tempo covidoso

Seconda domenica di Avvento

DOMENICA 6 DICEMBRE 2020

SECONDA DOMENICA DI AVVENTO ANNO B PARAMENTI COLORE 🟪

ACCENDIAMO LA SECONDA CANDELA DELLA CORONA DELL’AVVENTO

LA SECONDA CANDELA È DETTA “DI BETLEMME”, PER RICORDARE LA CITTÀ IN CUI È NATO IL MESSIA.

I profeti tenevano accesa la speranza di Israele

Noi, come simbolo, accendiamo questa seconda candela

Il vecchio tronco sta germogliando, fiorisce il deserto…..

L’umanità intera trasale di gioia perché Dio è nato nella nostra carne

Fa che ognuno di noi Signore, ti apra la sua vita perché germogli

perché fiorisca

perché nasca

e si mantenga accesa nel nostro cuore la speranza.

Vieni presto, Signore! Vieni, o Salvatore!

Prima domenica d’Avvento

Le nostre mani, la nostra fantasia e la passione per la vita servono a farci stare bene ed in pace con noi stessi. Fare la corona dell’Avvento serve per accompagnarci al cammino della Luce vera.

Buona prima domenica dell’Avvento!

La corona dell’Avvento è di fatto un oggetto circolare, solitamente rivestita di rami con foglie verdi senza fiori.

Su di essa vengono appoggiate quattro candele. Il colore delle candele dovrebbe essere Viola, tranne che per la terza candela che dovrebbe essere Rosa, vedremo poi il motivo.

La corona dell’Avvento permette di scandire le 4 settimane che mancano a Natale. Le candele vanno accese ogni domenica di Avvento. Si può mettere una quinta candela, Rossa solitamente, per il giorno di Natale.

Questo oggetto racchiude anche un significato simbolico a partire proprio dalla forma.

La sua forma di fatto è rotonda, circolare. Il cerchio non ha né un principio né una fine, è quindi un segno di unità e di eternità. La corona ha anche un significato intrinseco di regalità e di vittoria. Essa annuncia l’imminente nascita di Gesù che è il Re di Luce vincente sulle tenebre.

I colori: la corona può essere decorata con fiocchi e nastri Rossi e Viola. Il colore Rosso è legato all’amore di Gesù, mentre il Viola indica penitenza e conversione.

I rami color verde: il verde in primis simboleggia la speranza ed i rami e la vita. Anche questo si collega al primo punto e simboleggiano l’avvento del Signore che sconfigge la morte e le tenebre.

Le candele: queste si accendono in sequenza durante le quattro domeniche di avvento. Con la loro Luce simboleggiano proprio la Luce che squarcia le tenebre, ossia Gesù che porta la Salvezza e la Luce nella vita di ognuno di noi.

Il colore delle candele (tre Viola, una Rosa) sono in relazione dei colori liturgici tipici di questo periodo. Il colore Viola indica conversione, speranza, penitenza, suffragio e attesa, si usa nei tempi d’Avvento e di Quaresima. La candela Rosa deve essere accesa la terza domenica di Avvento. La terza domenica è detta Gaudete ed è la domenica della gioia perché si è arrivati a metà di questo periodo che precede il Natale, durante la liturgia di questa domenica il colore in uso è il Rosa.

Ogni singola candela ha un suo significato.

La prima candela è detta “del Profeta”, poiché ricorda le profezie della venuta del Messia

La seconda candela è detta “di Betlemme”, per ricordare la città in cui è nato il Messia.

La terza candela è detta “dei pastori”, che furono i primi a vedere e ad adorare il Messia. Visto il colore Rosa questa simboleggia la gioia.

La quarta, ed ultima candela, sempre viola, è detta “degli Angeli”, per ricordare i primi che annunciarono al mondo la nascita del Messia e furono loro a vegliare sulla capanna dove è nato il Salvatore.

Secondo un’altra tradizione assai diffusa le quattro candele rappresentano la Speranza, la Pace, la Gioia e l’Amore.

L’accensione di ciascuna candela indica la progressiva vittoria della Luce sulle tenebre dovuta alla sempre più prossima venuta del Messia.

Lasagne di finocchi e scamorza

È una fredda sera di novembre, siamo in tempo covidoso e non si sente e non si vede nemmeno una creatura da queste parti…..com’è del resto in ogni parte del mondo, la gente quella che può farlo, resta rintanata in casa! Se fosse stata una serata di un anno fa, qui si sarebbero sentite le voci di bambini che stavano giocando a pallone e poi le mamme tutte insieme che stavano uscendo dalla palestra. Ora niente, c’è una sola auto parcheggiata poco più su, davanti il piazzale della scuola! Meglio non sprecare parole ed impressioni, a che servono?

La giornata è volta al termine, anche oggi mi sono data da fare per non morire di ansia, e di là e di qua e di fuori a raccogliere foglie di foglie per “pettinare”, un po’ il nostro orto giardino scapigliato. Ho rimesso al riparo tutte le mie amate piante grasse e fiorite. Sotto il porticato sembra di essere all’aperto al gelo per quanto freddo trasmettono le piante.

Non mi perdo d’animo ed entrò in cucina. Prendo i finocchi che sono al fresco fuori, li lavo, li taglio a fettine, l’idea buona c’è, voglio fare le lasagne di finocchi. Come? Ho ancora il sugo fatto domenica, lo prendo dal frigorifero, lo scaldo, intanto faccio la besciamella ma non con il latte perché con il pomodoro del sugo, mi farebbe male, la faccio con l’acqua, velocemente mescolo due cucchiai di farina con l’acqua, la lascio cuocere per pochi minuti al forno a microonde, solo a fine cottura metto il sale, l’olio extravergine di oliva la noce moscata ed il parmigiano reggiano. Anche a microonde faccio cuocere le fettine di finocchi, un filo d’acqua e coperto da un altro piatto lascio fino a 6/7 minuti. Li scolo e li mescolo al sugo insieme alla besciamella. Faccio uno strato dentro la pirofila di finocchi, uno di fettine di scamorza e così strato per strato finisco con una spolverata di parmigiano reggiano. Metto in forno a 180 gradi per mezz’ora o poco più! Buone per davvero queste lasagne, per una serata difficile sono riuscite a darmi un po’ di serenità. Del resto non ci vuole molto quando mangio ciò che mi piace!

Buona vita, buone lasagne di finocchi e scamorza ❤️