Costumanze marchigiane!
Ma del maiale non si butta niente no?
Ecco i giorni della merla, il freddo intenso renderà più facile fare “la pista del maiale “, ossia la salata. Dopo aver preparato salumi e messo a salare le altri parti dell’animale, restano le parti con le ossa le quali possono essere usate per preparare ripieni e minestre. Da noi nel maceratese si usano fare i ravioli con le parti della testa e della schiena e il riso in brodo. Dopo aver fatto bollire le ossa con ancora attaccata la carne, le si spolpano e si mettono a quasi fine cottura dentro il riso che cuoce nel loro brodo profumato da cipolla, sedano, carote e alloro. Si spolvera di pecorino grattugiato e si gusta!
Buona, calda e soprattutto gustosa! Ma credete che sia un sacrilegio di questi tempi!
Ma non si possono perdere le antiche tradizioni popolari della nostra cucina italiana! Io ci tengo!