La prima estate nella casa nuova.
Correva l’anno 1982, il 10 di aprile facemmo l’ingresso nella casa nuova situata poco più giù da quella che mi vide entrare sposa 12 anni prima.
Eravamo tutti felici ed entusiasti di abitare finalmente in una cosa grande dove i due figli potevano avere una camera ciascuno e finalmente potevano giocare all’aria aperta senza correre nessun pericolo.
Ricordo quella mattina di aprile come fosse ora, c’era un bel sole, l’aria sapeva di Pasqua e varcammo l’ingresso con il portone di noce, tutti insieme.
L’ingresso di casa ampio era illuminato dai raggi del sole, la casa profumava di nuovo pur avendo tutti i mobili della prima casa, anzi no, c’era una bella cucina nuova di rovere con i pensili che toccavano il soffitto ed il top, una grande mensola dove poter mettere piante e quello che nel tempo avevo messo da parte, ricordi e chicchere varie.
Quaggiù quei mobili comprati per la piccola casa da sposi, si sperdevano, le stanze erano grandi e troppo alte tanto da sembrare ridicoli.
Col tempo tutto diventava normale anche con qualche accorgimento che rendeva tutto più piacevole almeno a me.
Era il sabato santo quando ognuno per la prima volta dormiva nella sua camera nuova.
La prima estate si avvicinava, pure quell’anno come già da molti altri prima, un nostro amico di campagna ci portava delle cassette di meravigliose ciliegie, erano grandi e dolci, non l’ho più trovate negli anni seguenti di così belle e buone.
Facevo già molte marmellate, è stata sempre una mia grande passione quella di trasformare ogni frutta in dolcissima marmellata.
Così dopo averne fatta alcuni barattoli di quella marmellata di ciliegie, volevo provare a metterne alcune sotto zucchero al sole dell’estate che già si faceva sentire.
Le ciliegie sotto il sole si facevano in questo modo.
In un grande barattolo, si mettevano alcune ciliegie schiacciate senza i noccioli, con alcuni cucchiai di zucchero, questo serviva a farne uno sciroppo, si continuava a riempire il barattolo facendo strati di ciliegie e zucchero fino all’orlo.
Si chiudeva il barattolo con il suo coperchio e si esponeva al caldo sole del terrazzo per 40 giorni scuotendo ogni tanto tutto il contenuto. (Attenzione alle formiche)!
Passato il tempo di esposizione, le ciliegie finivano al fresco e al buio fino alla stagione invernale.
Questo era il modo semplice e facile per ottenere le ciliegie sciroppose senza tanta fatica.
Arrivava il freddo, le ciliegie sotto zucchero dell’estate passata, erano pronte per essere mangiate, qui c’è un vuoto di memoria, non mi ricordo a chi successe il patatrac.
Il barattolo pieno di deliziose e dolcissime ciliegie, finì nelle mani di qualcuno che lo prese dalla dispensa, ma sfortunatamente cadde per terra.
Disperazione totale per il disastro causato dallo sciroppo zuccherino e toccò a me pulire, con i figli paralizzati per la perdita di un così bene prezioso!
Il ricordo di quel racconto mi è servito per poter rifare le ciliegie sotto il sole dopo molto tempo.
L’esecuzione è questa descritta, a noi piace aggiungerci una bacca di vaniglia aperta, alcuni mettono chiodi di garofano o cannella.
Le ciliegie sotto il sole sono ottime per decorare i dolci, per il ripieno di torte e creme, per unirle allo yogurt bianco greco e per fare delle deliziose cheesecake
Buona vita, buone ciliegie sotto sole del 1982! ❤️

