legumi

ACQUACOTTA MARCHIGIANA

L’ Acquacotta marchigiana è meno famosa di quella maremmana, ne esistono diverse varianti anche da noi. Non è più molto in uso, forse perché bisogna avere a disposizione oltre che il tempo anche ingredienti buoni e possibilmente di stagione e pazienza per pulirli. I contadini delle nostre zone, erano soliti prepararla con pezzi di lardo al quale aggiungevano le verdure di stagione, mentre i pastori cucinavano la zuppa rosolando prima tutti gli odori, carote, sedano ed odori come la mentuccia e la maggiorana unendo poi l’agnello ed i pomodori a pezzi. Quest’ultima Acquacotta veniva mangiata con il pane raffermo, le uova sbattute sopra ed una manciata di pecorino secco, divenendo così un piatto sostanzioso e completo. Noi più gracili di stomaco, ci accontentiamo di preparare l’acquacotta, con le ultime verdure dell’estate passata, i tenerumi, cioè le foglioline ed i germoglietti delle zucchine, una piccola melanzana, ceci e fagioli borlotti, croste di parmigiano reggiano, rucola, ed erbe aromatiche, il tutto con un pane aromatico e frizzante di farina di cereali e semi di cumino. Una bella manciata di parmigiano ed un generoso giro di olio extravergine di oliva nuovo ed il pranzo è fatto.

Ho fatto cuocere prima i legumi con le foglie di alloro, le croste di parmigiano reggiano e la cipolla, ho aggiunto il resto e finito di cuocere.

Buona vita, buona acquacotta marchigiana ❤️ il resto è noia!

Acquacotta marchigiana e pane fatto in casa con i semi di cumino

Diario alimentare di quaresima (quatrùcci mischi con legumi e zucchine)

Ve l’ho raccontato diverse volte questo tipo di piatto, però non mi stanco mai di riproporlo perché è buonissimo e poco costoso specialmente ora di questo tempo covidoso che non ci consente la libertà in niente.

Sorvoliamo e raccontiamo questa buonissima minestra fatta di “quatrùcci mischi”, (misti) diversi per la presenza di diverse farine, quella di castagne, di ceci, di mais e di tipo uno e germe di grano duro.

È una pasta fresca senza uova che si fa in dieci minuti, non ha bisogno di riposare. Io l’ho fatta alle tredici e alle tredici e trenta era in tavola. Avevo già preparato il sugo di legumi e zucchine che avevi grigliate sul crisp!

Si impastano le farine con acqua calda, sale ed un filo di olio extravergine di oliva. Si passa pezzo per pezzo, alla macchinetta nel rullo abbastanza grosso, si taglia diagonalmente e grossolanamente e si mette a cuocere nei legumi al pomodoro, fatti di ceci, fagioli borlotti, sono ottimi anche i legumi in barattolo di vetro, l’essenziale è sciacquarli bene per togliere il sale eccessivo, le zucchine grigliate o crude e tutti gli odori dell’orto giardino scapigliato….voi questo tipo di orto, ve lo sognate!!!

Meglio ridere e se ce la si fa…..passarci sopra! Il mondo non è dei perfetti!!!

Buona vita, buoni quatrùcci mischi con legumi e zucchine!❤️

Buon proseguimento di cammino quaresimale!

Diario alimentare di quaresima!

Eccoci a raccontare un altro diario, l’anno scorso abbiamo percorso il tempo di coronavirus senza approdare a nessun risultato positivo, quest’anno purtroppo dobbiamo avere più pazienza e forza per non soccombere. C’è l’aria che ci si perda nella disperazione. …..noi la sentiamo bene!

Diario alimentare del tempo di quaresima.

Vi raccontiamo questo antico e povero piatto tipico della nostra zona di campagna e non solo, non ha un’origine precisa perché è stata tramandata da madre in figlia.

Quando non c’era proprio spazio per i capricci alimentari, quando lo stomaco brontolava e non si doveva far altro che mettersi a letto, che letto……un pagliericcio, per calmare i morsi della fame e non si poteva stare certo a guardare la qualità del cibo. Quando si era fortunati se ci si poteva nutrire di erbe campagnole, di cavoli, di tagliulì, di frascarélli, di pulènda, di créscia, di uova, quando queste avanzano perché ci si preoccupava prima dei figli e degli anziani, quando c’era un piatto fumante e rustico di quatrùcci mischi có lo céce o altro legume.

Una specie di quadrucci grossolani senza uova, fatti solo di farina di grano tenero e di granoturco, impastate con acqua tiepida ed un pizzico di sale. La pasta impastata, si lasciava riposare coperta da uno “sparetta”, uno strofinaccio di cucina, si stendeva la “perna”, la sfoglia, la si lasciava asciugare sopra “la spianatóra”, o sopra il letto, la si arrotolava e la si tagliava grossolanamente, sia in senso verticale sia in senso orizzontale, lasciandola appiccicare.

Si preparava un sugo di pomodoro e cipolla profumato di rosmarino e si univano i ceci o i fagioli, o la cicerchia cotti a parte, acqua calda o brodo e si calavano i “ quatrúcci mischi”, misti per l’unione delle due farine. Un filo di olio extravergine di oliva ed una spolverata di pecorino secco o di parmigiano reggiano, quest’ultimo sono in tempi di benessere!

Buona vita, buon percorso quaresimale ❤️

Polpette di quinoa e nasturzio (cucina in fiore e frutti)

Devo pur finire la quinoa di ieri!

E allora? Mescolo la quinoa, le carote, la curcuma, la noce moscata, uno o più di uova, un fiore di nasturzio giallo, questo fiore commestibile ha un sapore aspro e piccante e dà corpo al sapore degli altri ingredienti dolciastri, timo, erba cipollina, maggiorana, olio extravergine d’oliva e un po’ del nostro pane naturale con semi! Lavoro con le mani e via, le polpette sono pronte! In forno a microonde per pochi minuti, ed al forno normale alla temperatura di 180 gradi per una ventina di minuti più o meno. Le polpette devono risultare croccanti.

Una preparazione semplice e completa di tutto!

Alla quinoa si possono aggiungere altri ingredienti, tipo legumi, patate, bietole o spinaci e si può omettere l’uovo.

Buona vita, buone polpette di quinoa al nasturzio ❤️