pasta fresca all’uovo

I NOSTRI PIATTI

Sono alcune foto delle nostre preparazioni, molte sono state scritte, ma molte di più non lo sono ancora state, forse saranno già dimenticate perché frutto della fantasia nel momento della messa in opera.!

Speriamo di poterle rifare ed anche scrivere!

Buona vita, buona cucina a tutti ❤️

C’ERA UNA VOLTA LA CANTINA ED IL BICCHIERE INFRANGIBILE

C’era una volta la cantina con i bicchieri infrangibili che quando sfuggivano dalla mano, cadevano rumorosamente in terra finendo in mille pezzi che schizzavano ovunque. Era l’unico tipo di bicchiere per l’uso di cantina, perché non si scheggiava nel lavaggio magari veloce dell’oste, non c’era molta scrupolosità da parte sua, il tempo era prezioso e in cantina molto spesso arrivavano avventori che pretendevano di essere serviti prima che magari qualcuno perdesse la pazienza, quel tipo di persona faceva parte dei grandi bevitori che di spirito di sopportazione non ne aveva proprio.

Quei bicchieri infrangibili li usavo anch’io miei nei primi anni di matrimonio, non volevo usare i servizi più belli magari donati dagli invitati.

Avevo un difetto e ce l’ho ancora, ero un po’ “stroppietta” storpia come mi diceva il marito!!! Mi cadevano molto spesso bicchieri e piatti in terra, tanto che dovevo continuamente comprarne di nuovi. Questo ed altri due o tre, sono i superstiti di quel tempo! Fate il conto che anni erano!

Allora oggi con la minestra rustica di fardèlle, la pasta fresca all’uovo tagliata rozzamente, le fave, i fagioli borlotti freschi ed i piselli con tutti gli odori dell’orto giardino scapigliato, l’olio extravergine di oliva ed il pecorino grattugiato, ho apparecchiato come in cantina!

Finché ci saranno i ricordi, ci sarà vita!

La minestra rustica è una pasta fresca all’uovo tagliata rozzamente, i legumi, i fagioli borlotti freschi ma possono essere surgelati o in barattolo, le fave ed i pisell surgelati, hanno cotto nell’acqua che ho salato alla fine per non indurire i legumi, ho unito erbe aromatiche, ho aggiunto la pasta fresca all’uovo tagliata, ed infine l’ho condita con olio extravergine di oliva di e pecorino secco grattugiato.

Una buona minestra nel solco della tradizione in cucina e dei ricordi, che fa piacere portare in tavola ora con i primi freddi di questo autunno ancora indeciso!

Buona vita, buona minestra rustica con le fardèlle ed legumi ❤️

Cucina in fiore e frutti

Ci siamo con la primavera, l’aria è tiepida ed il sole compie archi sempre più alti verso l’orizzonte man mano, che si avvicina la stagione estiva.

Le giornate si allungano ed i prati si tappezzano di minuscoli boccioli di violette e di margheritine.

Germogli di asparago nascosti fra i cespugli di rose che rimarrebbero lì se non mi accorgessi che mi pungono mentre cercho sfoltire e di dare luce alla regina dei fiori.

Lo squisito ortaggio tipico di questa stagione, non è altro che un germoglio dell’Asparagus officinalis, una pianta che può anche crescere spontanea nelle radure boschive e in mezzo alle fratte delle strade di campagna. Non per niente in alcune zone d’Italia sopravvive ancora l’usanza di “andar per asparagi selvatici”, in marzo-aprile.

Gli asparagi selvatici, sono lungi e sottili, non c’è n’è una gran quantità, ma basta un mazzetto per preparare qualcosa di buono.

Allora ritorno in casa con un piccolo bottino, prima però approfitto per raccogliere anche un mazzetto di violette che serviranno per profumare e decorare il piatto.

Ci sono le chitarrine all’uovo fatte in casa che aspettano di essere preparate in qualche modo e mi basta poco per sapere come le utilizzerò.

Prendo gli asparagi, li lavo, li taglio a pezzetti, li metto in padella con alcune foglioline di cipollina fresca, li lascio cuocere unisco l’acqua delle chitarrine che stanno cuocendo, finisco la cottura unendo erbe aromatiche fra le quali c’è anche la menta.

Frullo gli asparagi con il parmigiano, lo yogurt bianco greco ed un po’ di olio extravergine di oliva. Rimetto la crema nella padella dove hanno cotto, scolo le chitarrine e le faccio insaporire nella padella con la crema di asparagi selvatici, unisco un po’ dell’acqua della pasta, un altro po’ di parmigiano reggiano e buccia di limone. Metto nei piatti insieme alle violette.

Buona vita, buone chitarrine agli asparagi selvatici e violette ❤️

Diario alimentare di quaresima (cannelloni di verdure)

Se avanza la pasta fresca all’uovo, mica si può buttare, è utile per fare un buon primo piatto sano e saporito.

L’idea arriva quando hai tanta verdura di stagione che è al fresco ed aspetta di essere consumata.

Prendi il cavolfiore, la lattuga, due foglie di cavolo nero ed un finocchio. Sbollentali, scolali, tagliali sottili sottili, condiscili con olio extravergine di oliva, erbe aromatiche, sale e rendi tutto cremoso con la besciamella allo yogurt bianco greco che fai tu, mettici la buccia di limone ed il parmigiano reggiano. Metti a bollire la pasta fresca all’uovo tagliata a quadrati, stendili sopra ad una bianca tovaglia per farli asciugare, mettici sopra una fettina di prosciutto cotto e le verdure cremose, chiudi ogni foglio ripieno e mettici sopra ancora un po’ di besciamella, metti a gratinare e sforna la delizia.

Buono, può essere un piatto preparato e congelato per le prossime feste pasquali! No???? Io dico di sì magari cambiando verdure o salume! A noi ci sta bene!

Buona vita, buon cammino di quaresima con i cannelloni di verdure ❤️

Diario alimentare di quaresima

Buona è questa minestra zuppa fatta con quel che in dispensa ne è rimasto poco. Il farro, le lenticchie, le carote, la cicoria scartata dalle puntarelle e la “pèrna” di pasta fresca all’uovo con gli spinaci avanzata di ieri. Un giro di olio extravergine di oliva a crudo e basta. Senza soffriggere, tutto quello che serve a stare meglio e a riscaldare il pranzo di oggi, giorno di sole ma con l’aria pungente.

Il farro, le carote, la cipolla e le lenticchie le abbiamo cotte insieme con una foglia di alloro, in pentola a pressione, salato alla fine della cottura. Abbiamo cotto la cicoria a parte con acqua bollente salata, abbiamo unito la sfoglia di pasta fresca all’uovo con gli spinaci tagliata grossolanamente, abbiamo unito le lenticchie ed il farro appena cotti. Abbiamo condito a crudo con un giro di olio extravergine di oliva di casa nostra. Abbiamo portato in tavola la minestra zuppa ancora fumante.

La minestra zuppa, ci farà bene.

Buona vita, buona minestra zuppa di lenticchie e farro con sfoglia verde ❤️

Tagliatelle semi integrali con crema di zucchine cannellini e pomodorini alla rucola

Domenica mattina, è festa e non mi sogno nemmeno di alzarmi piu presto del solito. Correrò di più del solito per preparare tutto ma mi sta bene così. Tanto appena aperti gli occhi, so che scenderò dal letto col piede sbagliato. Sono nata così e morirò così! Incavolata 😡 e non c’è niente e nessuno che possa far cambiare il mio carattere ormai. Ma non vi preoccupate 😟 poi passa presto, durerà fino a quando non mi troverò un altro inciampo davanti! È così che fra alti e bassi che sono arrivata a questa età!

La domenica c’è sempre da fare una pasta fresca, non è un obbligo ma una mia scelta per portare avanti una tradizione materna, mai i miei genitori avrebbero mangiato la pasta comprata da zia Ida che aveva la pizzicheria dove si comprava tutto sfuso e incartato con la carta paglia😥❤️

La domenica è festa ora come allora!

Cocò che sarebbe il marito, è nella striscia di orto a raccogliere le zucchine con i loro fiori e pochi pomodorini. Sarebbe il caso di far tutto fritto, ma chi si sogna di farlo? Scelgo di fare un condimento fresco per le mie tagliatelle fatte con le uova di galline felici 😀 farina integrale e semola rimacinata di grano duro. Mescolo le due farine, rompo le uova e comincio ad impastare, tutto ad occhio, non c’è bisogno di pesare nulla come faceva mia madre molto brava a fare le tagliatelle a mano.

Niente planetaria niente macchinetta della pasta per la mamma come per tutte in quel tempo. Solo appena venuta di moda mia madre comprò la macchinetta da suo fratello Elio mio zio che aveva “la vuttìca” il negozio di casalinghi nella stessa via dove noi avevamo il nostro di abbigliamento e mercerie varie. Via Umberto primo ora non esiste più come non esistono più “le vuttìche” i negozi di un tempo spariti per colpa dell’epoca moderna😥

Mia madre nelle faccende domestiche, metteva “la pannella” il grembiule pulitissimo da cucina, sopra la “spianatóra” la spianatoia, con la farina faceva una montagnetta, con le mani formava una fontanella al centro, ci rompeva le uova e con una forchetta mescolava piano piano cercando di non farle fuoruscire sporcando così la spianatoia che per la massaia esatta era uno scandalo, con la punta delle dita impastava e impastava fino ad ottenere una pasta liscia e setosa.

La lasciava riposare dentro un piatto da insalata coperta con un altro piano.

Stendeva la pasta con “lu vùciunu”, il matterello, la avvolgeva intorno infarinando leggermente e piano piano formava una grande e liscia “pèrna”, la sfoglia sottilissima che una volta asciugata e arrotolata lei tagliava velocemente con il coltello ed otteneva le tagliatelle tutte della stessa misura.

Intanto che i ricordi scorrono nella mia mente, aspetto che anche la mia pasta asciughi e con questo caldo lo fa velocemente, penso a come utilizzare le verdure appena raccolte. Non hanno bisogno di cottura né lunga né forte, deve sentirsi tutto il loro sapore e tutta la loro freschezza. Sapete no la differenza tra le nostre verdure e quelle del supermercato? Io le trovo orribili! Ma va bene, non tutti possono avere un piccolo orto e allora accontentiamoci!

Continuiamo con il racconto del condimento.

Taglio a striscioline alcune zucchine, altre le frullo con la rucola, taglio a metà i pomodorini, metto in una larga padella la cipolla tagliata sottilissima, non metto olio perché per me risulta indigesta, lo metterò alla fine, unisco le zucchine frullate, una tazza di fagioli cannellini scolati e sciacquati, mescolo e lascio insaporire, unisco i pomodorini e lascio cuocere per poco tempo, metto un generoso giro di olio extravergine di oliva e spengo. Nel frattempo taglio le tagliatelle non troppo sottili, meglio spesse per accogliere meglio il condimento, le metto a cuocere in acqua bollente salata, riaccendo la padella con il condimento, unisco le zucchine tagliate a striscioline, lascio insaporire con le altre verdurine e scolo la pasta, le faccio saltare insieme e spolvero con parmigiano reggiano, unendo un po’ di acqua di cottura per amalgamare.

Porto in tavola e servo! Siamo solo in tre!

Va così la vita! A tempi migliori ❤️

Buona vita, buone tagliatelle semi integrali con crema di zucchine, pomodorini e cannellini ❤️