
DOMENICA DELLE PALME

La trippa piatto povero ma corposo, era preparata spesso anche durante il periodo di quaresima perché soddisfava tutta la famiglia numerosa che doveva riempire la pancia e oltretutto si spendevano quattro soldi.
La trippa non era molto gradita ai piccoli, qui la vergara, donna possente che comandava in campagna o la mamma del paese escogitavano un modo per far sì che anche loro imparassero a mangiare la trippa. Preparavano tante frittatine, le uova al tempo quaresimale cominciavano ad abbondare, le tagliavano a striscioline, facevano un sugo finto con il battuto di lardo ed aglio, univano la maggiorana, il prezzemolo e la salvia, i pomodori di casa e lasciavano insaporire le frittatine, così le uova in trippa per la somiglianza delle striscioline, diventavano piacevoli accontentando i piccoli e nutrendoli.
Allora prepariamoci a riempire la pancia anche noi con la ricetta di casa nostra!
Pronti?
Trippa mia, fàtte cappànna!
La trippa deve essere cucinata in modo speciale come faceva mia madre. Sono tassativi maggiorana, cipolla, chiodi di garofano e un minimo di mentuccia selvatica e soprattutto devono esserci i nervetti del manzo per far sì che si formi la gelatina. Una volta sbollentata e rosolata con tutti gli odori, si sfuma col vino bianco e si aggiungono i pomodori. La trippa deve sobbollire per molto tempo fino a quando le striscioline si mordono con le labbra. Servire a tavola con una bella e abbondante spolverata di pecorino secco e di pepe.
La trippa è straordinaria anche per condire un piatto di pasta sia le tagliatelle che i rigatoni!
A voi la scelta!
Buona vita, buona trippa alla marchigiana ❤️
Può essere un prelibato primo piatto di un giovedì grasso un po’ in sordina per colpa del covid. Non ci sarà nessun carnevale, non ci sarà né una sfilata di carri allegorici, né si sentirà il vocio di bimbi felici, non ci sarà nessuna festa di ballo né prima né dopo cena. Ci saranno soltanto un paese vuoto, negozi e bar aperti per metà e bambini che invece di correre e tirare coriandoli mascherati da Zorro e bambine da fatine turchese, faranno soltanto su e giù col ditino sul loro cellulare. Questo è quello che ci aspetterà giovedì e martedì grasso.
Tristezza, noia e rabbia per un mondo diventato virtuale e spettrale non si sa per colpa di chi. Meglio tenerci dentro i nostri giudizi e le nostre idee che tanto non cambieranno la situazione.
Allora facciamo le tagliatelle diverse, nere come i nostri pensieri ma buone come vorremmo che siano le giornate attuali.
Per fare questa pasta fresca all’uovo, usiamo una parte di farina nera di riso Venere ed una parte di semola rimacinata di grano impastata con le uova di galline felici, beate loro. Il procedimento è uguale ad una comune pasta fresca all’uovo.
Per il condimento, mettiamo a cuocere il cavolo nero tagliato sottile in una padella con il porro a fettine, olio extravergine di oliva ed un po’ d’acqua. Una volta ben appassito lo frulliamo in parte che rimettiamo in padella con il resto, uniamo il peperoncino fatalii bello piccante ed erbe aromatiche, come erba cipollina timo e maggiorana, ed una parte di nocciole tritate.
Cuociamo le tagliatelle, le scoliamo, le ripassiamo nel cavolo, spolveriamo di parmigiano reggiano e di granella di nocciole. Decoriamo con fiori e pomodorino e portiamo in tavola.
Ora auguriamoci un sereno giovedì e martedì grasso e sperare che tutto passi presto.
Buona vita, buone tagliatelle nere al cavolo nero con granella di nocciole ❤️
Prendi la zucca, lavala e tagliala a fettine, mettile a cuocere in un po’ di acqua, scolale perfettamente, condiscile con il sale ed olio extravergine. Fai una delicata besciamella con la sua acqua all’olio extravergine di oliva, profumala con la noce moscata ed un po’ di buccia di limone e veli di raspadura, mescola per bene. Intanto fai cuocere le tagliatelle, scolale e condiscile con la besciamella e parmigiano reggiano ed un altro po’ d’olio, prendi una pirofila mettici prima un “sólà” di besciamella, uno di zucca a fettine, veli di raspadura, un sólà di tagliatelle e così fino a finire il piatto con tutti gli ingredienti. Metti a cuocere il pasticcio di zucca, di tagliatelle e di raspadura e godi per quanto è buono! La tua fantasia in cucina, i tuoi ingredienti che ti piacciono e qualcosa di unico. Guai a ripetersi nella vita!
Buona vita, buon sformato di tagliatelle con la zucca e raspadura ❤️
Un primo piatto che può essere anche per una cena di fine anno, le tagliatelle profumate di bosco e di terra di Sicilia con crema di ricotta, noci e buccia di arancia. Il lavoro più lungo in questo piatto, è pulire e cuocere i cardi, ai quali uniamo il succo di limone e la cottura la faremo in pentola a pressione per risparmiare tempo. Una volta cotti, li scoliamo e li tagliamo a pezzetti, li lasciamo da parte per fare la pasta. Come le facciamo le tagliatelle?
Semplicemente impastando e mescolando alcune uova di galline puttane, quelle del supermercato, le galline felici hanno finito la loro produzione in attesa di tempi migliori, con due parti di farina 0 ed una di castagne. Una volta ben lavorata, la lasciamo riposare sotto una ciotola. Dopo il riposo, stendiamo la pasta con la macchinetta prima nello strato più grosso, poi sempre infarinando bene ogni striscia, la stendiamo sottile quanto è necessario per ottenere delle tagliatelle sostenute.
Mettiamole ad asciugare e prepariamo il condimento. Nella padella mettiamo olio extravergine di oliva, un po’ di burro, i cardi, la noce moscata e la buccia di arancia, lasciamo che insaporiscano bene, uniamo una tazza di ricotta, e le noci. Mettiamo a cuocere in acqua bollente salata le tagliatelle, le scoliamo e le facciamo saltare nella padella con i cardi ed una bella manciata di parmigiano reggiano, mescoliamo bene unendo un po’ dell’acqua di cottura della pasta. Lasciamo mantecare bene le tagliatelle e serviamole con striscioline di buccia di arancia.
Le tagliatelle di farina di castagne sono ottime e gustose da fare non solo in un giorno di festa, ma anche nel periodo invernale.
Buona vita, buone tagliatelle di farina di castagne e cardi in crema di ricotta e noci ❤️
Il germano reale in pentola, allevato da Cocò, prima lo pulisci, poi lo metti in pentola, lo fai rosolare in un bel pezzo di burro , carote, sedano, alloro timo e maggiorana. Sfumi con un bicchierino di brandy. Arrivati quasi a fine cottura, lo disossi, la carne la tagli, la finisci di cuocere, con le ossa fai un brodo concentrato che addenserai con burro e farina, cuoci le tagliatelle fatte a mano, le condisci con il sugo e la carne del germano reale, splolveri di parmigiano reggiano e porti in tavola……un po’ di casino in più per la prima domenica di Avvento. Mimì ringrazia per il doppio lavoro. La vita è adesso!
Se non si ha il germano e, si può usare un bel pollo, una faraona o quello che di vuole.
#germanoreale #produzionecasalinga #sugodigermanoreale #tagliatellefatteincasa
Un piatto buonissimo facilissimo pieno di sapori e profumi d’inverno.
Due ingredienti che si arricchiscono insieme ognuno del sapore dell’altro.
Le castagne dolci naturalmente spengono un po’ la piccantezza delle salsicce che una volta cotte tirano fuori tutto il loro aroma di spezie formando un mix azzeccato spegnendo la loro sapidità.
Ci vuole poco tempo per portare in tavola un piatto gustoso adatto anche nei giorni di festa.
Abbiamo bisogno di tagliatelle possibilmente fatte in casa altrimenti le compriamo, delle buone castagne, bollite o anche cotte al forno come ho fatto io, delle salsicce fresche e del parmigiano reggiano grattugiato.
Mettiamo nella padella le salsicce senza l’aggiunta di olio o di altro grasso, con una forchetta di legno cerchiamo di schiacciarle per far uscire tutto il loro grasso e per renderle in piccoli pezzi, appena si presentano rosolate ma non bruciacchiate, uniamo le castagne spezzettate, mescoliamo per fare amalgamare tutto, continuando la cottura che sarà breve, spruzziamo col vino rosso, lasciamo sfumare ed aggiungiamo un po’ di acqua bollente delle tagliatelle che nel frattempo avremo messo a cuocere.
Scoliamo la pasta, la versiamo nella padella e la lasciamo mantecare con le castagne e le salsicce, il parmigiano reggiano unendo un po’ della loro acqua per renderle cremose.
Le tagliatelle sono pronte e gustiamole con un bicchiere di vino rosso magari novello.
Buona vita, buone tagliatelle con le castagne e salsicce ❤️
La domenica mattina appena svegli tutti muti. Pensiero! Cosa faccio per pranzo?
Solitamente non mi preoccupo, c’è un però; è arrivato il figlio all’improvviso, ha gusti diversi da qualche membro della famiglia.
Niente pomodori, niente sughi pesanti, niente cibi piccanti.
Comunque sia, anche senza aprir bocca, mi metto a fare le tagliatelle come quasi tutti i giorni di festa. Penso, e come le condisco? Niente! Nessuna idea per la testa.
Intanto metto a cuocere il pane che ha lievitato tutta la notte, ho delle pesche che mi sono state regalate, prima ne mangio una…..ecco che si accende la lampadina del cervello.
Preparo il dolce con le pesche, poi lo racconterò, guardo le zucchine, brutte perché l’estate finita e gli sbalzi di temperatura le hanno rese non solo inguardabili ma anche poco saporite. Non mi scoraggio, taglio la buccia a filetti, con la polpa farò una crema insieme alla lattuga.
Intanto taglio le tagliatelle e le lascio asciugare.
Nella padella metto la cipolla, i filetti di zucchine l’olio extravergine di oliva e lascio cuocere fino a quando si presentano croccanti. Le tolgo e nella stessa padella metto la polpa di zucchine, la lattuga a striscioline e acqua quanta ne serve per ottenere una crema. Frullo il tutto ed unisco l’olio extravergine di oliva.
Metto a cuocere a microonde per uno due minuti, il prosciutto crudo tagliato a striscioline sopra un piatto con la carta paglia.
Metto a cuocere le tagliatelle, le scolo e le lascio insaporire nella padella con la crema, unisco le zucchine croccanti, un po’ di acqua di cottura della pasta, il parmigiano reggiano ed infine il prosciutto crudo croccante. Mescolo per bene e porto in tavola.
Qualcuno si serve da solo e poi via via tutti quanti. Sono ancora muti…..sarà ancora l’effetto della domenica mattina o perché si stanno gustando le tagliatelle?
Ai posteri l’ardua sentenza 🤣🤣🤣
Buona vita, buone tagliatelle in crema di zucchine e lattuga con prosciutto crudo croccante ❤️
A presto…..domani ci sarà?
Ci sono tante melanzane, tante zucchine e fiori, un pugno di tagliatelle che sono state fatte domenica scorsa, poche troppo poche nemmeno per sfamare una persona. È troppo caldo per poterne fare altre e allora cosa ci posso fare?
Sto tagliando le verdure, per farne un contorno, a noi piacciono in qualunque modo essenziale è che ci sia la cipolla. Penso di farci delle semplici penne. Sto facendo pure lo yogurt bianco greco, ho fatto bollire il latte intero fino alla temperatura di 85 gradi, l’ho lasciato raffreddare e intanto penso a cosa fare delle tagliatelle.
Il latte è arrivato alla temperatura giusta per mescolarlo al cucchiaio di yogurt bianco greco, 46 gradi, mescolo insieme con poco latte poi una volta amalgamato aggiungo tutto il resto, in tutto un litro. Ma la caraffa è piena e ne avanza un bicchiere. Lo bevo? No….è quasi mezzogiorno poi salto il pranzo. Vi vuole poco per saziarmi.
Ecco allora l’idea! Faccio una buona besciamella e la uso le farci una specie di timballo con le tagliatelle.
Io vivo di ricordi, sì troppo spesso mi “tormentano”! Ma nel senso positivo. Mi viene in mente il timballo salato dolce che mia madre faceva a Pasqua, le tagliatelle condite con il sugo, il classico ragù, mescolato alla crema pasticcera, tutto racchiuso in una pasta frolla “indorata” dal tuorlo dell’uovo. Non so chi l’abbia insegnato a mia madre, non l’ho mai chiesto a suo tempo, quindi rimarrà per sempre un mistero.
Forse l’idea sarà venuta a qualche persona che avendo letto il Gattopardo ha pensato di copiare il timballo che veniva servito alla lussuosa e ricca tavola del principe Salina raccontato nel romanzo.
Logicamente il mio non c’entra niente con quel ricco timballo! Però è molto buono e delicato soprattutto per palati e stomaci delicati. Eppoi è una ricetta tutta mia ed inventata come molte del mio cucinare quotidiano!😀
Il racconto del mio timballo di tagliatelle con melanzane e fiori di zucchine
Ho tagliato le melanzane a cubetti, oggi non l’ho nemmeno messe sotto sale a perdere la loro acqua, era troppo tardi, le zucchine a filetti, ho messo a cuocere nella padella la cipolla a fettine con un filo di acqua, niente olio a sfriggere perché per noi è indigesto, ma a chi piace può farlo, appena trasparente ho aggiunto le verdure, il sale, timo ed erba cipollina ed ho finito di cuocere. Alla fine ho aggiunto i fiori di zucchine per farli appassire e l’olio extravergine di oliva. Ho preparato la besciamella senza burro, a fine cottura ho condito con olio extravergine di oliva, parmigiano reggiano e noce moscata. Ho fatto cuocere le tagliatelle, le ho scolate e le ho mescolate ad un po’ di besciamella con la quale ho coperto il fondo della pirofila, ho fatto un primo strato di tagliatelle, uno di besciamella, uno di verdure e via via così chiudendo con le tagliatelle, la salsa ed i fiori di zucchine. Ho messo in forno a 180 fino a quando la superficie è diventata dorata e croccante.
Il piatto è gustoso e adatto a chi ama il morbido delle verdure e besciamella e il croccante delle tagliatelle.
Buona vita, buon timballo di tagliatelle con verdure e besciamella. ❤️
La vita va avanti, chi può fermarla?
Pensieri di un’estate molto triste!
Beh, che male c’è, se il caffè lo metto nelle tagliatelle? Una domenica mattina in cucina. Come sempre solo pasta fresca. Metto la farina 0 e la semola rimacinata di grano duro, 5 uova, 25 gr di buon caffè in polvere, in pizzico di sale nella ciotola della planetaria, lascio che tutto si amalgami, piano, piano, lavoro più velocemente fino a quando la pasta si stacca dalla ciotola. La tolgo e lavoro un po’ con le mani. Lascio che riposi fra due piatti, mentre faccio altre cose. Riprendo la pasta la stendo con la mia macchina elettrica e una volta asciugata, la taglio a mano. Metto l’acqua a bollire, in una larga padella sciolgo una noce di burro, l’olio extravergine d’oliva, aggiungo una crema di latte, il parmigiano reggiano, le noci a pezzettini. Faccio cuocere la pasta, la scolo e la ripasso nella padella con la crema di parmigiano aggiungo altre noci, mescolando bene. Porto in tavola e servo ai miei cari un po’ stupiti. Però, buona! Uno, due, tre e tutti in silenzio gustando le mie tagliatelle al caffè e noci in crema di parmigiano reggiano.
Buona vita, buone tagliatelle al caffè e noci alla crema di parmigiano reggiano.
Ciao!