperoncino fatalii bello piccante ed erbe aromatiche, come erba cipollina timo e maggiorana, ed una parte di nocciole tritate.

Cuociamo le tagliatelle, le scoliamo, le ripassiamo nel cavolo, spolveriamo di parmigiano reggiano e di granella di nocciole. Decoriamo con fiori e pomodorino e portiamo in tavola.

Ora auguriamoci un sereno giovedì e martedì grasso e sperare che tutto passi presto.

Buona vita, buone tagliatelle nere al cavolo nero con granella di nocciole ❤️

Ravioli di cappone in crema di ricotta radicchio rosso noci e nocciole

Fine delle feste, fine gloriosa di tutti i cibi natalizi, non ne erano molti perché non abbiamo bisogno di tanta varietà, l’essenziale è la fantasia in cucina, ed allora per l’Epifania avevamo fatto i passatelli come suggerisce Alexa che pare non sappia fare altro……con il brodo di cappone che non era stato mangiato tutto. Lo abbiamo macinato insieme al radicchio rosso e le carote del bollito, abbiamo fatto la pasta fresca all’uovo, fatto i ravioli che li abbiamo conditi con una crema di radicchio rosso, ricotta, noci e nocciole. Buoni…..mi fido, lo hanno detto i pargoli!!!!

Ma raccontiamoli questi ravioli. Se vi capita che abbiate il cappone bollito, o la gallina o il pollo o un altro tipo di catene, non buttiamoli via, sì perché conosco molte persone che mangiano solo il brodo e buttano le carne……sarà per snobismo o di poca intelligenza o di pigrizia, non lo so, ma capita. Allora noi per ieri che era domenica e siamo abituati a mangiare pasta fresca all’uovo fatta in casa, abbiamo preparato questi buonissimi ravioli macinando il cappone avanzato del brodo della festa dell’Epifania, abbiamo aggiunto le carote sempre cotte nel brodo, il radicchio rosso crudo tagliato sottilmente, il parmigiano reggiano, la noce moscata, la buccia di limone per togliere quel sapore di pollame e le uova. Abbiamo fatto la pasta fresca con le farine 0 e di semola rimacinata di grano duro, questa dà una certa consistenza ai ravioli che non si rompono in cottura, le uova di galline puttane, di quelle felici non ne abbiamo più avuta nessuna traccia. Chissà che fine avranno fatto? Pensiamo a noi con il seguito della ricetta.

Abbiamo messo a riposare la pasta sotto la ciotola e nel frattempo abbiamo fatto altre cose di casa.

Abbiamo ripreso la pasta, stesa con la macchinetta e preparato i ravioli. Per il condimento abbiamo messo nella padella un po’ di olio extravergine di oliva, il radicchio rosso tagliato sottilmente, sfumato con il vino rosso. Una volta appassito il radicchio rosso, abbiamo unito la ricotta, il parmigiano reggiano, mescolato bene ed una parte frullata per rendere cremoso il condimento unendo noci e nocciole tritate. Abbiamo cotto i ravioli nell’acqua bollente salata, scolati e ripassati in padella unendo un po’ dell’acqua di cottura. Abbiamo portato in tavola con l’aggiunta di granella di noci e nocciole. Un piatto buono, di recupero, che si può fare con ogni tipo di bollito. Per fare le ricette di casa, non servono le quantità perché è bello fare tutto a nostro gusto ed occhio.

Buona vita, buoni ravioli di cappone in crema di radicchio rosso e granella di noci e nocciole ❤️

Diario alimentare del tempo di coronavirus

Ventiseiesimo giorno di reclusione.

Le notizie sempre più allarmanti ti tolgono la voglia di continuare a sperare. Non basterà nemmeno più un metro di distanza sociale, crederci o no, è sempre preoccupante. Quando finirà l’emergenza, saremo sfiniti e forse pazzi. Intanto si deve pur cucinare, le scorte stanno finendo come le uova che erano infelici come noi. Ma gli spätzle si possono fare anche senza, colorati di rosso come tingeremo le uova pasquali se ci saranno in abbondanza. Questi spätzle sono stati fatti con anche farina di ceci, concentrato di pomodoro ed acqua. Per il condimento ho fatto cuocere il radicchio rosso, ho unito i fagiolini surgelati cotti e tagliati fini, le noci e nocciole tritati con il parmigiano reggiano. Buoni, e anche oggi il pranzo è andato.

Torta di frutta secca e cioccolato fondente senza zucchero e senza cottura

Senza zucchero ma naturalmente dolce per la frutta secca come uvetta, fichi secchi e prugne, croccante per le noci, nocciole, le mandorle ed i semi di sesamo e girasole e amaro per il cioccolato fondente e niente cottura. Le merende e le colazioni sono tante che mi tocca inventare sempre qualcosa di nuovo.

Questo è un dolce buonissimo e di facile procedura. Come ho scritto non c’è lo zucchero nemico numero uno della salute. Si possono cambiare gli ingredienti o aggiungere fiocchi di avena o simili.

A noi piace così, vedete voi!

Come si fa?

Ho fatto sciogliere 200 grammi di cioccolato fondente in una pirofila foderata di carta forno dentro il forno a microonde, possiamo farlo a bagnomaria, l’ho mescolato fino ad ottenere una crema. Nel frattempo ho messo a sciacquare e poi rinvenire in acqua tiepida una tazza di uvetta, tre fichi secchi e tre prugne, le ho scolate e fatte a pezzetti, ho unito al cioccolato insieme ad una manciata di frutta secca tritata, noci, nocciole e mandorle passate prima in forno, mescolando il tutto con un cucchiaio unendo semi di sesamo e girasole. Con le mani ho compattato fino ad ottenere un tortino che ho messo in frigo a rassodare per qualche ora. Ho tagliato a fettine e ho servito a colazione. Le dosi si possono aumentare per una torta più grande.

Buona vita, buona torta senza zucchero e senza cottura ❤️

Sbriciolata alle tre farine di nocciole di castagne e integrale con marmellata di lamponi

Finite le feste natalizie, si potrebbe cominciare a fare meno dei dolci per smaltire tutto il ben di Dio ingurgitato nei tanti giorni passati insieme ai propri cari ed amici.

Non so voi, io però non ho sgarrato più di tanto, praticamente solita alimentazione con qualche boccone in più di panettone e di torrone. Non sono una che aspetta le feste per mangiare di più perché mi farebbe star male. Quindi nessun senso di colpa se mi gusterò una fettina di questa deliziosa sbriciolata rustica quel tanto che basta, croccante per la presenza delle nocciole tritate per renderle come una farina ma non più di tanto, profumata per quella di castagne e deliziosa per la marmellata di lamponi preparata da me qualche tempo fa.

La sbriciolata si fa velocemente senza bisogno di far riposare la pasta.

Ingredienti

200 grammi di farina integrale o ai cereali

50 grammi di farina di castagne

50 grammi nocciole tritate finemente

Due albumi ed un uovo intero o due uova intere. Io avevo gli albumi avanzati e li ho usati

75 grammi di zucchero

30 grammi di olio di girasole

50 di burro oppure solo 75 grammi di olio di girasole togliendo il burro

Buccia di arancia

Un cucchiaino di lievito per dolci

Marmellata di lamponi quanta ne serve per ricoprire la superficie

Preparazione

Mettiamo nella ciotola della planetaria o sopra la spianatoia le farine, il cucchiaino di lievito per dolci e lo zucchero, lasciamo mescolare grossolanamente ed uniamo gli albumi, l’uovo, la buccia di arancia, lavoriamo unendo il burro morbido e l’olio di girasole oppure 75 grammi di solo olio sempre di girasole, lasciamo che si amalgami e finiamo di lavorare il composto con le mani.

Foderiamo uno stampo di 22 /24 centimetri con la carta forno, ricopriamo il fondo di pasta sbriciolata con le mani senza matterello, uniamo la marmellata di lamponi e finiamo ricoprendo la superficie con le briciole di pasta.

Mettiamo a cuocere a 170/180 gradi per 35/40 minuti. Regoliamoci sempre con la temperatura del nostro forno, ognuno ha una cottura diversa.

Lasciamo freddare la sbriciolata e sformiamola sopra un bel piatto. Questo dolce ha un sapore eccezionale per la presenza delle tre farine tutte decisamente con un profumo deciso.

Buona vita, buona sbriciolata alle tre farine e marmellata di lamponi ❤️

Torta rossa all’arancia e nocciole con mix di riso rosso

Succosissime e dolcissime sono le arance ora nel pieno dell’inverno, buone da mangiare per una merenda dolce e salutare, da bere spremute, per preparare dolcissime e colorate marmellate e per deliziosi dolci da gustare al mattino come questa torta rossa all’arancia.

Delicata e bella da vedere, la torta rossa perché c’è una particolare farina mixata di riso rosso integrale. Ovviamente se non la troviamo possiamo usare un’altra farina, metà 0 e metà integrale.

Peccato che una volta cotta sparisca il colore rosso ma le proprietà nutritive del riso restano tutte.

Ecco come si fa la torta

Ingredienti e preparazione

Per prima cosa foderiamo uno stampo di 22 centimetri con la carta forno.

Lavoriamo 70 gr di burro con 70 gr di zucchero di canna, spalmiamo il composto sopra lo stampo foderato di carta forno e mettiamo le nocciole a granella, le fette di una arancia o forse due a seconda di quando sono grandi, devono coprire a raggiera tutto il fondo.

Montiamo tre uova con 150 di zucchero di canna, 80 di olio di girasole e 200 di farina rossa, o di altro tipo, anche una normale farina per dolci, tre cucchiai di farina di cocco, mezza bustina di lievito per dolci e 30 gr di acqua calda.

Versiamo il composto sopra le arance, sbattiamo bene lo stampo sopra il tavolo per far sì che si uniformi, mettiamo a cuocere a 180 gradi per un’ora e un quarto.

A poco più di dieci minuti dall’inizio coprire con alluminio.

Lasciamo raffreddare la torta nel forno spento e sformiamola sopra un bel piatto da portata.

Spolveriamo di zucchero a velo o di canna.

Buona vita, buona torta rossa all’arancia e nocciole con mix di riso rosso ❤️

Pan dolce alla frutta senza uova

Si sa che d’estate la frutta appena comprata o raccolta deperisce subito. Bisogna usarla nel più breve tempo possibile oppure mantenerla al fresco come in frigo. Succede però che se è stata acquistata in grande quantità diventi scura e molliccia. Possiamo congelare la frutta ed usarla per fare dei gelati, basta tagliarla a pezzetti, riporli in una ciotola con coperchio e quando vogliamo un gelato, la prendiamo e la frulliamo. Non c’è bisogno di aggiungere lo zucchero e così sarà più sano.

C’è pure un altro modo di usare la frutta passata di maturazione, dopo averla frullata con l’aggiunta di zucchero e farina e altri ingredienti può diventare un pane dolce ma non troppo da mangiare a colazione o a merenda.

Ingredienti

500 grammi di banane e pesche o albicocche o prugne

80 grammi di zucchero integrale di canna o semolato io metto l’eritritolo dolcificante senza controindicazioni

175 grammi di farina 0

25 gr di cacao amaro

50 grammi di farina di castagne o di farro o integrale o di grano saraceno

60 grammi di olio di girasole

100 gr di yogurt bianco greco o quello che vi piace

Una manciata di nocciole tritate

50 grammi di cioccolato fondente

Cannella o zenzero o vaniglia

10 gr di lievito per dolci

Meno di un cucchiaino di bicarbonato

Uno stampo da plum-cake

Preparazione

Frulliamo le banane, le pesche o le albicocche o le prugne, scegliete voi, uniamo lo yogurt bianco greco, l’olio, le farine ed il cacao la cannella con il lievito e il bicarbonato tutto setacciato, mescoliamo per amalgamare bene, uniamo le nocciole e il cioccolato fondente infarinati. Mescoliamo e versiamo nello stampo di plum-cake foderato di carta forno. Mettiamo a cuocere a 180 gradi e a metà cottura copriamo la superficie con un foglio di alluminio. Controlliamo la cottura con lo stecchino che deve uscire asciutto.

Spegniamo il forno e lasciamo che il pan dolce di raffreddi. Lo togliamo e lo mettiamo sopra un vassoio.

Consumiamo il pan dolce freddo e manteniamolo in frigo perché essendo di frutta potrebbe fare la muffa.

Pane dolce con lo yogurt, banane, mirtilli, cioccolato fondente e nocciole

Con questo caldo la frutta matura in fretta e si rischia di doverla buttare. È un peccato per il portafoglio ed uno spreco del cibo che facciamo molto spesso. Nel cesto della frutta c’erano tre banane nere nere, le ho guardate, le ho prese in mano, le ho sentite mollicce e ho deciso di metterle dentro il secchio dell’umido. Mi sono sentita in colpa, e ci ho ripensato. Le ho lavate, le ho sbucciate, le ho assaggiate con un cucchiaino e le ho promosse per fare un pane dolce con tante cose buone. Mi sono sentita meglio per aver fatto un gesto riparativo verso “la provvidenza”!

Ora vi racconto com’è che sono finite le banane nere nere!

Ingredienti

Tre banane nere nere o mature al punto giusto

250 gr di farina 0 o 00 io 0 meno raffinata

Due uova di galline felici

100 gr di zucchero integrale di canna o semolato o eritritolo dolcificante naturale

125 gr di yogurt bianco greco o come vi piace

80 gr di olio di girasole

10 gr di lievito per dolci

Mezzo cucchiaino di bicarbonato

Tre cucchiai di nocciole tritate finemente

Alcuni mirtilli

Scaglie di cioccolato fondente a piacere

Preparazione

Schiacciamo le banane con la forchetta, le mettiamo nella ciotola con lo yogurt e lo zucchero, con le fruste iniziamo a mescolare tutto ed uniamo le uova, l’olio di girasole montiamo per bene ed uniamo la farina il lievito ed il bicarbonato setacciati, mescoliamo unendo i mirtilli, le nocciole ed il cioccolato fondente tutto infarinato. Versiamo nello stampo da plum-cake e mettiamo a cuocere a 180 gr per un’ora o poco più, se vediamo la superficie scurirsi copriamo con un foglio di alluminio. Facciamo la prova dello stecchino che deve uscire asciutto. Lasciamo freddare nel forno spento e togliamolo per metterlo sopra un bel piatto. Spolveriamo di zucchero a velo, decoriamo con i mirtilli, le nocciole e scaglie di cioccolato fondente.

Buono buono ve lo assicuro. Una cosa vi devo dire, appena freddo per bene, meglio mettere il pane dolce in frigo. La frutta si rovina presto col caldo.

Buona vita, buon pane dolce di banane con i mirtilli cioccolato fondente e nocciole❤️