Ricette

Crema di fave fresche finocchietto e zenzero

Anche se piove prima o poi potremo mangiare le fave fresche. Ieri sera me ne è stato regalato un cestino, l’abbiamo mangiate col salame e con il resto oggi ho preparato una crema da gustare con il pane o per condire una pasta.

Come si fa?

Ho sbollentato in acqua bollente e salata le fave fresche ed il finocchietto selvatico, le ho scolate e fatte raffreddare in acqua fredda, ho frullato insieme all’olio extravergine di oliva, allo zenzero fresco grattugiato e succo di limone. Ho messo in un vasetto e coperto con un filo di olio extravergine di oliva. Se non lo useremo subito si può sterilizzare per trenta minuti da inizio bollore!

Crostata salata con farina di farro ricotta e bietole

Una domenica di maggio con la temperatura di gennaio, soffia un vento gelido che percuote i poveri alberi da frutto e rende ballerine albicocche e ciliegie ancora verdi. Certamente ne usciranno malconce, o cadranno tutte o se resisteranno saranno senza sapore e aspre.

Per il pranzo domenicale, c’è poco pane, quello con il lievito madre sta ancora lievitando da una notte, ci vuole tempo perché si possa formare una pagnotta o una ciabatta. Dopo la sosta notturna, bisogna fare le pieghe e un’altra lievitazione di un’ora più o meno. Quindi per pranzo o ci accontentiamo del poco pane rimasto o ci arrangiamo.

Le idee non mancano su come sostituire il pane naturale, con una semplice crostata di ricotta e bietole già cotte come verdura del giorno.

Come la facciamo questa torta salata? Potremmo usare l’olio extravergine di oliva o di girasole ma per questa volta meglio usare il burro che la renderà più friabile e saporita. Non credo proprio che nuocerà alla nostra salute e poi troppi sacrifici ci rendono ancora più triste la vita!

In attesa di bel tempo ecco come si fa la crostata salata.

Ingredienti

150 gr di farina 0

100 gr di farina di farro integrale

125 gr di burro di buona qualità

Un uovo di gallina felice

Yogurt intero o latte un bicchiere di plastica più o meno dobbiamo regolarci perché dovremo ottenere un impasto morbido

Sale

Per la superficie

500 gr di ricotta di pecora o mista

500 gr di bietole

Parmigiano reggiano 50 gr

50 di pecorino

Pinoli o noci un cucchiaio

Sale

Un uovo

Noce moscata

Uno stampo a cerniera di 22/24 centimetri

Preparazione

Per prima cosa lessiamo le bietole, le scoliamo al dente, le tritiamo, le saltiamo in padella con un filo di olio extravergine di oliva, uniamo i pinoli o le noci e lasciamo che sì raffreddino.

Prepariamo

Setacciamo la farina 0 uniamo quella di farro, lavoriamo nella ciotola della planetaria o sopra la spianatoia, uniamo l’uovo, un pizzico di sale ed il burro morbido, impastiamo unendo a poco a poco, lo yogurt o il latte. Lavoriamo brevemente per amalgamare il tutto, schiacciamo la pasta, la avvolgiamo nella carta forno e la mettiamo a riposare in frigo per un’ora o poco più!

Lavoriamo la ricotta con un uovo, la noce moscata, il parmigiano reggiano e pecorino mescolando bene uniamo le bietole.

Riprendiamo la pasta, la stendiamo sopra la carta forno, la adagiamo sopra lo stampo, con una forchetta la bucherelliamo, versiamo sopra la ricotta con le bietole livellando bene la superficie. Spolveriamo con le noci tritate o i pinoli e mettiamo a cuocere in forno statico a 180 gradi per quasi 40 minuti. Regoliamoci toccando la sfoglia che deve restare morbida, non lasciamo che si secchi troppo.

Serviamo la crostata anche come antipasto o per una merenda

Buona vita, buona crostata salata di ricotta e bietole con farina di farro❤️

Torta dolce di Pasqua senza glutine

Può essere utile questa ricetta per preparare un dolce pasquale per chi è intollerante al glutine, sostituisce la classifica torta tradizionale con glassa bianca e confettini colorati.

Provatela e mi direte.

Ingredienti

3 uova.

150 gr. di zucchero a voi la scelta, fra quello di canna o metà di zucchero e metà di miele, io ho optato per la seconda scelta

sale

semi vaniglia

una bustina di lievito per celiaci.

75 gr. di farina di quinoa

75 gr. di cocco

150 gr. di grano saraceno

150 gr. di burro senza lattosio fuso e a temperatura ambiente, o olio di oliva circa mezzo bicchiere di carta, o olio di girasole a voi la scelta. Io uso il burro perché è già una condanna essere celiaci e quindi faccio del tutto per aver un prodotto più buono al palato

Semi di vaniglia

Preparazione

Lavorare a mano o in planetaria le uova e lo zucchero, unire il sale e la vaniglia fino ad ottenere un composto montato, unire le farine mescolate al lievito e il burro fuso o l’olio. Mettere il composto su una teglia di 25 cm, imburrata e foderata di carta forno e cuocere a 170 gr. per 35/ 40 minuti, regolatevi con lo stecchino e se vedete che sopra colora troppo, coprite con alluminio.

Lasciare freddare bene prima di tagliarla in due e farcire con crema al limone all’acqua, se volete potete fare lo sciroppo con acqua e zucchero per inzupparla, ma questa torta è morbida e friabile e non ha bisogno di essere bagnata.

Per la crema al limone, mescolare 120 gr. di maizena, 180 di zucchero, e tre tuorli con 430 gr. di acqua, buccia di limone e succo, cuocere lentamente come la crema pasticcera profumandola se vi piace con limoncello. Farcire la torta e riporla in frigo. Per guarnire fare la meringa all’italiana, la ricetta penso che la sappiate o la cercate. Oppure spolverare con zucchero a velo e cocco.

Per una glassa più facile lavorare 100 gr di zucchero a velo con due o tre cucchiai di acqua fino ad ottenere una crema densa al punto giusto per coprire la torta. Regolarsi con l’acqua perché se la glassa si presenta liquida si può aggiungere lo zucchero o se troppo dura altra acqua. Decorare con confettini colorati.

Buona vita, buona torta di Pasqua senza glutine ❤️

Crema di fave secche al cioccolato

Ma una crema spalmabile di fave secche al cioccolato profumata di arancia e cannella voi l’avete mai assaggiata?

È deliziosa senza grassi, dolce al punto giusto, può essere mangiata sopra il pane o per ricoprire la crostata! E ci fa bene per la fibra!Non ci credete? Provatela e mi saprete dire!

Come si fa? Basta comprare le fave secche e decorticate, metterle in ammollo dopo averle lavate per bene, lasciarle così per una notte. La mattina le scoliamo e le mettiamo a cuocere nella pentola a pressione fino a quando sono spappolate. Le scoliamo un po’, tenendo da parte la loro acqua perché servirà per fare un dolce, questa non è altro che la famosa aquafaba tanto di moda ora, le mettiamo nel frullatore con lo zucchero integrale di canna o semolato, il cacao amaro, la buccia di arancia e di limone, se ci piace un goccio di rum, la cannella. Frulliamo tutto bene unendo un po’ della loro acqua di cottura riducendo in crema. Mescoliamo e mettiamola in un vasetto lo chiudiamo e lo conserviamo in frigo. Si mantiene per due settimane.

Nella foto si vede la loro acqua di cottura che però si presenta come una gelatina ed è buona per fare dolci una volta montata come gli albumi. Io l’ho usata per una torta al cioccolato. Poi scriverò la ricetta.

Provatela!

Hummus di ceci e fagioli con la portulaca

La portulaca, o porcacchia come si chiama dalle nostre parti nel maceratese, è una benedetta o maledetta, ma credo proprio di no, piantina infestante che cresce ovunque tappezzando vasi, ciotole, muretti e aiuole. Può essere fastidiosa ma è certamente buona se usata in cucina. Non dimentichiamo che è ricca di tante proprietà come salminerali e omega 3 che fanno tanto bene al nostro apparato cardiocircolatorio. In cucina si mangia cruda nelle insalate, mescolata a zucchine, melanzane grigliate e non, a semi vari, uova e formaggio per formare delle polpettine. In crema o hummus fatto con i ceci e fagioli da spalmare su crostini o per condire una pasta o riso estivi. Basta raccoglierla ed usare le sue foglioline e se ci sono anche i semini buoni, semplici come i più famosi semi di Chia.

Per la preparazione di questa ricetta ho usato dei ceci e fagioli lavati e sciacquati diverse volte, messi in ammollo con un cucchiaio di aceto di mele per tutta la notte ed anche di più, cotti il giorno dopo in acqua fredda e salati solo a fine cottura. Li ho scolati, tenendo da parte l’acqua di cottura, li ho frullati, certo col mortaio è tutta un’altra cosa, con le foglioline di portulaca, vi do un’altra idea, potete usare anche la rucola per una “pizzicosa” crema, il nostro olio extravergine d’oliva, succo di limone, curcuma, pepe nero, semi di girasole aggiungendo se è necessario, un po’dell’acqua di cottura dei legumi. Buona nel pane tostato, nelle fette di melanzane grigliate o semplicemente al forno a microonde per pochi minuti, il tempo solo di renderle morbide, con sottili fette di zucchine anche crude e pomodorini confit e tante erbe aromatiche.

PASQUA 2018

Piatti del giorno di Pasqua sono più o meno sempre quelli della nostra tradizione maceratese. A colazione la pizza o crescia dolce al profumo di arancia e canditi per chi li preferisce, le ciambelle strozzose, i calcioni o caciú di formaggio pecorino, salami e ciauscoli, pecorino fresco e la pizza o crescia di formaggio. Per il pranzo, l’antipasto con la coratella pasticciato con le uova e la mentuccia, la frittata con la mentuccia, parmigiano reggiano e pecorino preparata con una grande quantità di uova, più o meno 30/ 40, perché servirà anche per la cena e la scampagnata del giorno di Pasquetta. Non mancano i salumi e del buon vino. I primi piatti sono sempre due, la minestra “ndorata”, una specie di stracciatella con anche fette di pane tutto in un buon brodo di gallina, i vincisgrassi o i cannelloni di ricotta o di carne. I secondi agnello e patate arrosto, costolette di agnello fritte ed il maialino in porchetta oppure il coniglio fritto. Verdure amare, insalata mista. Per dolce la stessa pizza o crescia dolce e le ciambelle strozzose, la frutta ed il caffè con l’ ammazza caffè, mistrà Varnelli, amaro o il limoncello. Poi? Poi, cari miei, per smaltire, se ce la si fa, qualche chilometro a piedi! Questi i nostri piatti di questa s. Pasqua

Biscotti salati con farina d’orzo al profumo di rosmarino mandorle semi di girasole parmigiano reggiano zafferano all’olio extravergine d’oliva

Facili, semplici, profumati, croccanti e soprattutto sani i biscotti salati da portare a scuola o a lavoro.

Ingredienti

150 gr di farina 0 bio

50 gr. di farina d’orzo

60 gr. di mandorle tagliate grossolanamente

20 gr di semi di girasole tostati

50 gr di parmigiano reggiano

Zafferano qb

Sale un pizzico

40 gr di olio extravergine d’oliva

Foglioline di rosmarino tritate

Un cucchiaino di lievito per torte salate

Preparazione

Lavoriamo nella planetaria le farine, le mandorle, i semi di girasole, il parmigiano reggiano, lo zafferano, il rosmarino, il sale il lievito. Lasciamo che tutto si amalgami e piano, piano, uniamo l’olio extravergine d’oliva. Facciamolo assorbire bene e trasferiamo il composto sulla spianatoia continuando a lavorare per ottenere un composto omogeneo. Schiacchiamolo sopra la carta forno, chiudiamo il pacchetto e mettiamo a riposare in frigo per un’ora. Riprendiamo il panetto, stendiamolo con un velo di farina in uno strato di tre o quattro mm e con la rotella tagliamo nella forma di triangoli o di rettangolo. Poggiamo i biscotti su carta forno e facciamo cuocere a 180 gr. statico per 15 circa. Dal profumo capiremo che sono cotti. Lasciamoli freddare sulla lastra e sistemiamoli in un cestino. Sono ottimi sia come spuntino che come tartine da spalmare con varie creme di formaggio e miele.

Buona vita e buona merenda con i biscotti salati al profumo di rosmarino.

Una stella di zucchine e pollo

Facile, facile, in un attimo si può preparare una cena sana e gustosa. Basta prendere delle zucchine, tagliarle a filetti che metteremo a scottare per qualche minuto a microonde. In questo modo, faranno prima cuocere. Ora dopo aver precotto le zucchine, prendiamo i filetti di pollo, saliamo, uniamo un po’ di curcuma, passiamo nell’ uovo sbattuto con un goccio di cognac. Impaniamo tutto pressando bene con le mani, per far aderire il pane. Mettiamo in forno a 200 gr. fino a quando sarà tutto dorato. Disponiamo sopra a delle foglie di lattuga e decoriamo con pomodorini. Possiamo accompagnare tutto con una deliziosa e fresca marmellata di fichi alla melissa o menta o peperoncino. 

Biscotti salati agli odori dell’orto con yogurt bianco

Non abbiamo più pane per cena! Che si fa? Il miracolo del pane fatto in un baleno, buono e profumato con tutti gli odori del nostro orto. Scusatemi per le foto, la mia fotografa ufficiale, è assente per il suo lavoro. A me non resta che farne con l’iPad. Una casalinga contenta.

Se volete provare a fare questi biscotti salati, basta andare nell’ orto, raccogliere rosmarino, timo, maggiorana, tritare finemente ed unirli a 250 gr di farina 0 con 50 integrale. Uniamo latte per ottenere un composto morbido, 50 di yogurt bianco, una puntina di bicarbonato, facciamo impastare uniamo il sale continuare fino a quando è ben elastico e vediamo che la ciotola della planetaria risulta pulita. A questo punto, mettiamo mezzo bicchiere di olio extravergine d’oliva facendolo assorbire bene. Togliamo il composto e mettiamolo nella pellicola a riposare per una ventina di minuti. Stendiamo col matterello, io non li ho bucherellati, tagliamo a quadrati con la rotella e cuocere a 180 gr in forno caldo fino a che li vediamo dorati. Ora aspettate che raffreddino, rischio di scottarsi la bocca. Buoni da soli o con salumi e formaggi. Ottima base per una cheesecake salata da ricoprire con creme di formaggio e frutta. Provate con i fichi e prosciutto.

Torta salata al profumo di melissa e semi di girasole

Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla. Ennio Flaiano.

C’è voglia di sole ed aria pura, di mare o di montagna. Prepariamo un bel cesto,mettiamo una bella tovaglia, bicchieri e piatti colorati, se volete niente posate, basteranno le mani per mangiare la nostra torta salata, piena di sapori e di profumi di una pianta aromatica come la melissa, un buon vino bianco e il resto, lo farà la natura. Buon tempo d’estate.

Ingredienti

300 gr di farina 0

1 cucchiaino di sale

1 cucchiaino di zucchero

1 bustina di lievito istantaneo per torte salate

2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

160 gr. di latte intero

Un mazzetto di melissa tritata finemente

Semi di girasole

Per il ripieno

Tre zuccchine al netto

con olio extravergine d’oliva, porro e sale

250 di robiola

3 uova

2 cucchiai di olio extravergine d’oliva per il ripieno

Parmigiano reggiano a piacere

Zenzero un pizzico

Buccia di limone

Preparazione

In una padella, mettere 2 cucchiai di l’olio extravergine d’oliva e far cuocere le zucchine con porro e sale, lasciare che si asciughino per bene e spegnere il fornello. Lavorare la robiola con le uova, l’olio ed il parmigiano reggiano, la buccia di limone e un pizzico di zenzero. Aggiungere le zucchine mescolando per bene. Setacciare la farina in una terrina, unire il sale, lo zucchero, il lievito e la melissa tritata finemente, imsemi di girasole, l’olio extravergine d’oliva ed il latte. Amalgamare e continuare a lavorare l’impasto come una pasta frolla. Deve risultare morbido. Stendere con il matterello sopra la carta forno che dovrà essere trasferita in una teglia rotonda e unta, di 30 cm di diametro. Bucare la superficie con una forchetta, versare il ripieno di crema di robiola e zucchine, decorare con strisce di pasta a raggiera. Cuocere in forno sul piano inferiore a 180 gr. se statico, o a 170 gr. se ventilato per 40/ 50 minuti. La nostra torta salata è pronta per essere gustata.