salumi

NATALE 2024

Le mie tavole festive sono sempre fatte con la fretta per le molte cose che voglio fare in cucina, non compro niente di cucinato perché a me fa male. 

Metto da parte le idee magari suggerite dalle foto che circolano durante tutto il periodo che precede la festa che siano il Natale o la Pasqua. 

All’ultimo minuto non c’è niente di quello pensato.

Mi guardo intorno, scendo le tre scale che portano nel disordine del mio non so più come chiamarlo, orto giardino penoso, alzo gli occhi al cielo, taglio con le cesoie i rami dei vecchi abeti che non ce la fanno più, rientro in casa, comincio a pensare cosa fare. 

I rami li sistemo sopra la tovaglia, prendo due piccole bottiglie, infilo dentro le lucine ed i rametti, lego il resto e poi? 

Mi viene in mente che là nelle scatole ci sono i miei vecchi lavori ad uncinetto, le stelle di Natale, servono anche quest’anno per finire di decorare una parca mensa per sole quattro persone. 

Ma, chi c’è però al suo primo Natale? 

Ettore con il maglioncino rosso che nonna Anna Maria gli ha regalato, peccato però che non sono più le sue mani a lavorar di ferri! 

Il tempo non lascia scampo!!! 

Gli altri non ci sono, il mio vecchio sogno di radunare tutti pare non si realizzi. Tre sono i miei figli, con le loro rispettive moglie e marito siamo in otto, sono arrivati i doni più preziosi al mondo e siamo arrivati a dieci.

Per ora nulla si è avverato, mi auguro che il sogno si avveri per la prossima Pasqua, altrimenti non saprei quando, Dio solo lo sa!

È finito il Natale in men che non si dica, avevo preparato tanti buoni piatti, sono quasi tutti nel congelatore, il destino o chi per lui ha deciso diversamente!

Il mio menù di quest’anno era composto da antipasto italiano, pane naturale fatto da me, cappelletti in brodo di cappone fatti da me, bollito, arrosto, verdure e il mio solito tronchetto scomposto!

Buona vita, buon anno ❤️

Decisamente semplice
Il mio bimbo bello
Classico antipasto italiano

I colori di Natale

Il mio ceppo tronchetto di Natale al cioccolato fondente con crema ganache, mascarpone e torrone al cioccolato e pistacchio

I miei cappelletti ricetta di casa nostra

LA NOSTRA TAVOLA DEI COMPLEANNI AGOSTANI

Bianco verde e bordò!

Tovaglia di lino del corredo matrimoniale e pizzo fatti a mano.

Semplice e pulita!

Tovaglioli bordò in netto contrasto col bianco.

Piatti con fiori dell’anniversario di matrimonio di molti anni fa, non voglio ricordarli!

Ortensie, rosmarino e fiori celesti di Plumbago per decorare e profumare!

La cena dei compleanni dei miei figli era a base di pizze e torte salate, un arrosto freddo alla senape con insalata e per finire la nostra amata cheesecake cremosa di frutti di bosco e cioccolato fondente!

Se Dio vorrà, ci rivedremo l’agosto prossimo!

Buona vita, buon proseguimento di agosto ❤️

Il primo maggio a casa!

Secondo anno di covid, secondo primo maggio in casa!

Non che mi dispiaccia molto stare in casa, dato che sono immersa nel verde e quindi non ho bisogno di cercare un posto per respirare della buona aria, ne di rifarmi gli occhi dalla natura.

Grazie a Dio, vivo ogni giorno in questo posto con un orto giardino scapigliato che, nonostante tutto, riesce a farmi vivere questo tempo terribile, nel migliore dei modi.

Ieri tirava un forte vento ed ogni tanto, c’erano acquazzoni portando freddo ed impossibilità di pranzare all’aria aperta!

Sul tavolo della nostra cucina c’era tutto quello che serviva per un pranzo “scampagnato“!

Salumi e formaggio pecorino fresco, crostini di créscia de casció di Pasqua con crema di fave, asparagi e zucchine, cannelloni con la menzionata crema di sopra, porchetta, e ciammèlla strozzosa di Pasqua.

Meglio di così non poteva essere!

Buona vita, buon mese di maggio ❤️

Vi racconterò la ricetta dei buonissimi cannelloni di crema di fave, asparagi e zucchine, nei prossimi giorni!

Pane con la ricotta ed il suo siero

Buonissimo, profumatissimo e leggerissimo questo pane con l’aggiunta della ricotta e del suo siero.

Può essere mangiato a a colazione con la marmellata o con i salumi.

Buono soprattutto per preparare le tartine da spalmare con burro e mousse di tonno o formaggi o creme di verdure.

Facciamolo così!

Ingredienti

400 grammi di farina 0

200 grammi di farina integrale

250 grammi di ricotta

150 grammi di siero

Un cucchiaino di lievito di birra disidratato

Un uovo

Un cucchiaino di miele

Tre cucchiai di olio extravergine di oliva

Acqua quanta ne serve per ottenere un impasto morbido

Preparazione

Mettiamo le farine nella ciotola della planetaria o in una ciotola se lo vogliamo fare a mano, uniamo il cucchiaino di lievito di birra disidratato, il miele, la ricotta scolata, il suo siero, iniziamo a lavorare, fino a far assorbire tutto, mettiamo l’uovo e lasciamo lavorare. Tocchiamo la pasta con le mani, se tanto dura dobbiamo mettere l’acqua quanta ne serve per ottenere un impasto morbido, altrimenti continuando ad impastare, uniamo un cucchiaino di sale, io ne metto mezzo e tre cucchiai di olio extravergine di oliva. Questo deve essere assorbito lentamente quindi lasciamo girare la planetaria a bassa velocità o se a mano, con olio di gomito. Alla fine la pasta deve presentarsi setosa e morbida. La ciotola della planetaria deve restare con le pareti pulite quando la pasta è ben lavorata o se a mano deve staccarsi dalla spianatoia. Copriamo la ciotola, anzi infiliamola in un sacchetto per surgelati e mettiamo a raddoppiare dentro il forno con la luce accesa se la temperatura è bassa o se fa caldo senza luce accesa.

Una volta raddoppiata, sopra la spianatoia la sgonfiamo, facciamo una piega a tre, richiudiamo e pirliamo la massa della pasta sopra la spianatoia e la lasceremo coperta dalla ciotola. Questo lo faremo per tre volte una ogni mezz’ora. Alla fine tagliamo la pasta in tre pezzi, ognuno dei quali lo stendiamo con il matterello, per la parte lunga, lo ripieghiamo chiudendolo bene, pizzicandola con le dita, la chiusura deve essere sigillata bene. Facciamo questo a tutti e tre i pezzi e formiamo la treccia. Con delicatezza appoggiamola sopra una lastra foderata di carta forno e la mettiamo ancora a lievitare per l’ultima volta. Accendiamo il forno a 200 gradi, mettiamo un pentolino con l’acqua dentro il forno per formare il vapore, una volta raggiunta la temperatura, informiamo la treccia. Ci vorrà circa un’ora. Dopo una decina di minuti, abbassiamo la temperatura a 180 gradi, può darsi anche prima a seconda del forno, dopo 10 minuti a 160 gradi, copriamo la superficie con un foglio di alluminio se vediamo che sopra scurisce troppo, passati 10 minuti abbassiamo ancora a 150/140 gradi e finiamo la cottura in tutto quasi un’ora.

Questo pane è leggerissimo e profumato! Mi da molta soddisfazione!

Buona vita, buon pane alla ricotta ed il suo siero ❤️

Pasqua 2020

Pasqua al tempo di coronavirus!

Possiamo ritenerci ancora fortunati e soprattutto benedetti da Dio, se siamo qui a raccontarci come è stato il nostro pranzo di questa santa ed importante festa di Pasqua.

C’era poca voglia di fare molte cose, l’appetito è scarso forse a causa del mancato movimento. Una cosa bellissima è il sole che splende meravigliosamente nel cielo terso ed azzurro più che mai.

È un dono sicuramente per non farci cadere nella disperazione.

Oggi il nostro pranzo non ha avuto i nostri abituali piatti degli altri anni. La difficoltà nel trovare i cibi è notevole. Per evitare le code ai supermercati, cerchiamo venditori che ci portino le merci a casa. Qui mi dispiace dirlo, loro ci stanno pigliando per il collo con i prezzi aumentati notevolmente. E non è perché ci portano le cose a domicilio, ma si stanno proprio approfittando!

Allora poche preparazioni per oggi

L’antipasto classico italiano con i salumi e “la créscia de casció” di Pasqua fatta da noi con il lievito madre, due tartine con crema di zucca e carote alla curcuma e pistacchi, un piatto di buoni cappelletti in brodo fatti da noi, la frittata “co la mindùccia”, la menta spontanea e maggiorana, gli altri anni ne facevamo di 40 uova, l’agnello pasticciato con le stesse uova della frittata e l’agnello in botacchio o come diciamo noi in “bottacchiu” con “l’erbe tróate”, spontanee da Maurizio e rifatte in padella.

C’è un vino tedesco ma anche un vino rosso marchigiano!

Infine un buonissimo dolce tradizionale ma presentato diversamente, la cassata siciliana nel bicchiere, molto buona e semplice da fare.

Abbiamo decorato la tavola con rami di ulivi, felci e rosmarino, fiori di ciliegio e di melo e due alzatine di vetro.

Il pranzo è finito, c’è da rimettere a posto la cucina, il sole splende ancora, con la speranza che questo maledetto coronavirus ci abbandoni, vi auguro una buona e serena Pasqua!

Le ricette della créscia de casció pasquale e della frittata co la mindùccia, le trovate qui nel blog diario!

A Dio piacendo l’anno prossimo tutti fuori a festeggiare!

Buona vita, buon pranzo di Pasqua ❤️

Cappelletti

Créscia de casció pasquale

Agnello pasticciato e in bottaccio