asparagi

Risotto alle rose, asparagi e bietole (cucina in fiore e frutti)

Rosa in tavola, dal primo al secondo al dolce.

Le rose sono utili in cucina, ormai mi conoscono per l’utilizzo da diversi anni.

Ho cominciato a fare la marmellata di petali di rose il liquore e lo sciroppo diversi anni fa.

Piano piano, ho cercato di sperimentare le rose per piatti salati e dolci. Nei ripieni di ravioli o rollè di pollo.

Oggi è la volta del risotto con il brodo di petali di rose. Come l’ho fatto?

Racconto che ieri sera, notte dell’Ascensione, ho messo in infusione i petali di rose nell’acqua e succo di limone per conservare il colore per tutta la notte. Stamattina ho filtrato il tutto, messo da parte il brodo rosso, con una minima parte abbiamo rinfrescato il nostro viso facendoci il segno della croce e dicendo il Padre Nostro.

Arrivata l’ora del pranzo, prima sono andata a raccogliere le bietole, avevo gli asparagi, ho tagliato tutto in piccoli pezzi che ho lasciato cuocere nella pentola antiaderente per aggiungere anche il riso. Ho riscaldato il brodo di petali di rose, che è servito per finire di cuocere il risotto. Io normalmente condisco tutto a crudo per questione di difficile digestione, quindi alla fine ho aggiunto un filo di olio extravergine di oliva ed una noce di burro con una spolverata di parmigiano reggiano e decorato con i petali di rose!

Questo risotto si è rivelato ottimo, delicato e molto profumato. È sicuramente un piatto facile anche per chi in cucina non ha molta dimestichezza!

Provatelo, mi saprete dire!

Buona vita, buona festa dell’Ascensione che celebreremo domenica ed anche buon risotto con brodo di petali di rose, asparagi e bietoline ❤️🌷

Tagliatelle paglia e fieno con asparagi piselli e prosciutto crudo croccante

Negli anni cinquanta sessanta, andavano molto di moda le tagliatelle paglia e fieno, erano simbolo della nostra buona cucina italiana. Le gialle paglia venivamo preparate come le normali tagliatelle, farina ed uova e quelle fieno, con l’aggiunta di spinaci tritati finemente e mescolati alle uova. Il loro condimento era il buono e corposo ragù bolognese.

Oggi come ogni domenica si fa a casa nostra, è tradizione familiare fare la pasta fresca, o ravioli, o cappelletti, o tagliatelle.

Ecco qua che avevo molta voglia di tagliatelle paglia e fieno, per ritrovare il sapore di molto tempo fa e tornare indietro con i sapori, almeno in cucina lo posso fare!

Non avevo però gli spinaci per fare le tagliatelle verdi, ma come succede a me quasi sempre, l’idea nasce nel momento che mi trovo davanti al mio piano di lavoro.

I piselli freschi ci sono, sono belli verdi e le mie tagliatelle saranno bellissime.

Preparo per prima le tagliatelle paglia, metto nella ciotola della planetaria la farina di semola rimacinata di grano e di tipo 0, aggiungo le uova di galline felici, faccio impastare prima con la foglia poi con il gancio.

Una volta bella impastata, finisco di lavorare sopra la spianatoia e copro con una ciotola.

Intanto metto a sbollentare i piselli in acqua bollente salata, pochi minuti e li scolo, li passo sotto l’acqua corrente, li strizzo e li frullo mettendoli da parte. Una parte servirà per fare il condimento.

Sapete che i loro baccelli lessati e frullati sono utili per preparare una buona crema da mangiare con un filo di olio extravergine di oliva e crostini di pane “trùzzítti” abbrustoliti oppure per fare un brodo vegetale e cuocere un bel risotto? Però i baccelli non devono essere stati trattati chimicamente.

Una volta freddi i piselli li frulliamo e li mescoliamo alle uova ed alle farine per fare le tagliatelle.

Stendiamo la pasta con la macchinetta, facciamo le strisce nello spessore più grande, e al momento di passarle in quello più sottile quello giusto per le tagliatelle, inseriamo sopra erba cipollina e foglioline di timo, ripassiamole sul rullo per farle attaccare.

Per fare la pasta mélange, stendiamo nello stesso rullo un pezzo di pasta gialla ed uno verde, otterremo così strati giallo verdi. Finiamo di stendere la pasta facendo in modo che sia più mescolata possibile ripassando anche gli avanzi sovrapponendoli.

Tagliamo le tagliatelle tipo le pappardelle con il coltello, resteranno più ruvide.

Fatta la pasta prepariamo il condimento.

Mettiamo gli asparagi tagliati nella padella con una noce di burro ed olio extravergine di oliva, saliamo e pepiamo, lasciamoli croccanti, uniamo una parte di piselli, un’altra li mettiamo frullati per ottenere una crema. Nel frattempo, tagliamo il prosciutto crudo a listarelle e le mettiamo sopra un piatto con carta paglia e poi per 50 secondi al forno a microonde, togliamolo subito dal suo grasso e passiamolo nella padella ad insaporire con gli asparagi ed i piselli. Uniamo le tagliatelle scolate, mescoliamo, il parmigiano e se serve acqua della cottura della pasta. Mantechiamo bene e portiamole subito in tavola!

Le tagliatelle paglia e fieno crude avanzate, domani saranno buone per una minestra di legumi.

Buona vita, buone tagliatelle paglia e fieno agli asparagi e piselli con prosciutto crudo croccante ❤️

Diario alimentare del tempo di Coronavirus FRASCARÉLLI

Undicesimo giorno di reclusione

Frascarélli con piselli, asparagi e prosciutto crudo

Diario alimentare del tempo di coronavirus.

Jèja e la frichina

Lella, “Jèja”, 23 anni, la “frichina” 9 anni, lei era una bella ragazza, alta e slanciata con le mani d’oro, amava pulire la casa dove tutto splendeva. Sapeva ballare come “Ginger Rogers”. Era la prima ballerina nella rivista musicale allestita nel nostro piccolo teatro. Lei sapeva fare la spaccata in modo eccezionale, sembrava una libellula quanto era leggera. La sua casa era davanti a quella della “fríchina” alla quale bastava fare tre passi per andare da “Jèja”. Loro si volevano molto bene, erano legate in tutto. Lei insegnava alla “frichina” a fare la spaccata, a mettere lo smalto, a scartare le sopracciglia, a mettere cipria e rossetto. Lei cucinava divinamente “li frascarélli”, con le sue mani affusolate spolverava la spianatoia di farina bianchissima, con il mestolo lasciava cadere sopra l’acqua calda che si trasformava in morbide bianche montagne. Lei sapeva far affondare “li frascarélli” nell’acqua bollente che vorticosamente si lasciavano cuocere. Lei li scolava sopra la spianatoia, un giro di condimento, piselli o pomodoro e alla “frichina” seduta davanti la finestra, serviva per prima il piatto fumante.

Li frascarélli asciutti con piselli ed asparagi ed una bella spolverata di parmigiano reggiano, sono un piatto fatto di acqua e farina intrisi e battuti, cotti nell’ acqua bollente salata. Tanti sono i condimenti tutti a base di ingredienti semplici da trovare. Si possono condire con un sugo finto fatto con cipolla, pancetta e pomodoro, con piselli ed asparagi anche surgelati e con la salsiccia. I frascarélli possono essere più brodosi diventando una minestra. Ingredienti tutti di facile reperibilità in tempo di reclusione.

Lasciamoci curare dai nostri ricordi raccontandoli a chi ci è vicino. Se non lo facciamo ora, potranno essere perduti per sempre. L’essenziale e visibile ora!

Qui trovate la ricetta dei frascarélli https://farinaefiore.com/2019/11/22/frascarelli/

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Torta rustica con asparagi, fave cacio e pepe nero

Se c’è stata una nota positiva nel brutto tempo trascorso, è che possiamo trovare le verdure tipiche della primavera, in ritardo. Le fave e non solo, hanno potuto maturare solo in questi giorni ed essendo ancora piccole sono ottime per preparare torte e sformati salati. La nostra torta rustica è completa di tutto,carboidrati, proteine e verdure, può essere servita come piatto unico accompagnata da un fresca insalata, per una merenda sui prati, o per antipasto. Possiamo sostituire le fave con le zucchine e fiori o fagiolini

Vediamo come si prepara

Ingredienti per la pasta salata

200 gr di farina 0

50 grammi di farina integrale o di farro

100 gr di burro o 70 gr di olio extravergine di oliva

Acqua quanto basta

Sale, pepe

Un cucchiaino di lievito per torte salate tipo pizzaiolo

Per il ripieno

300 grammi di ricotta mista

Un uovo o due a seconda di quanto sono grandi di galline felici

Sale

Pecorino romano grattugiato

una manciata di fave fresche

Un mazzetto di asparagi

Curcuma e pepe nero

Porro e erbe aromatiche

Preparazione

Mettiamo nella ciotola della planetaria o sopra la spianatoia le farine, il sale, il cucchiaino di lievito, l’olio di o il burro morbido, lasciamo che si impastino tutti gli ingredienti piano piano e aggiungiamo l’acqua quanta ne basta ad ottenere una pasta morbida. Lavoriamola sopra la spianatoia e lasciamo che si riposi coperta con una ciotola.

Nella padella mettiamo l’olio extravergine, il porro, e le fave sgusciate, i gambi degli asparagi raschiati prendendo solo le parti che risultano morbide, ed alcuni interi. Lasciamo altri asparagi per decorare la torta rustica.

Mescoliamo le verdure che non devono cuocere molto e spegniamo il gas.

Lavoriamo la ricotta con le uova, il sale, il pecorino, la curcuma, il pepe nero, le erbe aromatiche timo, maggiorana e menta se piacciono, le fave e gli asparagi. Stendiamo la pasta sottile sopra la carta forno, sistemiamola dentro uno stampo di 24/26 centimetri, buchiamo con la forchetta, versiamo la ricotta con le verdure, decoriamo con gli asparagi e chiudiamo il bordo intorno bucandolo. Mettiamo in forno a 180 gradi per 30/35 minuti. Regoliamoci, la torta rustica deve risultare non troppo scura.

Buona vita, buona torta rustica di asparagi e fave cacio e pepe nero ❤️