zuppa inglese

Zuppa inglese con crema pasticcera e al cioccolato con marronita

Una domenica a pranzo ricordando la nostra infanzia e su su fino ad oggi momento triste quando succede che qualcuno di questa famiglia se ne vada senza darti il tempo di crederci e abituarti alla sua assenza. Si cerca di andare avanti, per forza, ma ogni momento, ogni situazione, ogni occasione, ogni accadimento, credi che non sia successo nulla e ti scuoti al suono del cellulare che sta squillando quando ritorni alla cruda realtà.

E in questo pranzo non poteva mancare un dolce povero, semplice della nostra infanzia come la zuppa inglese che nostra madre preparava per la sua numerosa famiglia.

Allora non c’erano i biscotti oro saiwa e si usavano le pastarelle vendute in sacchetti di plastica. Le pastarelle avevano forme diverse di animali e pupazzi. Non erano un granché perché una volta aperta la confezione ti ritrovavi dei mollicci ed informi biscotti. Allora non c’erano sicuramente i conservanti, almeno in questo si poteva stare tranquilli.

La nostra è una zuppa inglese con una nota particolare data da una specie di marmellata fatta con le castagne, la marronita che rafforza il sapore della crema al cacao amaro.

Ho inzuppato i biscotti oro saiwa con alchermes e maraschino, messi sul fondo della pirofila, fatto un primo strato di crema pasticcera fatta con 4 rossi, 4 cucchiai di zucchero e 4 di farina, semi di vaniglia e mezzo litro di latte intero, secondo strato di biscotti inzuppati e crema pasticcera al cacao amaro fatta con i quattro albumi rimasti, 4 cucchiai di zucchero e 4 cucchiai tre di farina e mezzo litro di latte intero, aggiunto a fine cottura alcuni cucchiai di marronita sostituibile con marron glacé spezzettati. Terzo e quarto strato di biscotti crema pasticcera e crema pasticcera al cacao amaro e marronita. Messa in frigo e servita ben fredda. Buona!

La nostra vita è ora!

Buona vita, buona zuppa di crema pasticcera e cioccolato con marronita ❤️

Ah, dimenticavo il centro tavola fatto di cose trovate appena fuori casa fra un tappeto di foglie cadute!

Rametti di pino, bacche di pitosforo, e resti di candele per porta pigne con le lucette dell’anno scorso😓❤️

Marmellata di mele cotogne alla vaniglia e marmellata alle spezie profumata al Varnelli

Buona in modo particolare, facile da fare anche per l’uso della pentola a pressione, da mangiare con pane e burro, da usare nella crostata, deliziosa con i formaggi stagionati e freschi, adatta per una sana merenda mangiata con lo yogurt bianco greco. Basta solo un cucchiaino non di più per addolcire.

Ingredienti

1 chilo e mezzo di mele cotogne

300 grammi di acqua

500 grammi di zucchero

Un limone

Una stecca di vaniglia

Pentola a pressione

Preparazione

Laviamo bene le mele strofinandole con le mani per togliere la peluria. Le tagliamo a pezzi, le mettiamo nella pentola a pressione con il succo di limone e 300 gr di acqua. Mettiamo le mele a cuocere e all’inizio del fischio della valvola abbassiamo il gas a minimo. Lasciamo cuocere per un quarto d’ora. Spegniamo la fiamma, lasciamo che il vapore esca a valvola aperta o semplicemente a riposo.

Togliamo il coperchio stando attenti a non scottarci, il vapore deve essere assolutamente scomparso, punzecchiamo le mele e se si presentano morbide uniamo lo zucchero che può essere anche di canna, però non c’è nessuna differenza da quello semolato sempre di zucchero si tratta, la stecca di vaniglia aperta e mettiamo a cuocere a fuoco lento possibilmente con una piastra sotto per evitare che la marmellata si attacchi. Mescoliamo e lasciamo cuocere fino alla giusta consistenza. Facciamo la prova del piattino mettendo un cucchiaino di marmellata che non dovrà scivolare velocemente. Invasiamo nei vasetti sterilizzati al forno per una ventina di minuti a 100 gradi, chiudiamo con i loro coperchi e lasciamo freddare. Per sicurezza io consiglio di fare la seconda sterilizzazione avendo meno zucchero del previsto. Immergiamo i vasetti in una pentola, proteggiamoli per evitare rotture con degli strofinacci da cucina copriamo con acqua fredda e mettiamo a bollire. Dall’inizio del bollore devono passare almeno una mezz’ora. Spegniamo il gas e lasciamo freddare i vasetti che toglieremo, li asciughiamo e li conserviamo in dispensa.

La marmellata di mele cotogne può essere arricchita con le spezie ed un goccio di liquore al profumo di anici tipo il nostro famoso Varnelli o l’anisetta. Le spezie le facciamo cuocere insieme alle mele e il Varnelli o l’anisetta lo aggiungiamo a fine cottura. La marmellata preparata in questo modo è particolarmente indicata per gustare in un dolce fresco insieme ad una buona ricotta o alla crema di cioccolato fondente. Provate a fare una zuppa inglese diversa mettendo pan di Spagna bagnata di Varnelli, marmellata di mele cotogne mescolata alla ricotta ed uno strato di crema al cioccolato fondente profumata sempre col Varnelli. È una ricetta piacevolissima!

La marmellata di mele cotogne è pronta da gustare e da regalare a Natale! ❤️

Buona vita, buona marmellata di mele cotogne e a presto ❤️

Torta versata di zuppa inglese

Ma che bello avere già una torta farcita in un sol colpo!

C’era una volta la festa di compleanno con la torta di pizza sbattuta bagnata di alchermes e farcita con la crema pasticcera magari fatta con la bustina di oro crema e al cioccolato, quest’ultima preparata col cacao. Una volta ricomposta la pizza sbattuta ripiena veniva decorata con la panna e ciuffi di crema al cioccolato o semplicemente con i confettini colorati. La mamma ci metteva tanto amore ma soprattutto tanto tempo, non c’erano fruste o planetaria. Era solo lavoro di braccia forti. La pizza sbattuta non aveva niente lievito perché a renderla soffice erano le uova montate prima i rossi che dovevano fare il nastro una volta tirati su con la frusta a mano e poi gli albumi che dovevano rimanere attaccati alla ciotola una volta capovolta. Semplici e laboriosi gesti per una base dolce che serviva per una torta buona in ogni occasione. Ora però tutto questo si può fare in sol colpo, base e farcitura. Tante sono le ricette in rete, io vi propongo la mia! Nulla di straordinario ma comunque buona.

Ingredienti

Crema pasticcera

Mezzo litro di latte intero o come più vi piace

4 rossi d’uovo

60 gr di farina 00

100 di zucchero

Buccia di limone

Per la torta

Tre uova

200 gr di farina 00

125 grammi di zucchero

100 gr di latte

70 gr di olio di girasole

Una bustina di lievito per dolci

Semi di vaniglia

Alchermes

Preparazione

Scaldiamo il latte a microonde, nella ciotola lavoriamo i rossi e lo zucchero fino a montare, uniamo la farina e la buccia di limone o grattugiata o intera che poi toglieremo, mescolando uniamo il latte caldo e finiamo la cottura o a microonde o sul fuoco fino ad addensare. Lasciamo che di raffreddi e prepariamo la base della torta.

Lavoriamo le uova con lo zucchero fino a montare, uniamo l’olio di girasole, il latte i semi di vaniglia, ed infine la farina con il lievito setacciati mescoliamo piano piano per non smontare il tutto. A questo punto versiamo metà del composto, io l’ho pesato, nello stampo foderato di carta forno, livelliamo bene scuotendolo sopra il tavolo e mettiamo a cuocere a 180 gr per 20 minuti, togliamo ora lo stampo dal forno bagniamo la base con alchermes versiamo sopra la crema pasticcera stendendola uniformemente uniamo il resto del composto e rimettiamo a cuocere per altri 15 minuti fino a quando vedremo la superficie dorata. Spegniamo il forno, lasciamo che la torta di freddi, togliamola dallo stampo e spruzziamo sopra ancora delle gocce di alchermes e decoriamo con lo zucchero a velo e fiori freschi!

La torta di zuppa inglese è pronta, non ci resta che gustarla ricordando il tempo della festa di compleanno di molto tempo fa!

Bei tempi cari amici!

Buona vita, buona torta di compleanno e non!