Ricette

Pizza con crema di ricotta fave e finocchi con pomodorini confit

Un po’ di tempo in più, un po’ pazienza e si può preparare questa deliziosa pizza salata che può essere buona come antipasto o per una cena. Ci sono i carboidrati, le fibre e le proteine. Se poi mangiate tanto, raddoppiare le dosi o aggiungetevi qualche altro piatto, magari un po’ di carne bianca o quello che vi piace.

A noi è bastata così semplicemente unendo altra verdura perché ci piace come i peperoni in agrodolce.

Per la pizza salata occorre fare la pasta della pizza con anche farina integrale se vi piace, altrimenti solo quella di tipo 0 o 1.

Io preparo prima il lievito sempre poco, mezzo cucchiaino di quello di birra disidratato o meno di un quarto di lievito di birra fresco, con un cucchiaino di zucchero e 150 grammi di acqua che lascio attivare dentro il forno spento fino a quando la superficie si presenta piena di bolle.

Metto 300 grammi di farina integrale e 200 grammi di farina 0 o tutta 0, nella ciotola della planetaria o sopra la spianatoia, unisco il lievito attivato e 200 grammi di acqua, stando attenta a quanta ne assorbe perché potrebbe volercene di più o di meno, lascio impastare unisco un cucchiaino di sale e appena si presenta la pasta incordata, unisco tre cucchiai di olio extravergine di oliva. Lascio assorbire e comincio a fare una piega in ciotola per tutto la circonferenza, lembo dopo lembo. Tirò su e chiudo fino a quando la pasta diventa resistente.

Copro la ciotola con un sacchetto e metto a raddoppiare in forno spento.

Una volta raddoppiata rifaccio altri giri in ciotola e rimetto a lievitare fino al raddoppio.

Riprendo la pasta, la sgonfio e la divido in due o tre pezzi.

Pirlo ogni pezzo e lascio lievitare sopra il piano di lavoro.

Stendo ogni pezzo con le mani partendo dal centro e metto la pasta sopra il piatto unto ed infarinato di semola rimacinata di grano duro.

Buco la superficie con la forchetta e farcisco come mi piace, per la pizza con pomodoro o bianca o come in questo caso con la ricotta ed il resto che vi racconto.

Metto in padella l’olio extravergine di oliva, un po’ di porro o cipolla, unisco le fave fresche sbucciate ed i finocchi a pezzetti, mescolo unendo un po’ di acqua calda per portare a cottura completa.

Metto i pomodorini sopra un piatto con la carta di alluminio, condisco con sale, zucchero di canna ed un filo di olio extravergine di oliva e metto a cuocere in forno con la griglia superiore accesa. Se avete il forno combinato o il piatto crisp del microonde di fa in pochi minuti.

Nel frattempo condisco 250 grammi di ricotta con sale, buccia di limone e parmigiano reggiano, unisco le fave ed i finocchi mescolo e verso sopra la pizza già stesa, unisco cubetti di pecorino fresco ed i pomodorini a raggiera, richiudo la pasta sopra e metto a cuocere a 200 gradi per una mezz’ora più o meno. Bisogna regolarsi con il proprio forno.

Provate questa pizza perché è buonissima. Mi direte poi!

Buona vita, buona pizza con ricotta, fave finocchi e pomodorini confit ❤️

Tagliatelle senza uova alla crema di patate e pecorino fresco

Diario alimentare del tempo di coronavirus.

Oggi il primo maggio primo in ogni senso.

Primo per il coronavirus, primo per la prigionia in casa nostra, primo per l’allontanamento dei propri cari, primo per l’impossibilità di fare una festa per un evento speciale. Qui sorvoliamo perché c’è da mettersi le mani fra i capelli, ma speriamo che questa festa rimandata ci porti ad un tempo quando avremo dimenticato tutto e sarà ancora più bello poterla fare!

Speriamo che questo primo maggio sia il primo e l’ultimo!

Chi può dirlo?

Allora niente di tutto questo, niente pranzo all’aria aperta ma in cucina e una parte della famiglia sul terrazzo.

Noi l’altra parte, abbiamo mangiato le tagliatelle fatte solo con acqua e semola rimacinata di grano duro, niente uova né di galline felici né di galline puttane, quelle del supermercato.

Per fare le tagliatelle senza uova, abbiamo impastato acqua e semola rimacinata di grano duro con un po’ di sale ed erbe aromatiche, timo ed erba cipollina.

Una volta ottenuta una bella e soda pasta, l’abbiamo lasciata riposare coperta da una ciotola.

Come le abbiamo condite le tagliatelle senza uova?

C’erano le fave fresche appena raccolte, le abbiamo sbucciate, sbollentate per pochi minuti in acqua bollente salata, le abbiamo scolate, messe sotto l’acqua corrente e abbiamo tolto le loro bucce.

Abbiamo cotto in forno a microonde le patate tagliate a fettine con un filo di acqua, le abbiamo passate col il passa patate, abbiamo unito il pecorino fresco ed il parmigiano reggiano la buccia di limone e mescolato per ottenere una crema.

Se non volete usare il forno a microonde per cuocere le patate, fatelo nella pentola o a pressione o in acqua bollente. Con il forno a microonde le patate rimangono più asciutte e saporite dato che non si dilavano essendoci un filo di acqua.

Intanto abbiamo messo ad insaporire le fave sbucciate nella padella con l’olio extravergine di oliva, abbiamo aggiunto l’acqua della sua cottura, le patate passate con il pecorino fresco e tante erbe aromatiche, timo ed erba cipollina.

Abbiamo cotto le tagliatelle, scolate e ripassate nella padella con le fave e la crema di patate e pecorino fresco aggiunto un po’ di acqua della cottura, mescolato per bene e portato in tavola!

Queste tagliatelle senza uova hanno bisogno di essere tenute abbastanza cremose quindi è bene aggiungere acqua della cottura senza parsimonia e devono essere mangiate senza aspettare troppo.

Per secondo abbiamo mangiato porchetta e fave fresche ed il pranzo a famiglia divisa, è finito. Un bel bicchiere di vino rosso e alla vostra e nostra salute in attesa di tempi migliori!

Buona vita, buone tagliatelle senza uova con crema di patate e pecorino fresco ❤️

Porchetta e fave fresche

Biscotti salati all’origano e parmigiano reggiano

Chiusi in casa per colpa del nemico invisibile che sta procurando morte e tanto dolore.

Stiamo tutti in cucina ad impastare di tutto. A casa nostra il forno è sempre acceso. Non posso pensare alla bolletta che verrà quando tutto finirà! Perché prima o poi e male o bene, ad un traguardo si arriverà.

Chi lo sa?

Beh, comunque sia, ieri sera non c’era più il pane. Quello naturale non era pronto e senza, nessuno ci sa stare.

Cosa ho fatto? Ho impastato dei semplici biscotti salati, buoni e saporiti. Appena sfornati sono ottimi e per come saranno domani, se ci arrivano, vi farò sapere.

Impastiamoli così.

Nella ciotola della planetaria o sopra la spianatoia mettiamo 300 grammi di farina mista, un po’ integrale ed una parte di 0, uniamo un uovo, tre cucchiai di parmigiano reggiano, tre di olio extravergine di oliva o di girasole o 100 grammi di burro morbido, sale ed un cucchiaino di lievito per torte salate, se non l’abbiamo mettiamo mezzo cucchiaino di bicarbonato ed alcune gocce di limone, la buccia di limone ed impastiamo unendo l’acqua quanta ne serve per ottenere un impasto morbido da stendere dopo una mezz’ora di riposo della pasta che copriremo con un tovagliolo.

Riprendiamo la pasta e la stendiamo con il matterello ad una altezza di quasi un centimetro. Tagliamo i biscotti a triangolini o a quadratini, spolveriamo con origano e parmigiano reggiano. Mettiamo a cuocere in forno caldo a 189 gradi per una decina di minuti, più o meno. Non lasciamoli cuocere troppo. Toccandoli devono restare morbidi. Spegniamo il forno e gustiamo i biscotti salati da soli o con salumi.

A domani per sapere se ancora sono buoni…….credo di sì!

Buona vita, buoni biscotti salati al parmigiano reggiano ed origano ❤️

Diario alimentare del tempo di coronavirus

Diario alimentare del tempo di coronavirus.

Ventitreesimo giorno di reclusione.

Torta salata integrale con agretti e ricotta o stracchino o Filadelfia o un altro formaggio cremoso

200 gr. di farina di farina di farro o 0 o 1 o quella che abbiamo in casa

50 gr. di farina integrale

70 gr. di olio extravergine di oliva

70/80 grammi di acqua fredda o quella che assorbe la farina

Sale qb

Per il ripieno:

200 gr di agretti puliti

250 di ricotta vaccina

1 uovo

Tre cucchiai di parmigiano reggiano

Sale

Buccia di limone

Noce moscata o zenzero grattugiato

Preparazione

Impastiamo la farina, con l’olio, sale e acqua fredda, otteniamo un composto morbido e lo schiacciamo sopra la carta forno. Facciamo riposare in frigo per un ora.

Puliamo gli agretti sotto l’acqua corrente, scartando tutte le parti dure, sbollentiamoli in acqua salata e bollente per 5 minuti. Scoliamoli e facciamoli freddare. Lavoriamo la ricotta, con l’uovo, il parmigiano, il sale, buccia di limone, la noce moscata o lo zenzero. Mescoliamo bene ed aggiungere gli agretti tagliati sottili.

Stendiamo la pasta sopra la carta forno tagliata rotonda, punzecchiamo con una forchetta, e posiamo sopra lo stampo unto per far sì che colori bene anche il sotto della torta. Versiamo il composto di ricotta ed agretti, abbassiamo la pasta sopra per formare il bordo, decoriamo come ci piace e cuociamo in forno ventilato a 180 gradi per 20/25 minuti. Gli agretti possono essere sostituiti da carciofi o zucchine o bietole o cicoria o spinaci.

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Salsa di peperoncini piccanti

A fine gennaio e raccogliere ancora diversi peperoncini dei più piccanti. Fuori si gela, le piante dei peperoncini non hanno più nemmeno una foglia ma spicca il rosso dei suoi frutti belli, turgidi quasi ghiacciati.

A quelli che amano la salsa di peperoncini piccanti, voglio raccontare come l’ho preparata ieri pomeriggio.

Per poter cuocere questa salsa mi sono dovuta ingegnare, anzi è stato mio figlio che ha preparato una postazione in modo che non si potessero sprigionare l’odore e i vapori dei peperoncini piccanti che avrebbero potuto dare molto ma molto fastidio a chi avrebbe varcato la soglia di casa.

Succede infatti di rimanere senza respiro mentre si puliscono e si mettono a cuocere i suddetti peperoncini.

La cottura della salsa di peperoncini piccanti, è stata fatta sotto la cappa del camino con una piastra ad induzione.

Dopo aver pulito i peperoncini, li ho frullati con il succo di limone e lasciati una notte dentro il frigo.

Ieri pomeriggio, ho messo 200 grammi di peperoncini piccanti, erano di diverse qualità sempre dei più forti, in una pentola dal fondo pesante, ho unito un cucchiaino di sale fino e 50 grammi di olio extravergine di oliva. Ho acceso la piastra e fatto cuocere per una mezz’ora tenendo sotto controllo la cottura che è avvenuta in meno di mezz’ora. Bisognava solo far perdere l’acqua per una buona conservazione.

Ho spento ed invasato subito in tre piccoli barattoli premendo col cucchiaino per togliere l’aria. Ho coperto la salsa con un generoso giro di olio extravergine di oliva e chiuso con i loro coperchi.

Ho messo a sterilizzare i barattoli in acqua calda essendo la salsa ancora calda proteggendola con canovacci da cucina per evitare che bollendo potessero rompersi. La sterilizzazione è durata tre quarti d’ora dall’inizio bollore.

Li ho poi lasciati raffreddare e stamattina ho tolto i barattoli dall’acqua, li ho asciugati e portati in dispensa. Un barattolino lo consumerà mio figlio quando tornerà a casa. Una volta aperto lo conserverò in frigo ricoprendo la salsa con olio extravergine di oliva.

La salsa è buonissima per mangiare sopra il pane, per condire gli spaghetti, le tagliatelle e ovunque vogliamo.

Buona vita, buona salsa di peperoncini piccanti ❤️

Polpettine di ricotta cavoli, rape e cuore filante di emmentaler

Non sai cosa cucinare per cena? Niente paura, in frigo c’è della buona ricotta, le verdure cavoli neri, viola e rape appena raccolte sono scolate e fumanti le tagli finemente, unisci due uova, pane grattugiato e 200 grammi di ricotta parmigiano reggiano e erbe aromatiche. Mescoli per bene per formare delle polpettine, metti al centro due tre pezzetti di emmentaler e chiudi per sigillare e non far scappare il formaggio. Metti a cuocere a 180 gradi fino a quando diventano belle dorate e croccanti girandole a metà cottura. Spegni il forno e metti in tavola e te le magni!

Buone, molto buone e se abbondano in proteine ci sono le fibre delle verdure che ci fanno bene.

Ho dimenticato di dirvi che le polpettine sono ottime anche come antipasto accompagnate da olive ripiene e tanti stuzzichini.

Buona vita, buone polpettine di ricotta verdure con cuore filante di emmentaler ❤️

La pizza senza impasto con lievito madre e farina integrale

Giovedì sera a casa nostra, per solito si mangia la pizza, quasi sempre con lievito madre e con una lunga lievitazione. Il metodo più pratico è quello senza impasto cioè si mescolano con un cucchiaio acqua, lievito madre, o di birra, un cucchiaino di malto o miele e farina anche integrale e sale fino a farlo diventare un composto granuloso. Si fa riposare nella ciotola per una notte, una volta triplicato si fanno delle pieghe sempre dentro il contenitore girandolo per tutta la sua circonferenza tirando in alto il lembo della pasta e riposizionandolo su tutta la massa cercando di farlo aderire bene per non far uscire i gas della lievitazione. Se ne fanno due o tre. Questo serve a dar forza al glutine. Si lascia raddoppiare, si sgonfia e si tagliano in più parti, si stende ognuna con le dita sopra la teglia unta e infarinata e si mette a lievitare in luogo caldo. Si condisce come piace e si fa cuocere in forno caldissimo stando attenti a non farla scurire troppo che nuoce alle salute.

Questi sono i miei ingredienti

50 grammi di lievito madre o un cucchiaino di lievito di birra disidratato o mezzo cubetto di lievito fresco

350 gr di acqua

450 grammi di farina 0

150 di farina integrale

Un cucchiaino di malto o miele

Tre o quattro cucchiai di olioextravergine d’oliva di casa nostra

Un pizzico di sale

Mozzarella

Origano o sale di sedano

Mozzarella

Frittelle di zucchine e emmental al forno

Non so se anche voi avete la fortuna di coltivare un orto magari piccolo dove far crescere zucchine e pomodori e melanzane e peperoni e rucola e insalata e basilico! Se mettete a confronto i vostri ortaggi con quelli comprati al supermercato o da altre parti, capirete quanta differenza ci sia. Le vostre, le nostre sanno di zucchine, di pomodori, di melanzane, di peperoni, di rucola e di insalata e di basilico. Le altre no! Noi sentiamo che tutto questo sa di niente, sa di sapore ammuffito. Lo stesso odore che si sente dove ci sono le colture intensive, noi ci camminiamo ogni giorno ed è nauseante. Vedi ettari e ettari dove sta crescendo o è arrivato alla fine, di tutto che poi arriva al supermercato o alle grande aziende che lo trasformano in surgelati. Non si sa quanto tutto questo possa nuocere alla salute, credo che non lo sapremo mai. Però non si capisce perché questi posti hanno il più alto tasso di mortalità per tumore. E le Marche hanno il primato.

Ai posteri l’ardua sentenza!😥

Intanto oggi con le prime zucchine abbiamo preparato delle buonissime frittelle che possono diventare un piatto completo per la presenza di uova e di emmental. Mettiamo vicino un po’ di pomodorini e il pranzo e la cena sono pronti.

Come le abbiamo fatte le frittelle?

Tagliamo la parte verde delle zucchine a pezzetti, la polpa la mettiamo da parte per un risotto con taleggio o ricotta, le mettiamo sotto sale a perdere acqua di vegetazione, le pressiamo con un piatto a contatto. Le lasciamo così per un’ora, le scoliamo e le stringiamo con le mani per eliminare ancora l’acqua, le mettiamo in una ciotola con due uova di galline felici 😀 pezzetti di emmental, rucola e basilico, farina integrale quanta ne basta, il lievito e con le mani formiamo le frittelle, le posiamo sopra una lastra foderata di carta forno con un filo di olio extravergine di oliva e a cuocere a 180 gradi fino a quando diventano dorate. A metà cottura le giriamo. Mettiamo le frittelle in tavola con pomodorini o insalata. Buone e semplici e soprattutto complete.

Buona vita, buone frittelle di zucchine e emmental ❤️

Tre zucchine e sette fiori

Un due tre passi fuori di casa e sono nell’orto frutteto, due file di zucchine, due di pomodori, una di sedano, due di fagiolini, di qua e di là, alberi di frutta che mostrano tutta la loro età e che per il gran caldo stanno diventando marrone.

È tutto una tonalità semi bruciata, erba e cespugli. Bisognerebbe stare sempre ad innaffiare ma manca il tempo e soprattutto ci vorrebbe una mano benedetta.

Fra le grandi foglie delle zucchine scorgo sette fiori e tre zucchine piccole. Troppo poche per farne una bella padella e allora vale la pena usarle a crudo per una sola persona, la più importante fra moglie e marito.

Lavo le verdure, le asciugo le taglio e le sistemo sul piatto, metto un pizzico di sale, scaglie di parmigiano reggiano, timo ed erba cipollina, semi di canapa ed un giro di olio extravergine di oliva di casa nostra. Prendo il piatto e lo presento a Serena stanca e provata per il caldo.

Le verdure e il parmigiano reggiano ed una fresca mozzarella la tireranno su!

Buona vita, buoni fiori di zucchine❤️

Pollo arrosto…….in insalata con melone scamorza, limone e kiwi

È lunedì di giugno, fa caldissimo com’è normale che faccia, hai da fare per cercare di rinfrescare la casa dai raggi di sole che picchiano sui vetri del porticato, prendi la scala e con l’auto del capo di casa, tiri giù le tende, pulisci i vetri e tappezzi tutto con un frangisole. Arrivano le tredici, vai in cucina per mettere a bollire l’acqua per la pasta, ma capisci che non è il caso di riscaldare ancora di più la casa. Hai in frigo il pollo arrosto della domenica passata, nel cestino della frutta ci sono kiwi, melone e limoni e ti piace l’idea di una fresca e completa insalata di pollo arrosto.

Tagli la frutta, spezzi il pollo arrosto, mescoli tutto e aggiungi la scamorza, condisci con sale, timo, olio extravergine di oliva e limone. Il pranzo è pronto e metti in tavola. Semplice e fresco per una giornata di intenso lavoro!

Purtroppo volevo aggiungere le albicocche appena raccolte ma mi sono dimenticata!! Colpa dell’età o del caldo? Forse tutti e due! Sarà per la prossima volta!

Buona vita, buon pollo arrosto in insalata col melone, scamorza, kiwi e limone! ❤️