limoni

Marmellata di limoni al tè ai frutti rossi e neri

Questa è una marmellata al profumo di frutti rossi preparata molto tempo fa e mai pubblicata perché la ricetta l’avevo dimenticata. Solo oggi mettendo a posto le mie tantissime ricette mi è venuta davanti e così mi piace condividerla con voi. Per preparare la marmellata di limoni dobbiamo procurarci del buon te possibilmente sfuso composto di frutti rossi. A me piace molto la marca del “il te di la via di Firenze”! È molto buono e lascia tutto il suo aroma quello vero non finto di coloranti e prodotti chimici. Se non troviamo questo te nel quale c’è anche la buccia di arancia usiamo quello in bustine sempre di buona qualità o lo compriamo sfuso in erboristeria.

Questi sono gli ingredienti

Un kg di limoni belli succosi senza trattamenti

700 di zucchero di canna o semolato tanto è sempre zucchero

Te ai frutti rossi e neri tre cucchiai

Cinque bicchieri di acqua

Preparazione

Dopo aver lavato con una spazzola i limoni, li tagliamo a fettine sottili e li mettiamo a riposare coperti d’acqua per una notte. La mattina li facciamo scolare e li mettiamo a bollire con altra acqua pulita, li scoliamo e nella stessa pentola prepariamo lo sciroppo con lo zucchero, cinque bicchieri di acqua e il te messo in un tovagliolino o se ci piace sentire i frutti rossi e neri così sfusi. Mescoliamo lo sciroppo e appena comincia a sobbollire uniamo le fettine di limoni lasciamo cuocere lentamente sempre tenendo d’occhio che la marmellata non si attacchi. La marmellata è pronta quando versandone un cucchiaino su un piattino bagnato forma una piccola pallina. Io come spesso faccio lascio freddare la marmellata e solo dopo posso essere sicura della sua consistenza. Se è giusta la rimetto a bollire per poco tempo e la invaso nei vasetti sterilizzati al forno, se invece la marmellata è troppo liquida lascio bollire di più e proseguo la invasatura. Chiudiamo con i loro coperchi e mettiamoli capovolti. Una volta freddi riponiamo in dispensa.

La marmellata è pronta profumata e fresca!

Buona vita, buona marmellata di limoni al profumo di te ai frutti rossi e neri ❤️

Ravioli di ricotta erbe aromatiche in crema di taleggio e curcuma

Una domenica di maggio mentre stai preparando la pasta all’uovo come tutti i giorni di festa, ti si porta in regalo una freschissima ricotta, sei molto ghiotta e per prima cosa prendi un cucchiaino per assaggiarne un po’. Pensi però che la freschezza della ricotta non può durare a lungo e quindi mentre tiri la sfoglia per le tagliatelle, decidi di fare i ravioli. Fuori casa ci sono i vasi dove crescono molte erbe aromatiche, prendi timo, maggiorana, erba cipollina e due foglioline di dragoncello. Mescoli la ricotta col sale, uova di galline felici, erbe aromatiche, noce moscata e parmigiano reggiano con una grattatina di buccia di limone. Tiri la sfoglia, metti sopra foglioline di erbe aromatiche, la passi sul rullo della macchinetta della pasta per imprimere gli odori e le forme delle stesse erbe. Con la ricotta fai dei mucchietti e fai i ravioli.

Metti a bollire l’acqua col sale, fai sciogliere lentamente il taleggio con poco latte ed acqua calda, un po’ di burro, curcuma e pepe nero. Tuffi i ravioli nella pentola, copri col coperchio, li fai risalire a galla, li mescoli e li scoli per saltarli in padella con parmigiano reggiano ed ancora erbe aromatiche. Metti in tavola e il pranzo è pronto!

Ah….con la ricotta rimasta domani ci sarà un nuovo dolce da raccontare!

A me, a noi piace molto la ricotta di pecora fresca fresca!

E pensare che da piccola la odiavo!

Buona vita, buoni ravioli ravioli ed erbe aromatiche!

Torta versata di zuppa inglese

Ma che bello avere già una torta farcita in un sol colpo!

C’era una volta la festa di compleanno con la torta di pizza sbattuta bagnata di alchermes e farcita con la crema pasticcera magari fatta con la bustina di oro crema e al cioccolato, quest’ultima preparata col cacao. Una volta ricomposta la pizza sbattuta ripiena veniva decorata con la panna e ciuffi di crema al cioccolato o semplicemente con i confettini colorati. La mamma ci metteva tanto amore ma soprattutto tanto tempo, non c’erano fruste o planetaria. Era solo lavoro di braccia forti. La pizza sbattuta non aveva niente lievito perché a renderla soffice erano le uova montate prima i rossi che dovevano fare il nastro una volta tirati su con la frusta a mano e poi gli albumi che dovevano rimanere attaccati alla ciotola una volta capovolta. Semplici e laboriosi gesti per una base dolce che serviva per una torta buona in ogni occasione. Ora però tutto questo si può fare in sol colpo, base e farcitura. Tante sono le ricette in rete, io vi propongo la mia! Nulla di straordinario ma comunque buona.

Ingredienti

Crema pasticcera

Mezzo litro di latte intero o come più vi piace

4 rossi d’uovo

60 gr di farina 00

100 di zucchero

Buccia di limone

Per la torta

Tre uova

200 gr di farina 00

125 grammi di zucchero

100 gr di latte

70 gr di olio di girasole

Una bustina di lievito per dolci

Semi di vaniglia

Alchermes

Preparazione

Scaldiamo il latte a microonde, nella ciotola lavoriamo i rossi e lo zucchero fino a montare, uniamo la farina e la buccia di limone o grattugiata o intera che poi toglieremo, mescolando uniamo il latte caldo e finiamo la cottura o a microonde o sul fuoco fino ad addensare. Lasciamo che di raffreddi e prepariamo la base della torta.

Lavoriamo le uova con lo zucchero fino a montare, uniamo l’olio di girasole, il latte i semi di vaniglia, ed infine la farina con il lievito setacciati mescoliamo piano piano per non smontare il tutto. A questo punto versiamo metà del composto, io l’ho pesato, nello stampo foderato di carta forno, livelliamo bene scuotendolo sopra il tavolo e mettiamo a cuocere a 180 gr per 20 minuti, togliamo ora lo stampo dal forno bagniamo la base con alchermes versiamo sopra la crema pasticcera stendendola uniformemente uniamo il resto del composto e rimettiamo a cuocere per altri 15 minuti fino a quando vedremo la superficie dorata. Spegniamo il forno, lasciamo che la torta di freddi, togliamola dallo stampo e spruzziamo sopra ancora delle gocce di alchermes e decoriamo con lo zucchero a velo e fiori freschi!

La torta di zuppa inglese è pronta, non ci resta che gustarla ricordando il tempo della festa di compleanno di molto tempo fa!

Bei tempi cari amici!

Buona vita, buona torta di compleanno e non!

Marmellata di zucca e limoni alla vaniglia

Sta nevicando e fuori sopra al tavolo ci sono ancora due belle zucche che rischiano di gelare e quindi di non poter più essere usate in cucina.

Sono lì da settembre in bella vista come decorazione autunnale. Siamo nel pieno dell’inverno, arriverà la primavera e al loro posto arriveranno le primule e le prime erbe aromatiche a dare un po’ di colore e voglia di rimettere le mani nella terra!

Intanto decido di prendere una delle due zucche e fare la cosa che più piace a me! Una buona, fresca, frizzante marmellata unendo anche i nostri limoni che ancora sono lì attaccati ai rami con le loro foglie secche. Aggiungerò una bella bacca di vaniglia per darle ancora più profumo!

Come si fa a preparare questa deliziosa marmellata? Ecco gli ingredienti e la ricetta!

Ingredienti

1 kl e 700 gr di zucca pulita e tagliata a cubetti

300 gr di limoni a fette (senza trattamenti)

750 di zucchero semolato

Una bacca di vaniglia

Un bicchiere di acqua

Preparazione

Mettiamo la zucca pulita e tagliata a cubetti ed i limoni ben lavati a fettine, il bicchiere di acqua, la bacca di vaniglia aperta e lo zucchero nella pentola che useremo per la cottura. Lasciamo in infusione per una notte.

La mattina mettiamo a cuocere a fuoco moderato mescolando spesso facendo attenzione a non farla attaccare. Cuociamo la marmellata fino a quando la zucca si presenta morbida. Spegniamo il fuoco e lasciamo riposare una notte per poter capire la sua consistenza una volta fredda. La mattina la mescoliamo ne mettiamo un cucchiaino sul piattino e se sarà giusta la frulliamo ad immersione. togliendo prima la bacca di vaniglia Se invece la marmellata sarà ancora troppo liquida la facciamo cuocere per ancora un po’ di tempo. Versiamo la marmellata nei vasetti sterilizzati al forno a 100 gr e per una ventina di minuti, chiudiamo con i loro coperchi e per maggior sicurezza li mettiamo a sterilizzare una volta freddi dentro una pentola immersi nell’acqua con anche strofinacci da cucina per evitare che possano rompersi bollendo! Dall’ebollizione il tempo di sterilizzazione sarà di una mezz’ora. Quando si sarà raffreddata l’acqua, togliamo i vasetti e li riponiamo in dispensa. Una volta aperto un vasetto lo conserviamo in frigo e cerchiamo di consumarlo prima possibile!

Buona da mangiare col pane, con i formaggi e nella crostata. A noi piace però cuocere prima il fondo della crostata e mettere la marmellata alla fine per poter sentire tutto il sapore ed il profumo della marmellata!

Buona vita, buona marmellata di zucca e limoni alla vaniglia!

Marmellata di limoni con fragoline di bosco candite al profumo di fiori di rosmarino e ricetta limoncello

Questa marmellata che scrivo oggi, l’ho preparata molto tempo fa quando ancora mia figlia Serena, non aveva in mente di scrivere questo diario di ricette e tradizioni folcloristiche del nostro piccolo paese e provincia. Aveva scattato la foto solo per piacere, poi piano, piano, sapendo quanto mi piacesse cucinare, si è decisa di scrivere e fare foto per lasciare che un giorno, potesse lei stessa, cimentarsi nelle ricette di casa nostra, della famiglia Natali e Natali. Oggi vi lascio la ricetta di questa profumatissima marmellata di limoni. Potete farla con la buccia o senza. Se scegliete quella senza, le bucce potete servirle per preparare il limoncello. Basta metterle in un litro di alcool puro da cucina a 95 gradi. Lasciare in infusione per poi tempo possibile, un mese o piu. Poi preparare uno sciroppo facendo bollire per 5/6 minuti un litro di acqua con 800 gr di zucchero e bacca di vaniglia, spegnere il fuoco e lasciare freddare. Mescolare lo sciroppo ottenuto con l’alcool e le bucce, lasciare poi a riposare per una settimana. Filtrare con una garza e imbottigliare. Consumare dopo 40 giorni. Ora passiamo alla ricetta della marmellata.

Ingredienti

Un kl. di limoni senza trattamento

500 / 400 di zucchero semolato o di canna integrale

Semi di vaniglia

Alcune fragoline di bosco candite

Fiori di rosmarino q b

3 bicchieri di acqua

Preparazione

Laviamo con uno spazzolino i limoni, togliamo la buccia e teniamo da parte per il limoncello, tagliamo a pezzettini la polpa facendo questa operazione sopra una ciotola per non perdere il succo. Lasciamo riposare per 12 ore. Trascorso il tempo, mettiamo una pentola, l’acqua e lo zucchero a bollire a fuoco dolce, lasciamo sobbollire mescolando, uniamo i limoni con tutto il succo, mescolando spesso per non fare attaccare la marmellata che cuocerà presto essendo ricca di pectina. Poco prima della cottura uniamo i fiori di rosmarino e le fragoline candite, facciamo la prova del piattino versandone una goccia che se risulta giusta come consistenza, potremo invasare subito o aspettare il giorno dopo perché con il riposo, capiremo meglio la cottura. La polpa dei frutti deve risultare lucida e lo sciroppo semi solido. Buona da sola, con pane e burro, con i formaggi o con le creme di yogurt o mascarpone o ricotta. Buona sopra la crostata cotta in bianco, cioè cuocendo prima la pasta frolla per gustare la marmellata così com’è. Preferisco fare le crostate in questo modo evitando una seconda cottura alla marmellata.

Buona vita, buona marmellata di limoni con fragoline candite di bosco e fiori di rosmarino.

Crostata golosa al cioccolato e ciliegie

Ogni volta dico a me stesso che è l’ultima volta, ma poi sento il profumo della sua cioccolata calda… Le conchiglie di cioccolato! Così piccole, così semplici, così innocenti. Pensai: oh, solo un piccolo assaggio non può far niente di male! Ma poi scoprii che erano ripiene di ricco, peccaminoso…” “…E si scioglie… Dio mi perdoni, si scioglie così lentamente sulla lingua e ti riempie di piacere!…”.

(dal film Chocolat)

E allora questa è una golosa crostata da gustare da soli, o con chi volete voi!

Ingredienti

Per il fondo

150 gr di biscotti integrali bio possibilmente con poco zucchero

50 gr di mandorle tritate con la buccia, le laviamo, le lasciamo per una notte a bagno nell’acqua, le scoliamo e le facciamo asciugare in forno, poi le frulliamo

100 gr di burro fuso e tiepido

100 gr di cioccolato extra fondente più altro ( circa 100 gr. )per le decorazioni

Crema pasticcera

Mezzo litro di latte intero o scremato

4 tuorli

30 gr di farina 00

20 gr di fecola

100 gr di zucchero semolato

3 fogli di gelatina

Semi di vaniglia

Cherry o liquore alle ciliegie a vostro piacimento o il succo delle ciliegie cotte

Alcune ciliegie sciroppose o fresche che dopo averle snocciolate, le faremo insaporire o in padella con un po’ di miele o in forno a microonde. Per questo secondo modo, prendiamo una pirofila dove metteremo le ciliegie snocciolate, il succo del limone ed il miele, lasciando cuocere per pochissimo tempo, devono solo appassire. Il succo che si ottiene servirà al posto dello cherry.

Preparazione

Frulliamo nel robot i biscotti e le mandorle unendo il burro, mescoliamo con una spatola e se occorre uniamo un po’ di altro burro. Dobbiamo ottenere un composto che si possa compattare bene. Foderiamo il fondo di uno stampo a cerniera con carta forno, con un po’ di burro o di olio neutro ungiamo anche le pareti, versiamo sopra la base di biscotti e mandorle, cercando di far unire il tutto per bene. Mettiamo in frigo a solidificare.

Intanto prepariamo la crema pasticcera.

Montiamo le uova con lo zucchero fino a farle diventare bianche e gonfie, uniamo la farina, la fecola mescolando bene e il latte che avremo messo a scaldare con i semi di vaniglia. Rimettiamo sul fuoco fino ad addensare. Se volete potete farla a microonde, ci vorranno pochi minuti. Basta montare le uova e lo zucchero come di solito, unire le farine, il latte con la vaniglia, facendo cuocere alla potenza di 500 w per alcuni minuti mescolando fino alla cottura. Se il forno non dovesse avere diverse temperature, basta mettere sul tasto start cuocendo di meno, perché potremmo rischiare di fare una frittata. Ora uniamo il cioccolato fondente cercando di farlo sciogliere fino a quando avremo una crema scura, lo cherry o lo sciroppo delle ciliegie cotte e tre fogli di gelatina messi a bagno in acqua fredda e strizzati. Continuiamo a mescolare lasciando che si freddi un po’. Fatto questo aggiungiamo le ciliegie e versiamo la crema sopra la base di biscotti e mandorle già fredda. Livelliamo la superficie e rimettiamo in congelatore per qualche ora. Nel frattempo sciogliamo l’altro cioccolato a bagnomaria, tolto dal fuoco, con un cucchiaio mescoliamo dal basso verso l’alto fino ad una temperatura di 31 gr. Tutto questo si può fare a microonde alla minima temperatura risparmiando tempo. Ora prendiamo degli stampini di silicone e con un cucchiaio divertiamoci a fare dei ghirigori colando sopra il cioccolato, oppure disegniamo così a piacere dei ghirigori sopra a della carta forno. Mettiamo tutto a congelare. Prendiamo la crostata golosa e posiamola sopra ad un bel piatto, decoriamo con i ghirigori che cercheremo di non rompere staccandoli dagli stampini o dalla carta forno. Se avete dei fiori senza trattamenti non esitate a metterli sopra per rendere la crostata golosa ancora più bella.

Buona vita e buona crostata golosa al cioccolato fondente e ciliegie

Composta di petali di rose al miele di acacia con agar agar

Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente!

Voi siete belle, ma siete vuote. Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata.

Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro.

Perché è lei che ho riparata col paravento.

Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere.

Perché è la mia rosa.

(Antoine de Saint-Exupéry)

Perché lei è la regina del giardino e la mia preferita!

Ingredienti

200 gr di rose rosse ( io ho usato la rosa rampicante multifolia), ma può essere qualsiasi rosa rossa senza trattamenti

600 di acqua

400 di mele

il succo di un limone e mezzo

200 gr di miele di acacia

Una stecca di vaniglia aperta a metà

Un cucchiaino di agar agar

preparazione

Sbucciamo le mele e tagliamole a pezzetti, mettiamole in una pentola con il succo dei limoni.

Laviamo delicatamente i petali di rose, li scoliamo per bene e li uniamo alle mele insieme all’acqua e la stecca di vaniglia aperta, copriamo col coperchio o un piatto e lasciamo riposare per un paio d’ore. Mettiamo la pentola sul fuoco possibilmente con una piastra sotto per evitare che la composta possa attaccare, lasciamo bollire per qualche minuto, uniamo il miele, il cucchiaino di agar agar e facciamo cuocere mescolando, se c’è bisogno schiumando. Quando le mele si presentano morbide, frulliamo ad immersione e finiamo di cuocere fino alla consistenza di una purea. A me piace far riposare per una notte, sia le marmellate che le composte perché da fredde posso capirne meglio la consistenza, se giusta riporto sul fuoco fino al bollore ed invaso subito, se invece risulta ancora liquida, faccio bollire per alcuni minuti ed invaso sui vasetti sterilizzati in forno a 100 gr per una 15 minuti.

In questa preparazione non c’è lo zucchero, c’è il miele ed meno dolce delle marmellate quindi io consiglio la sterilizzazione in pentola mettendo i vasetti e alcuni strofinacci partendo dall’acqua fredda, portando a bollore per una trenta minuti e lasciando freddare la preparazione dentro la pentola. Così siamo sicuri che la composta non si rovini. Una volta aperto un vasetto riponiamolo in frigo. La composta è ottima sul pane, con i formaggi freschi e stagionati, mescolata a yogurt greco bianco da gustare come una crema gelata oppure nella cheesecake sempre con creme di formaggio cremoso o pasticcera. A voi la scelta! Io la trovo deliziosa!

Buona vita, buona composta di petali di rose!

PASQUA 2018

Piatti del giorno di Pasqua sono più o meno sempre quelli della nostra tradizione maceratese. A colazione la pizza o crescia dolce al profumo di arancia e canditi per chi li preferisce, le ciambelle strozzose, i calcioni o caciú di formaggio pecorino, salami e ciauscoli, pecorino fresco e la pizza o crescia di formaggio. Per il pranzo, l’antipasto con la coratella pasticciato con le uova e la mentuccia, la frittata con la mentuccia, parmigiano reggiano e pecorino preparata con una grande quantità di uova, più o meno 30/ 40, perché servirà anche per la cena e la scampagnata del giorno di Pasquetta. Non mancano i salumi e del buon vino. I primi piatti sono sempre due, la minestra “ndorata”, una specie di stracciatella con anche fette di pane tutto in un buon brodo di gallina, i vincisgrassi o i cannelloni di ricotta o di carne. I secondi agnello e patate arrosto, costolette di agnello fritte ed il maialino in porchetta oppure il coniglio fritto. Verdure amare, insalata mista. Per dolce la stessa pizza o crescia dolce e le ciambelle strozzose, la frutta ed il caffè con l’ ammazza caffè, mistrà Varnelli, amaro o il limoncello. Poi? Poi, cari miei, per smaltire, se ce la si fa, qualche chilometro a piedi! Questi i nostri piatti di questa s. Pasqua

Pesche, fichi, mele, zucca, ciliegie, cachi, limoni, zenzero canditi alla vaniglia


Mettiamo l’estate e i suoi dorati frutti in barattolo.

Un lavoro un po’ lungo, che richiede pazienza ma che alla fine, ci dà soddisfazione e soprattutto tanta dolcezza. La frutta così candita, immersa nel suo sciroppo, mantiene il sapore ed il profumo e resta soda. Meglio di quella sciroppata che a volte, nell’aprire il suo barattolo, troviamo un prodotto troppo molle e viscido. Provate questa preparazione buona per tutta la frutta. 

Ingredienti

1 kl. e 200 gr. di pesche spaccatelle sode, o fichi verdi con la buccia o mele sode o ciliegie o zucca o cachi mela

1 kl. di zucchero semolato

Semi di vaniglia

1 limone

3 dl di acqua
Preparazione

Dopo aver lavato e asciugato le pesche, mettiamole a bollire per pochi minuti in acqua bollente con il succo del limone. Scoliamole, lasciamole asciugare sopra una griglia coperta da un canovaccio. Dividiamole a metà, togliendo il nocciolo. Prepariamo lo sciroppo facendo sciogliere 2 /3 dello zucchero e i semi di vaniglia, a fuoco dolce, mescoliamo continuamente fino a quando si formeranno sulla superficie grosse bolle. Spegniamo e versiamo lo sciroppo sulle pesche, o fichi con la buccia o mele a fette che avremo messo in una pirofila. Copriamo con un tovagliolo e lasciamo riposare per una notte. Il giorno dopo mettiamo solo lo sciroppo a bollire di nuovo unendo il terzo di zucchero, mescoliamo e aspettiamo che si formino le grosse bolle. Spegniamo e versiamo lo sciroppo sulla frutta contenuta nella pirofila. Riposo per una notte e ripetiamo la stessa operazione per due o anche tre volte. Vedremo che sono pronte, quando la frutta è lucida e soda. Lasciamo riposare con lo sciroppo per due tre giorni mescolando da sotto a sopra per far sì che non resti scoperta e rischi di seccare. Invasiamo su vasi sterilizzati e freddi copriamo la frutta per bene con il suo sciroppo e mettiamo in un posto buio e asciutto. Aspettiamo almeno un mese prima di consumare. Ottima per il gelato, con lo yogurt o nei dolci.