arancia

PLUM-CAKE ALLA CANNELLA ED ARANCIA ( DOLCE PER LU VECCHIÓ)

Lu vecchió originale non stava bene, ha passato la festa di S. Andò rannicchiato sul pagliericcio, chissà che pena avrà avuto per il mancato giro a portare mandarini e colori ai suoi amati bimbi!

È andata ormai, noi gli auguriamo che guarisca presto e possa tornare presto a fare lu vecchió il prossimo anno. 

Abbiamo sostituito lui con lu vecchió trovato per strada, barba e capelli bianchi senza tabarro, aveva un sacco di yuta quasi vuoto. Quindi o lui o niente per Ettore e Sara Futura. 

Nonna Anna Maria non l’ha lasciato andare a stomaco vuoto, un dolce che sa di casa e di festa gli ha fatto mangiare senza tanti complimenti e sceneggiate, una fetta a lui ed una a tutti. 

Burro, zucchero di canna, latte, tanta cannella, uova di galline felici, farina e lievito. 

Ciao, ciao vecchió e nuovo vecchió. 

Questa è la ricetta del dolce de lu vecchió.

Ingredienti

125 g di burro morbido

120 g di zucchero

cannella

3 uova (taglia M (temperatura ambiente)

120 ml di latte (temperatura ambiente)

225 g di farina multiuso

1/2 cucchiaino di lievito in polvere

1 pizzico di sale

buccia di arancia

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Per il ripieno alla cannella:

50 g di zucchero di canna

1/2cucchiaino di cannella

1 cucchiaino di farina

Buccia di arancia

30 g di burro fuso

per spolverare:

• Zucchero a velo

Preparazione

1. Preriscaldare il forno a 180 ° statico o se ventilato a 160 ( regolarsi con il proprio forno)

Lavoriamo il burro morbido con lo zucchero, uniamo un uovo alla volta, la cannella, la buccia di arancia un pizzico di sale, il latte ed infine la farina con il lievito.

Per il ripieno

In una ciotola lavoriamo il burro morbido con lo zucchero di canna, la buccia di arancia, la farina e la cannella.

Foderiamo uno stampo da plum-cake con la carta forno, versiamo tre quarti della metà del composto, lasciando cadere sopra

la crema al burro con la cannella che abbiamo lavorato. Ricopriamo tutto con il restante composto e con una forchetta lavoriamo sopra la superficie per far affiorare un po’ della crema di burro e cannella. Questo servirà per ottenere una superficie dorata e croccante per la presenza dello zucchero di canna.

Mettiamo a cuocere per 30/40 minuti, regoliamoci infilando uno stecchino che deve uscire asciutto.

Lasciamo raffreddare e spolveriamo di zucchero a velo.

Noi non abbiamo fatto in tempo nemmeno ad impiattarlo, lu vecchió aveva fame ed era stanco che voleva tornarsene nella sua tana!

Questo è un dolce buonissimo ed anche facilissimo e velocissimo da fare.

Buona vita e buon vecchió sperando in un anno migliore per lui e per tutti! ❤️

Il dolce de lu vecchió

Lu Vecchió

LE CASTAGNELLE

Le castagnelle sono dei dolci natalizi della regione Puglia. Facili e veloci da fare, con ingredienti tipicamente del tempo attuale quando in ogni casa chi più e chi meno, si appresta a fare biscotti e torte per festeggiare il Natale. Ci sono le mandorle, lo zucchero, il cacao amaro, la buccia di arancia, il latte e tanta cannella.

Questi sono gli ingredienti

250 g di mandorle, io ho unito alcune noci

250 g di farina 00

200 g di zucchero si può diminuire, io ne ho messo 150 grammi

80 g di cioccolato fondente

25 g di cacao amaro in polvere

150 ml di latte

2 cucchiaini o più di cannella

scorza grattugiata di 1 arancia

mezzo cucchiaino di bicarbonato

un pizzico di sale

zucchero a velo per decorare

Preparazione

Facciamo tostare le mandorle intere con la buccia sul forno statico a 180 gradi per cinque minuti. Le lasciamo raffreddare e poi le frulliamo nel mixer grossolanamente.

Nella ciotola mettiamo la farina, lo zucchero, il cacao, la buccia di arancia, un pizzico di sale, la cannella.

Uniamo le mandorle, il cioccolato fondente fuso ed il latte, regoliamoci se troppo duro aggiungiamo ancora un po’ di latte, se troppo morbido un po’ di farina. Il composto deve avere una consistenza da essere lavorato con le mani, dobbiamo fare dei salsicciotti che schiacceremo un po’. Li tagliamo diagonalmente ottenendo tanti biscotti che metteremo sopra la carta forno e a cuocere in forno statico a 170 / 180 gradi per tredici minuti. Non devono essere cotti molto ma restare morbidi.

Le castagnelle sono croccanti fuori e morbide dentro.

Sono buonissime, facciamone dono a Natale ai nostri cari ed amici.

Buona vita, buone castagnelle di Natale! ❤️

Le mie castagnelle spolverate di zucchero a velo

Appena uscite dal forno

MARMELLATA DI CAKI ALLA VANIGLIA

Una buonissima crostata alla frutta secca e farina di tipo uno con germe di grano, per la prima colazione che per me è sempre dolce perché diversamente non potrei iniziare la giornata.

Scorbutica come sono, mi ci vuole un po’ di dolcezza, poca quella giusta per non pensare al domani che per la mia età lo vedo poco sicuro che ci sarà. Mi ritengo a volte tanto in là con i miei anni che non ho altro che la morte davanti.

Sono così triste a volte che trovo duro quel poco o tanto che il buon Dio ha riservato per me! Scusatemi e andiamo avanti con la condivisione della ricetta della marmellata di caki che in questo diario di una mamma c’è già da diversi anni!

La crostata fatela come vi pare, io ho usato 50 grammi di mandorle e noci frullate con lo zucchero 70 grammi non di più, ed il resto di 250 grammi di farina di tipo uno e germe di grano, ho unito 75 grammi di burro, due uova, zenzero e cannella ed un cucchiaino di lievito per dolci.

Ho lasciato riposare per una mezz’ora e steso coprendo la superficie con la marmellata di caki ed ho unito strisce di buccia di arancia sciropposa fatta ad inizio anno.

Se trovate dei buoni caki vi consiglio vivamente di arricchire la vostra dispensa con la buonissima marmellata!

Buona vita, buona marmellata di caki alla vaniglia ❤️

I miei erano dei piccoli caki che sono stati divorati dagli uccellini

FONDANT DI RICOTTA E CIOCCOLATO FONDENTE AROMATIZZATO ALL’ARANCIA

La ricotta nel mio frigo non deve mancare mai, mi piace molto e la uso per fare molti piatti sia dolci che salati, ma secondo me, c’è un problema, non è più quella di una volta.

Come descrivere la bontà di una ricotta antica che porto nel cuore? Non credo sia possibile, forse perché ritengo le cose di prima uniche e ineguagliabili, l’industria alimentare pare che sforni tutto uguale e per mancanza di tempo cuciniamo senza ricercare i sapori di una volta.

La ricotta di oggi non è certamente come quella del pastore “Righetto”, dell’abbadia di Fiastra. Quando veniva a trovarci non mancava mai di portarcela in regalo, lui geloso delle sue pecorelle, ci obbligava a spargere il sale sopra i piatti dov’era stata prima la ricottina calda calda……il sale lo leccavano le sue pecorelle e guai a non fare questo gesto!!! Poteva andare a male la sua ricotta!

Righetto arrivava con il prezioso regalo costudito gelosamente dentro un fagotto fatto da un fazzoletto di cotone a scacchi blu e bianco, che custodiva due bianchi piatti, uno fondo dov’era la ricotta e l’altro piano che la ricopriva. Il fazzoletto era legato strettamente con un nodo fatto con i suoi quattro angoli. Questo tipo di contenitore era la borsa della spesa di tante massaie, che la usavano per ogni tipo di genere da acquistare sia al mercato settimanale che nelle botteghe del paese.

Una cosa curiosa, lo stesso fazzoletto serviva da contenitore di piatti e suppellettili vari, quando i reduci ed amici dei combattenti delle due guerre si riunivano per ricordare e consumare ogni quattro novembre un pranzo collettivo.

Dimentichiamoci il tempo che fu e raccontiamo la preziosa ricetta di oggi.

Questo meraviglioso dolce che vado a descrivere è una creazione di una gentile blogger che seguo con passione su Instagram, si chiama Alessandra Giambertone detta Chicca cioè @chicckitchen. Mi sono permessa di scriverle per avere la sua ricetta che gentilmente mi ha donato raccomandandomi di non divulgarla troppo.

Posso scriverla qui che tanto non ci sono tante visite nel mio piccolo blog (diario di una mamma per la sua famiglia), chi volete che segua una anonima nonna appassionata di cucina?

Copio ed incollo così come mi è stata data la ricetta.

Fondant Ricotta & Cioccolato aromatizzato all’arancia Chicckitchen

500 g Ricotta cremosa

80g Zucchero

50 g Maizena

150g Cioccolato Fondente al 72%

1 Uovo di gallina felice

1 Arancia non trattata ( scorza)

Scorzette candite di Arancia a sentimento

Bacca di Vaniglia

Tutto in una Ciotola

Cominciando con la ricotta, poi l’uovo e la Maizena amalgamando bene

A parte grattugiare la scorza d’arancia e unirla allo zucchero lavorandolo per ottenere una sabbia aromatizzata e unirla poi al composto

Tritare finemente le scorzette candite a coltello e aggiungerle

Aprire la bacca di Vaniglia e unire al composto il contenuto

Unire anche il cioccolato dopo averlo tritato grossolanamente e amalgamare

Foderare uno stampo 20x 20 o una tortiera rotonda con carta forno o imburrandolo generosamente e versare il composto lisciando la superficie con una spatola

Infornare a forno caldo e ventilato a 180’ per 35-40 min circa, fare la prova stecchino e se necessario prolungare la cottura di qualche minuto ( ogni ricotta è diversa e diverso è il suo grado di umidità)

Sfornare e lasciar intiepidire in modo che si compatti e poi tagliare a quadrotti e servire spolverando con abbondante zucchero a velo.

Chicckitchen

❣️

Per il mio dolce ho trovato la ricotta che era poco cremosa, quindi ho aggiunto il succo di un’arancia. Bisogna regolarsi in base al tipo che si compra.

Se a Pasqua avanzeranno le uova di cioccolato fondente, questa è l’occasione per farci questo dolce.

Buona vita, buon fondant Ricotta & Cioccolato aromatizzato all’arancia ❤️

CIAMBELLONE DI MOSTO ALLA CANNELLA E SCORZETTE DI ARANCIA CANDITA

Può essere che in cucina la tradizione si accompagni alla fantasia, non è scandaloso, è arricchente e trasmette l’amore per le ricette che sono state tramandate di generazione in generazione!

Ho fatto i ciambelloni con il mosto fresco, la ricetta è sempre quella che troverete qui in questo nostro diario di appunti scritti vecchi e originali. Basta aggiungere la cannella e le scorzette di arancia candite, io l’avevo fatte lo scorso inverno, oppure le uvette o le noci o la scorza di arancia fresca.

Sono come sempre buonissimi da mangiare inzuppati nel latte, o nel vino cotto o di un altro tipo. L’ottimo sarebbe gustarli con lo squaglio, la cioccolata calda fatta con o senza latte.

L’autunno arriverà fra qualche giorno, la temperatura è ancora calda, prepariamoci ad incontrare la stagione più bella per i caldi colori e frutti della terra!

Vi metto i link delle ricette dei ciambelloni per noi marchigiani, (li ciammellotti)!

Buona vita, buon ciambellone di mosto alla cannella e scorzette di arancia candite ❤️

Le scorzette di arancia candita le ho tagliate a filetti ed ho aggiunto la cannella

ARANCINI FRITTI E AL FORNO

Un antichissimo detto popolare dice:

Carnevale, bon compagno
possi vinì tre vorde l’anno!

E questa enfatica espressione che dice come e quanto sia stato desiderato il Carnevale dai nostri padri. Non perché essi fossero dediti al passatempo ma in opposizione a quella loro vita morigerata e di lavoro per cui i nostri avi non conoscevano divertimenti se non in tempi determinati.

Altra voce , sempre del popolo piceno, si esprime:

Dopo Natà’
è sembre Carnuà’.

Dopo Natale è sempre Carnevale, mentre ufficialmente questo entrava il 17 gennaio, nella festa di San t’Antonio Abate.

V’era gran desiderio di scapricciassi un poco. Era necessità della vita.
Il carnevale offriva al nostro popolo di sbizzarrirsi un poco in festini e balli, in mascherate, in ghiottonerie, non certo fatte di ricercatezze eccessive. Avevano grande parte gli scroccafusi, le frittelle ( quelle de S’Andò in particolare fatte con la massa del pane) le sfrappe, le castagnole!

Dagli scritti del nostro maestro poeta dialettale Giovanni Ginobili!


Ricordiamoci che del diman non c’è certezza ed il resto è noia!

Buon inizio di carnevale a tutti!

I nostri arancini fritti come da tradizione carnevalesca, sono ottimi anche al forno e risultano più leggeri. Si mantengono belli morbidi per tre o quattro giorni.

Don Trapè è l’oscuro scrittore della ricetta.

Provateli e mi farete sapere, se vi va, altrimenti vi ringrazio e vi saluto!

Buona vita, buoni arancini di don Trapè ❤️

Il racconto e la preparazione degli arancini.

Ingredienti

300 grammi di farina 0 o 00

Una bustina di lievito di birra disidratato o un cubetto fresco

50 grammi di zucchero

Un uovo

140/150 grammi di latte

50 grammi di burro

Un pizzico di sale

Buccia di arancia un cucchiaino

Ripieno

Buccia di due arance senza trattamenti chimici

150 grammi di zucchero

Olio di arachidi per friggere

Preparazione

Prima della pasta, prepariamo il ripieno grattando la buccia delle arancia che mescoleremo allo zucchero. Potremmo anche frullare il tutto per fare amalgamare meglio i due ingredienti.

Impastiamo la farina con il lievito, lo zucchero, l’uovo , il cucchiaino di buccia di arancia, il pizzico di sale, il latte stando attenti alla quantità che risulti giusta per ottenere un impasto morbido, lasciamo lavorare per amalgamare tutti gli ingredienti, uniamo il burro morbido poco alla volta. Continuiamo ad impastare fino a quando la pasta diventa lucida e setosa. Se è necessario uniamo un po’ di farina. Con le mani unte formiamo una palla e lasciamo lievitare fino al raddoppio nel forno con la lucetta accesa o vicino ad un termosifone.

Riprendiamo la pasta, la lavoriamo un po’ facendo delle pieghe a tre, ogni quarto d’ora per due volte. Queste servono a rendere l’impasto friabile. Ma potete non farle se non volete perdere tempo.

Stendiamo la pasta con il matterello allo spessore di 6 mm, uniamo sopra lo zucchero con la buccia di arancia. Copriamo bene la superficie ed arrotoliamo stretto a salsicciotto, pizzichiamo bene per sigillare la pasta. Tagliamo gli arancini allo spessore di un centimetro e mezzo. Sistemiamoli sulla lastra foderata di carta forno e lasciamo lievitare al caldo fino al raddoppio.

Friggiamo nell’olio di arachidi profondo, non risparmiano sulla quantità perché per gli arancini in poco olio, risulterebbero unticci. Mettiamone tre o quattro alla volta, girandoli spesso fino a vederli dorati.

Per cuocerli in forno, basta che questo sia a 180 gradi e lasciamoli fino a quando risultino dorati.

Per questa ricetta ringraziamo sempre don Trapè sconosciuto personaggio della nostra meglio gioventù!

Buon inizio di carnevale!

Belli e profumati
Arancini al forno buoni e leggeri
Arancini in lievitazione

CIAMBELLONE DI RICOTTA UVETTE ARANCIA ALLA CANNELLA DEL TEMPO DI NATALE

È tempo già di Natale, di profumi speziati in cucina e non solo, ci portano a sognare i mercatini e la neve che imbianca ogni cosa. Sognare non costa niente ed intanto mi piace chiudermi nella mia cucina museo di ricordi, di carabattole che ho accumulato nel corso di questa vita cuciniera.

Questa è la mia esistenza bella o brutta che sia, va bene così e finché posso mettere le mani negli ingredienti significa che tutto sommato sto bene.

Andiamoci allora in cucina e prepariamo tutto quel che ci vuole per il ciambellone del tempo di Natale.

Ingredienti

320 grammi di farina 00 o 0 ( io ho messo la 0) circa.

300 grammi di ricotta romana freschissima.

250 grammi di zucchero io 150 grammi

120 grammi di burro freschissimo, circa..

Cannella

Buccia di un’arancia ed il succo

30 grammi di uvetta sultanina.

3 uova

una bustina di lievito

Rum.

Tre cucchiai di marmellata di melagrane o di altro tipo

Preparazione

Sciogliamo il burro a bagnomaria o a microonde e lasciamolo intiepidire. Puliamo l’uvetta con un telo umido, mettiamola in una tazza e irroriamo con un poco di Rum. Passiamo da un colino a trama fine la ricotta raccogliendola in una ciotola; uniamo lo zucchero e lavoriamola con un cucchiaio di legno o con le fruste.

Mescoliamo il lievito alla farina e facciamoli cadere a pioggia sulla ricotta alternandovi le tre uova intere; il succo e la buccia di arancia, lavoriamo il composto per mescolare bene, Uniamo a filo, il burro e poi l’uvetta sgocciolata.

Accendete il forno sui 180° statico o ventilato a 170 gradi.

Imburriamo e infariniamo uno stampo da ciambellone di 26 cm, versiamoci il composto, lisciamo la superficie e lasciamo cadere sopra la marmellata di melagrane o di altra a piacere, mettiamo a cuocere in forno per 50 minuti mettendolo nella parte più bassa.

Trascorso questo tempo infiliamo nella pasta uno stecchino di legno, se uscirà asciutto sformiamo la torta su una gratella da pasticceria poi lasciamola raffreddare.

Una volta freddo, possiamo gustare il ciambellone tagliato a fette con le quali faremo dei sandwich dolci. Tagliamo le fette di arancia e mettiamole sopra un piatto che possa andare a microonde, spolveriamole con lo zucchero e lasciamole appena scaldare e caramellare alla potenza massima del forno, un minuto più o meno. Sopra ogni fettina mettiamoci un’altra di ciambellone ed un’altra di arancia. Spolveriamo di cannella ed uniamo le uvette. Serviamo ancora caldo o freddo come ci piace.

Buona vita, buon ciambellone di ricotta e uvette alla cannella del tempo di Natale! ❤️

Sandwich di ciambellone ed arancia

CRUSTINGU

L’ennesima ricetta del crustingu con qualche cambiamento per il miele ma cambia poco nella sostanza .

È una ricetta sempre molto laboriosa con una miriade di ingredienti, ma vale la pena farla conoscere anche oltre il confine marchigiano!

Buona vita, buon lavoro e buon crustingu ❤️

Se ci mettete un po’ di voglia ed avete tempo da perdere, fate lu crustingu!

un kg di fichi secchi

100 g di uvetta

100 g di miele

100 g di zucchero

100 g di cedro candito

a cubetti (facoltativo)

100 g di nocciole

gherigli di noce a piacere, più ne mettete più è buono

mandorle

100 g di cioccolato fondente

120 g di farina

100 g di pangrattato

un pizzico di noce moscata

la scorza grattugiata

di un limone

la scorza grattugiata di un’arancia

un bicchiere di
sapa o
vino dolce

una tazzina di caffè

olio e farina per lo stampo

Mettete a bagno i fichi secchi e l’uvetta la sera nella sapa o un vino dolce tipo cotto.
Il giorno successivo metteteli a cuocere per il tempo necessario ad ammorbidirli, mescolate in una grande ciotola lo zucchero, la farina, il pangrattato, il miele, la noce moscata, la scorza di limone e di arancia. Aggiungete le noci e le nocciole tritate grossolanamente, i fichi macinati, l’uvetta, il cioccolato tagliuzzato, il cedro candito le mandorle, il caffè e l’olio. Impastate tutti gli ingredienti e scaldate il forno a 150°.

Ungete d’olio e infarinate quattro stampi e versatevi il composto. Fate cuocere il dolce in forno già caldo a 150° per circa 40 minuti. Fate raffreddare, sformate e decorate, se vi piace, con canditi misti, cosa che a me non piace!
Ma ognuno ha i suoi gusti!

GHIRLANDA DI NATALE

Tutta fatta a casa, pazienza, forza di volontà e fantasia che è quella apertura mentale che a me viene sempre sul momento. Mai programmare, mai pensare al diman del quale non c’è certezza ed il resto è noia!

Non c’è bisogno di spendere una pazzia, quasi niente per fare una bellissima ghirlanda di Natale per la porta di casa!

Il cerchio è sempre quello di una vita fa, si fanno quattro passi nell’orto giardino scapigliato, con le forbici da potare si tagliano dei rami di lauro ceraso, alcuni aghi di abete che si intrecciano sull’anima della ghirlanda di sempre.

Si fanno essiccare le fette di arancia al forno a microonde, bastano una manciata di minuti. Con un’ago ed il filo di lana rossa, si infilano tra le foglie della ghirlanda legandole a fiocchetto. Si accorpano due o quattro bastoncini di cannella con lo stesso filo di lana rossa, si appendono a piacere.

Si ritagliano alberi, pacchettini, uva e stelle da un cartoncino colorato e si appendono per finire la ghirlanda.

Il gioco è fatto.

Si va di fuori, dicendo una preghiera si appende la ghirlanda verde e colorata alla porta di casa per essere un porta fortuna ed un augurio di BUON NATALE

E come scrivo sempre io, signori, del diman non c’è certezza ed il resto è noia!

Buona vita, buona ghirlanda di Natale fatta da se! ❤️