Marmellateria

Marmellata di mele cotogne alla vaniglia e marmellata alle spezie profumata al Varnelli

Buona in modo particolare, facile da fare anche per l’uso della pentola a pressione, da mangiare con pane e burro, da usare nella crostata, deliziosa con i formaggi stagionati e freschi, adatta per una sana merenda mangiata con lo yogurt bianco greco. Basta solo un cucchiaino non di più per addolcire.

Ingredienti

1 chilo e mezzo di mele cotogne

300 grammi di acqua

500 grammi di zucchero

Un limone

Una stecca di vaniglia

Pentola a pressione

Preparazione

Laviamo bene le mele strofinandole con le mani per togliere la peluria. Le tagliamo a pezzi, le mettiamo nella pentola a pressione con il succo di limone e 300 gr di acqua. Mettiamo le mele a cuocere e all’inizio del fischio della valvola abbassiamo il gas a minimo. Lasciamo cuocere per un quarto d’ora. Spegniamo la fiamma, lasciamo che il vapore esca a valvola aperta o semplicemente a riposo.

Togliamo il coperchio stando attenti a non scottarci, il vapore deve essere assolutamente scomparso, punzecchiamo le mele e se si presentano morbide uniamo lo zucchero che può essere anche di canna, però non c’è nessuna differenza da quello semolato sempre di zucchero si tratta, la stecca di vaniglia aperta e mettiamo a cuocere a fuoco lento possibilmente con una piastra sotto per evitare che la marmellata si attacchi. Mescoliamo e lasciamo cuocere fino alla giusta consistenza. Facciamo la prova del piattino mettendo un cucchiaino di marmellata che non dovrà scivolare velocemente. Invasiamo nei vasetti sterilizzati al forno per una ventina di minuti a 100 gradi, chiudiamo con i loro coperchi e lasciamo freddare. Per sicurezza io consiglio di fare la seconda sterilizzazione avendo meno zucchero del previsto. Immergiamo i vasetti in una pentola, proteggiamoli per evitare rotture con degli strofinacci da cucina copriamo con acqua fredda e mettiamo a bollire. Dall’inizio del bollore devono passare almeno una mezz’ora. Spegniamo il gas e lasciamo freddare i vasetti che toglieremo, li asciughiamo e li conserviamo in dispensa.

La marmellata di mele cotogne può essere arricchita con le spezie ed un goccio di liquore al profumo di anici tipo il nostro famoso Varnelli o l’anisetta. Le spezie le facciamo cuocere insieme alle mele e il Varnelli o l’anisetta lo aggiungiamo a fine cottura. La marmellata preparata in questo modo è particolarmente indicata per gustare in un dolce fresco insieme ad una buona ricotta o alla crema di cioccolato fondente. Provate a fare una zuppa inglese diversa mettendo pan di Spagna bagnata di Varnelli, marmellata di mele cotogne mescolata alla ricotta ed uno strato di crema al cioccolato fondente profumata sempre col Varnelli. È una ricetta piacevolissima!

La marmellata di mele cotogne è pronta da gustare e da regalare a Natale! ❤️

Buona vita, buona marmellata di mele cotogne e a presto ❤️

Marmellata di mele fichi arancia al cacao

L’estate è finita, come pure la frutta di questa stagione. Pesche, albicocche, prugne, meloni, sono ormai un ricordo. Restano le pere e le mele unica frutta da mangiare per tutto l’anno fino alla nuova raccolta.

Le nostre mele sono di una qualità rara, non si trovano nei banchi del mercato, fra qualche anno non ne raccoglieremo più, gli alberi stanno invecchiando come noi di casa. Infatti ogni stagione, si dimezza la loro produzione. Le nostre mele non hanno subito trattamenti di nessun genere, abbiamo scelto di mangiare un prodotto brutto, bacato con il suo ospite indesiderato, togliamo le parti rovinate e gustiamo il suo sapore unico. Le nostre mele non hanno niente a che fare con le mele del supermercato.

Le nostre mele sono croccanti e asprigne poco zuccherine adatte a tutti.

Le nostre mele sono buone per la marmellata da sole e insieme ad altra frutta.

Le nostre mele oggi sono cioccolatose, leggete e saprete perché!

Racconto che!

Alla preparazione di questa marmellata particolare ho voluto dare un tocco diverso, un po’ amaro che sta bene con l’asprezza della frutta, ho unito del cacao amaro ma anche fichi, il succo e la buccia di un’arancia ed un goccio di aroma di mandorle. Un mix di aromi piacevolissimi che si percepiscono tutti. La marmellata è buona con pane e burro, con i formaggi freschi, mescolata allo yogurt bianco può essere una gradevole colazione o spuntino, naturalmente con la crostata magari con farina di grani dal sapore deciso tipo quello saraceno, di castagne o di farro. Questa è una marmellata autunnale.

Buona preparazione

Ingredienti

1 kl di mele aspre e sode

500 grammi di fichi ma possiamo fare di meno o ometterli

450 di zucchero di canna o semolato

Il succo di un limone

Il succo e la buccia di un’arancia

Tre cucchiai di cacao amaro

Gocce di estratto di mandorle

Cannella facoltativa

Preparazione

Tagliamo le mele, lasciando la buccia se sono senza trattamenti, le facciamo a cubetti, uniamo i fichi con la buccia, il succo di limone e di arancia con la sua buccia, lo zucchero l’estratto di mandorle e la cannella se ci piace. Mescoliamo e lasciamo riposare per qualche ora nella pentola dove cuocerà. Mettiamo sul fornello a fiamma bassa, uniamo 200 grammi di acqua e lasciamo che la frutta diventi spappolata mescolando spesso. Può esserci bisogno di unire acqua, la marmellata non deve diventare dura ma come una crema. Spegniamo e lasciamo riposare per una notte. Riprendiamo la pentola con la marmellata, la frulliamo ad immersione ed uniamo il cacao amaro mescoliamo e riportiamo sul fuoco a finire di cuocere. Mescoliamo bene e lasciamo bollire ancora per un po’ giusto il tempo di far cuocere il cacao.

Invasiamo nei vasetti sterilizzati al forno e chiudiamo con i loro coperchi. Lasciamo riposare fino al raffreddamento e sterilizziamo in una pentola con acqua fredda facendo bollire per una mezz’ora da inizio bollore. Nella pentola mettiamo dei canovacci da cucina per evitare che si rompano i vasetti mentre bollono.

La nostra marmellata è pronta da conservare in dispensa e quando vogliamo gustiamola.

Buona vita, buona marmellata di mele fichi arancia al cacao ❤️

Marmellata di albicocche al tè bianco di mango e limone

Quanti gradi ci sono in una cucina dove stanno bollendo tre pentole di marmellata? Non ci provo neanche a misurarla perché da come sto sudando credo che superi i trenta gradi! Impressionante questo fuoco dentro e fuori! Servisse a qualcosa potrei accettarlo, ma credo solo che faccia solo danni a noi e alle colture che bruciano senza poter arrivare a dare frutti. Gli alberi delle albicocche sono stracarichi, dalla terrazza della mansarda sembrano una grandissima macchia arancione. Le albicocche sono arrivate oltre la maturazione tant’è che quando le andiamo ad aprire o sono marce o sono disidratate. Allora bisogna fare in fretta per fare la marmellata e scegliere quelle più belle ed ancora sode.

Pazienza Signore, tu ci dai i frutti ma dacci anche la forza per utilizzarla al meglio!

Proviamo a farla questa profumata marmellata ancora di più per l’infusione del tè bianco al mango e limone.

Ingredienti

Un kl di albicocche sode

500 grammi di zucchero semolato di canna, possiamo metterne una cinquantina di grammi in meno, vedete voi ma meno zucchero si mette più bisogna far cuocere la marmellata

Il succo di un limone

Due bustine di tè bianco al mango e limone

Tre bicchieri d’acqua

Preparazione

Mettiamo le albicocche tagliate a metà in una pentola con il succo di un limone, l’acqua, e le bustine di tè, lasciamo cuocere piano piano mescolando fino a far ridurre il liquido a metà, uniamo lo zucchero e portiamo a bollore, se c’è bisogno schiumiamo, facciamo attenzione a non rompere le bustine di tè, lasciamo cuocere fino a quando la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza, togliamo il tè, facciamo la prova del piattino che se risulterà positiva spegneremo il fuoco. Invasiamo nei vasetti sterilizzati al forno a 100 per venti minuti, chiudiamo con i loro coperchi e mettiamo la marmellata capovolta fino al raffreddamento. Possiamo fare una sterilizzazione mettendo i vasetti in una pentola con acqua e canovacci da cucina per evitare la rottura. Facciamo bollire per una ventina di minuti dall’inizio del bollore. Lasciamo freddare la marmellata e mettiamola in dispensa.

Marmellata e gelatina di susine alla lavanda

A noi piace molto il profumo della lavanda tant’è che la usiamo sia per profumare che in cucina nei dolci e nel salato. La sera prima di dormire mettiamo alcune gocce di lavanda sul cuscino, rendono l’aria fresca come a primavera e pulita. La usiamo per profumare la biancheria e per pulire il bagno, la spruzziamo sui materassi e sulle scarpe. La lavanda possiamo usarla anche negli impasti tipo focaccia al posto del rosmarino o per fare i biscotti nella pasta frolla. Proviamo anche questa fresca marmellata di susine gialle e rosse. Se il profumo della lavanda non ci piace, mettiamo una bacca di vaniglia aperta.

Ingredienti

1 kl e mezzo di susine o gialle o rosse o mescolate

650 di zucchero integrale di canna o semolato tanto sempre zucchero è…lo dicono i nutrizionisti 😂

Succo di un limone

Alcuni fiori di lavanda o se non piace vaniglia

Preparazione

Laviamo le susine e le dividiamo in due, le mettiamo a cuocere con il succo di limone e lo zucchero, i fiori di lavanda messi in un sacchetto di tela o dentro un colino porta tè mescoliamo tenendo la fiamma bassa e lasciamo che arrivi a giusta consistenza. Facciamo la prova del piattino mettendo un cucchiaino di marmellata che dopo alcuni minuti non dovrà scivolare giù. Questa è una marmellata a pezzi perché a noi piace così. Ora lasciamo riposare la marmellata una notte, la mattina riaccendiamo il gas per riscaldare la marmellata, tiriamo su le prugne con un mestolo forato e le invasiamo nei barattoli sterilizzati al forno a 100 gradi per una ventina di minuti e con lo sciroppo formatosi facciamo la gelatina rimettendolo a bollire aggiungendo mezzo cucchiaino di agar agar una alga che serve per rassodare i liquidi oppure una puntina di cucchiaino di frutta pec. Spegniamo il gas e invasiamo la gelatina.

La marmellata è buona e più bella a pezzi ma possiamo anche frullarla ad immersione.

Buona vita, buona marmellata di susine alla lavanda ❤️

Marmellata di limoni al tè ai frutti rossi e neri

Questa è una marmellata al profumo di frutti rossi preparata molto tempo fa e mai pubblicata perché la ricetta l’avevo dimenticata. Solo oggi mettendo a posto le mie tantissime ricette mi è venuta davanti e così mi piace condividerla con voi. Per preparare la marmellata di limoni dobbiamo procurarci del buon te possibilmente sfuso composto di frutti rossi. A me piace molto la marca del “il te di la via di Firenze”! È molto buono e lascia tutto il suo aroma quello vero non finto di coloranti e prodotti chimici. Se non troviamo questo te nel quale c’è anche la buccia di arancia usiamo quello in bustine sempre di buona qualità o lo compriamo sfuso in erboristeria.

Questi sono gli ingredienti

Un kg di limoni belli succosi senza trattamenti

700 di zucchero di canna o semolato tanto è sempre zucchero

Te ai frutti rossi e neri tre cucchiai

Cinque bicchieri di acqua

Preparazione

Dopo aver lavato con una spazzola i limoni, li tagliamo a fettine sottili e li mettiamo a riposare coperti d’acqua per una notte. La mattina li facciamo scolare e li mettiamo a bollire con altra acqua pulita, li scoliamo e nella stessa pentola prepariamo lo sciroppo con lo zucchero, cinque bicchieri di acqua e il te messo in un tovagliolino o se ci piace sentire i frutti rossi e neri così sfusi. Mescoliamo lo sciroppo e appena comincia a sobbollire uniamo le fettine di limoni lasciamo cuocere lentamente sempre tenendo d’occhio che la marmellata non si attacchi. La marmellata è pronta quando versandone un cucchiaino su un piattino bagnato forma una piccola pallina. Io come spesso faccio lascio freddare la marmellata e solo dopo posso essere sicura della sua consistenza. Se è giusta la rimetto a bollire per poco tempo e la invaso nei vasetti sterilizzati al forno, se invece la marmellata è troppo liquida lascio bollire di più e proseguo la invasatura. Chiudiamo con i loro coperchi e mettiamoli capovolti. Una volta freddi riponiamo in dispensa.

La marmellata è pronta profumata e fresca!

Buona vita, buona marmellata di limoni al profumo di te ai frutti rossi e neri ❤️

Uova finte al tegamino

Due….quattro uova al tegamino per cena anzi no, frittata con le zucchine ma mentre apparecchio la tavola, il profumo della marmellata di albicocche con limone e zenzero fa svenire. Prendo un cucchiaino per assaggiarla e verificare la cottura col piattino ma avendo tagliato alcune fette di scamorza mi viene voglia di mangiarla insieme. Potete immaginare quanto è buona? Dovete proprio provarla e saprete dire! Io credo fermamente che sia deliziosa fresca e frizzante! Ve la racconterò nella prossima ricetta!

Marmellata di arance a fette con vaniglia e liquore di arancia

Sono molte le ricette di marmellata all’arancia fatte da noi, semplici, con spezie, cioccolato fondente, al profumo di rose e liquorose.

Troviamo però speciale la marmellata di arance a fette, per la consistenza ed il profumo che mantiene. Ci piace particolarmente mangiata con il pane, e sopra la crostata cotta in bianco, cioè dopo aver cotta la base, la marmellata viene messa sopra a crudo per evitare che diventi troppo dolce e quasi caramellata.

Cerchiamo però le arance senza trattamenti e con una bella buccia. Ricordiamo che potremo preparare un buonissimo liquore con la buccia, noi l’avevamo già fatto l’anno scorso e quindi è stato usato per questa marmellata, se non l’avete basta mettere un liquore tipo Cointreau o un Gran Marnier.

Ingredienti

12 arance non trattate

Il succo di un limone

Zucchero metà del peso delle arance

Un bicchierino di liquore all’arancia

Vaniglia

Preparazione

Dopo aver lavato bene le arance, le buchiamo con una forchetta e le lasciamo immerse in una pentola piena di acqua per tre giorni cambiandola mattina e sera.

Passati i tre giorni, le scoliamo dall’acqua, le tagliamo a fettine, cercando di far cadere il loro succo dentro la pentola, le pesiamo e le mettiamo a cuocere per dieci minuti con l’acqua che sia la metà del peso delle arance ed il succo di un limone. Aggiungiamo ora lo zucchero la metà del loro peso, la bacca di vaniglia aperta, lasciamo cuocere mescolando spesso e quando le arance si presentano morbide, le tiriamo su con un mestolo bucato e le lasciamo riposare per una notte dentro una ciotola. Il giorno dopo rimettiamo a cuocere lo sciroppo che si è formato unendo le arance. Spegniamo, le scoliamo e le lasciamo riposare ancora per una notte. Rimettiamo a bollire lo sciroppo uniamo le arance e finiamo la cottura. La marmellata deve essere gelatinosa e con le fette intere. A questo punto uniamo il liquore mescoliamo per poco spegniamo ed invasiamo nei vasetti sterilizzati, se ci piace e noi lo abbiamo fatto, uniamo ancora un goccio di liquore prima di chiudere con i loro coperchi e li mettiamo a testa in giù. Per sicurezza possiamo sterilizzare la marmellata il giorno dopo mettendola nella pentola con acqua fredda e protetta da canovacci per evitare che si possano rompere nella bollitura che deve durare 30 minuti dall’inizio del bollore. Lasciamo freddare i vasetti nella pentola e riponiamo in dispensa.

La marmellata è buonissima e profumatissima.

Buona vita, buona marmellata di arance a fette e liquore di arancia!

A presto ❤️

Marmellata di arance e mandorle

Va via come il pane la nostra marmellata di arance!

Prepararla è una gioia, il suo profumo ed il sapore mi inebriano!

Mi piace toccare le arance sotto l’acqua corrente perché si sprigionano i suoi olii, mi piace tagliarle perché il loro succo mi ammorbidisce le mani!

Mi piace quando preparo lo sciroppo di zucchero e le immergo e mi sale la voglia di vedere la marmellata sopra una buona fetta di pane o nella crostata!

Mi piace aprire i vetri della vecchia credenza rossa di Peppa, riporre i vasetti e poi metterli in ordine come dei soldatini di un bimbo!

Mi piace questa marmellata di arance profumata di mandorle amare!

La nostra ricetta!

Ingredienti

2,5 di arance navel

1,3 hg di zucchero

Un bicchierino di liquore all’arancia

100 gr di mandorle con alcuna amara

Preparazione

Dopo aver lavato le arance, le peliamo per togliere la buccia dalla quale asportiamo la parte bianca, l’albedo perché amaro. Facciamo a fettine le bucce, le scottiamo in acqua fredda per alcuni minuti, cambiando l’acqua per altre due volte.

Mettiamo le arance pelate vivo e a fettine nella pentola e lasciamo cuocere per una ventina di minuti, a questo punto, le frulliamo una parte, le rimettiamo a cuocere con le altre rimaste nella pentola, uniamo le bucce scottate, lo zucchero lasciandone tre cucchiai per le mandorle, il liquore e lasciamo cuocere per altri venti minuti mescolando spesso.

Ora frulliamo le mandorle con lo zucchero rimasto e aggiungiamole alla marmellata lasciando cuocere fino quando vedremo che mettendone un cucchiaino nel piattino non scivolerà via, se lo farà perché troppo liquida la lasceremo cuocere per alcuni minuti!

Versiamo subito la marmellata dentro i vasetti sterilizzati al forno a 100 gradi per venti minuti e chiudiamo con i loro coperchi! Ora possiamo capovolgere i vasetti per ottenere il sotto vuoto e per sicurezza li facciamo sterilizzare. Aspettiamo però che si raffreddino prima di metterli dentro la pentola con acqua fredda e canovacci per evitare che bollendo si rompano. Ci vorranno 25/30 minuti dall’inizio del bollore! Riponiamo la marmellata in dispensa e gustiamola dopo un breve periodo!

Buona da sola, buona nella crostata, buona con i formaggi!

Buona davvero!

Buona vita, buona marmellata di arance e mandorle amare!

Marmellata di zucca e limoni alla vaniglia

Sta nevicando e fuori sopra al tavolo ci sono ancora due belle zucche che rischiano di gelare e quindi di non poter più essere usate in cucina.

Sono lì da settembre in bella vista come decorazione autunnale. Siamo nel pieno dell’inverno, arriverà la primavera e al loro posto arriveranno le primule e le prime erbe aromatiche a dare un po’ di colore e voglia di rimettere le mani nella terra!

Intanto decido di prendere una delle due zucche e fare la cosa che più piace a me! Una buona, fresca, frizzante marmellata unendo anche i nostri limoni che ancora sono lì attaccati ai rami con le loro foglie secche. Aggiungerò una bella bacca di vaniglia per darle ancora più profumo!

Come si fa a preparare questa deliziosa marmellata? Ecco gli ingredienti e la ricetta!

Ingredienti

1 kl e 700 gr di zucca pulita e tagliata a cubetti

300 gr di limoni a fette (senza trattamenti)

750 di zucchero semolato

Una bacca di vaniglia

Un bicchiere di acqua

Preparazione

Mettiamo la zucca pulita e tagliata a cubetti ed i limoni ben lavati a fettine, il bicchiere di acqua, la bacca di vaniglia aperta e lo zucchero nella pentola che useremo per la cottura. Lasciamo in infusione per una notte.

La mattina mettiamo a cuocere a fuoco moderato mescolando spesso facendo attenzione a non farla attaccare. Cuociamo la marmellata fino a quando la zucca si presenta morbida. Spegniamo il fuoco e lasciamo riposare una notte per poter capire la sua consistenza una volta fredda. La mattina la mescoliamo ne mettiamo un cucchiaino sul piattino e se sarà giusta la frulliamo ad immersione. togliendo prima la bacca di vaniglia Se invece la marmellata sarà ancora troppo liquida la facciamo cuocere per ancora un po’ di tempo. Versiamo la marmellata nei vasetti sterilizzati al forno a 100 gr e per una ventina di minuti, chiudiamo con i loro coperchi e per maggior sicurezza li mettiamo a sterilizzare una volta freddi dentro una pentola immersi nell’acqua con anche strofinacci da cucina per evitare che possano rompersi bollendo! Dall’ebollizione il tempo di sterilizzazione sarà di una mezz’ora. Quando si sarà raffreddata l’acqua, togliamo i vasetti e li riponiamo in dispensa. Una volta aperto un vasetto lo conserviamo in frigo e cerchiamo di consumarlo prima possibile!

Buona da mangiare col pane, con i formaggi e nella crostata. A noi piace però cuocere prima il fondo della crostata e mettere la marmellata alla fine per poter sentire tutto il sapore ed il profumo della marmellata!

Buona vita, buona marmellata di zucca e limoni alla vaniglia!