๐ฐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ฅ๐ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ญ Una antica superstizione vuole che Santa Barbara, che si festeggia il 4 dicembre, proteggesse contro i fulmini. Una filastrocca di scongiuro recitava cosรฌ: ยซSanta Vร rbera venedรฉtta, lรฌbberame da lu fรนrmene e da la saetta.ยป
๐ฏ ๐๐๐๐๐ ๐๐ฅ๐ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ญ ยซFascina che โr diavulu te sse strascina; te strascina jรณ โn Gremรณโ prima a tte ppรณโ a lu patrรณโ.ยป
๐ฎ ๐๐๐๐๐ ๐๐ฅ๐ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ญ ยซSanta Bibiana, quaranta dรฌ e โna sittimana.ยป La sapienza popolare ci insegna che il clima del giorno di Santa Viviana durerร per i successivi 47 giorni.
๐ฎ๐ต ๐ก๐ข๐ฉ๐๐ ๐๐ฅ๐ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ญ ยซLโho fatta โna magnata de pulenda e mรณโ te fo sindรฌโ come se canda: ma per candร โ la trippa me sse โllenda: mitti su lu callaru e fanne โnโandra.ยป La polenta era il cibo popolare piรน diffuso e su di esso esistevano molti canti, tra i quali questo stornello.
Cโera una volta la cantina con i bicchieri infrangibili che quando sfuggivano dalla mano, cadevano rumorosamente in terra finendo in mille pezzi che schizzavano ovunque. Era lโunico tipo di bicchiere per lโuso di cantina, perchรฉ non si scheggiava nel lavaggio magari veloce dellโoste, non cโera molta scrupolositร da parte sua, il tempo era prezioso e in cantina molto spesso arrivavano avventori che pretendevano di essere serviti prima che magari qualcuno perdesse la pazienza, quel tipo di persona faceva parte dei grandi bevitori che di spirito di sopportazione non ne aveva proprio.
Quei bicchieri infrangibili li usavo anchโio miei nei primi anni di matrimonio, non volevo usare i servizi piรน belli magari donati dagli invitati.
Avevo un difetto e ce lโho ancora, ero un poโ โstroppiettaโ storpia come mi diceva il marito!!! Mi cadevano molto spesso bicchieri e piatti in terra, tanto che dovevo continuamente comprarne di nuovi. Questo ed altri due o tre, sono i superstiti di quel tempo! Fate il conto che anni erano!
Allora oggi con la minestra rustica di fardรจlle, la pasta fresca allโuovo tagliata rozzamente, le fave, i fagioli borlotti freschi ed i piselli con tutti gli odori dellโorto giardino scapigliato, lโolio extravergine di oliva ed il pecorino grattugiato, ho apparecchiato come in cantina!
Finchรฉ ci saranno i ricordi, ci sarร vita!
La minestra rustica รจ una pasta fresca allโuovo tagliata rozzamente, i legumi, i fagioli borlotti freschi ma possono essere surgelati o in barattolo, le fave ed i pisell surgelati, hanno cotto nellโacqua che ho salato alla fine per non indurire i legumi, ho unito erbe aromatiche, ho aggiunto la pasta fresca allโuovo tagliata, ed infine lโho condita con olio extravergine di oliva di e pecorino secco grattugiato.
Una buona minestra nel solco della tradizione in cucina e dei ricordi, che fa piacere portare in tavola ora con i primi freddi di questo autunno ancora indeciso!
Buona vita, buona minestra rustica con le fardรจlle ed legumi โค๏ธ
In questo nostro diario di ricette tradizionali e non, cโรจ giร la ricetta dei ciambelloni di mosto fresco e semi di anici, non serve scriverne unโaltra. ร una ricetta ben collaudata e dร soddisfazione alla fine del lavoro, cโรจ solo lโaggiunta della sapa o saba quella dolcissima salsa che รจ il risultato della lunghissima bollitura del mosto fresco.
La sapa รจ ottima per dar corpo al sapore dellโimpasto ed un intenso profumo insieme al colore ambrato che prenderanno i ciambelloni.
Per la ricetta basta seguire quelle che troverete qui ed unire un cucchiaio o due di sapa.
La sapa รจ ottima sulle fragole, sui gelati, sui formaggi e nelle preparazioni di dolci tradizionali come il lonzino di fichi, i cavallucci ed il crustingu. Una squisitezza รจ versata sopra la polenta della quale cโรจ una ricetta tradizionale popolare. Tutte ricette che troverete in questo diario.
Alla prima pioggia di agosto ogni povero villano si ricopre perchรฉ incomincia la stagione fredda!
Detto popolare contadino petriolese!
Ma il profumo del brodo di pollo che cโรจ in casa in una giornata piovosa e fresca di quasi fine agosto, non รจ giร un preludio della stagione autunnale che sta per arrivare?
I colori cominciano ad assumere tutti la stessa tonalitร del rosso, arancio, giallo, senape, mattone, nocciola e marrone scuro come i nuovi e buoni frutti autunnali.
La voglia di stare in casa, il bisogno di sorseggiare bevande calde, un te ai frutti di bosco, una tazza di squaglio magari con due biscotti alla cannella, il profumo del mosto fresco messo a riscaldare con i semi di anici per impastare i biscotti, una minestra fumante, bastano per sperare di ricominciare a vivere lentamente e dolcemente!
Ed intanto ho fatto la minestra con il brodo di pollo infelice: e chi ce lโha il pollo dellโaia?
La pasta fresca allโuovo fatta con i ritagli delle tagliatelle, calati nella pentola fumante come faceva mia madre che quando tagliava la pรจrna (la sfoglia), lโinizio e la fine essendo piรน corti ed irregolari, li lasciava da parte per cuocerli nella minestra.
Io so giugno che mรจto lo grano, mรจto col sole li monti e lo piano; mรจto li campi buttando sudore, tra lโaltri mesi me sendo mijore.
Un notissimo adagio invita il contadino a prendere la falce!
Giugno, la fร rge โn pugno!
Esso invita alla bramata pur dura fatica.
I contadini, ricoperti da larghi cappelli di paglia, nellโallegria piรน serena, cantano belle stornellate, cantano a tenzone, lanciando al vento le canzoni tipiche della mietitura; popolano i campi dโoro!
ร questa la descrizione che la poesia popolare fa del sesto mese dallโanno.