vigilia

Diario alimentare di quaresima (rotolo di tonno cavoli, zucca e fagioli cannellini con emmentaler)

Per stasera un rotolo di tonno e fagioli con formaggio emmentaler cotto al forno buonissimo e diverso da servire condito con una olio extravergine di oliva profumato di limone e senape dolce!

Per la sua preparazione, facciamo cuocere il cavolo e la zucca in acqua bollente, li scoliamo e li passiamo sotto l’acqua fredda di rubinetto, li strizziamo bene per togliere tutta l’acqua, versiamoli in una ciotola, uniamo un barattolo di fagioli cannellini scolati e sciacquati, una scatola di tonno sgocciolato e lavoriamo con la forchetta, uniamo cubetti di emmentaler, erbe aromatiche come timo e prezzemolo, un uovo o due, parmigiano reggiano ed un po’ di pane grattugiato quello che serve per ottenere un impasto morbido ma consistente.

Versiamo il composto sopra un foglio di carta forno, mettiamo un filo di olio extravergine e con le mani lavoriamo per ottenere un rotolo, cercando di compattarlo bene. Chiudiamo a caramella e leghiamo come un salame.

Mettiamo il rotolo in uno stampo da plum-cake con un goccio di vino bianco ed inforniamo a 180 statico per un’ora, girandolo ogni tanto. Avremo la cottura quando vediamo la carta forno colorarsi in ogni parte. Spegniamo il forno e lasciamo freddare.

Una volta freddo, togliamo la carta e tagliamo il rotolo a fette spesse, sbattiamo l’olio extravergine di oliva con il succo del limone, la senape e l’aceto di mele e versiamo sopra.

Serviamo con una insalata mista!

Questo rotolo sarà buono anche per mangiarlo nei giorni di venerdì di quaresima e non solo!

Buona vita, buon rotolo di tonno e fagioli cannellini al profumo di limone e senape ❤️

“Li frascarélli”

Li frascarélli

Una specie di polentina bianca fatta con la farina di grano tenero anziché di granoturco. Il nome deriva dallo speciale bastoncino di legno, “la fraschetta” con tre punte che veniva usato per mischiarli nel caldaio posto sulla fiamma scoppiettante del focolare. Li frascarélli chiamati anche “ppiccicasàndi”, piccicasanti perché fatti con acqua e farina come la colla che un tempo i contadini senza nessun mezzo di comunicazione, usavano per attaccare i calendari lunari dietro le porte delle stalle. Li frascarélli con acqua e farina, venivano battuti sopra la spianatoia e poi cotti per una mezz’ora nell’acqua bollente, si scolavano e si stendevano sopra “la spianatóra” la spianatoia, sulla quale ogni familiare poteva mangiare la sua porzione. Il condimento nella stagione estiva era con i piselli o con i pomodori belli rossi e la cipolla, diventavano più ricchi e sostanziosi, quando ancora c’era nella dispensa, la “barbàja” il guanciale del maiale conservato sotto sale. Oggi giorno della vigilia della festa dell’Immacolata, ed astinenza dalle carni, i nostri “frascarélli” sono diventati una minestra calda e fumante insieme ai buonissimi fagioli borlotti raccolti qualche giorno fa. Un giro di olio extravergine di oliva fresco e due anelli di cipolla ed il parco pranzo è servito.

Per preparare questo piatto qui trovate la ricetta qui

Per questo piatto in particolare, basta cuocere i fagioli come al solito, fare un sugo di pomodoro e cipolla che si aggiungerà ai legumi. Una volta cotti i frascarélli, in ogni piatto fondo verranno messi prima il sugo di fagioli, poi i frascarélli ed ancora i fagioli, il parmigiano reggiano olio extravergine di oliva e la cipolla croccante fatta a parte.

Per ottenere una cipolla croccante e dorata, basta metterla tagliata sottile, sopra un piatto e poi per un minuto e mezzo, più o meno a forno a microonde.